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•Le uniformi della fanteria, cavalleria e artiglieria nordista
Testo di Matteo Fontana
Pubblicato il 18/01/2014

Introduzione
In questo articolo verrà illustrata attraverso l'uso dei manuali e fotografie dell'epoca, oltre che di alcuni pezzi originali, l'uniforme di un soldato e di un sottoufficiale dell'esercito degli Stati Uniti durante la guerra civile americana. Verrà quindi mostrato quale era l'aspetto dei soldati delle tre principali armi dell'esercito nordista: fanteria, cavalleria e artiglieria (distinguendo tra pesante e leggera). Si è scelto però di non trattare uniformi sperimentali, uniformi statali (almeno non nel dettaglio) o la divisa di corpi speciali come ad esempio il genio. Infine ci si occuperà solamente dell'uniforme intesa come vestiario, lasciando armi ed equipaggiamenti a trattazioni separate. L'articolo che segue non ha quindi che la pretesa di essere una rapida panoramica che potrebbe rivelarsi non priva di errori e in alcuni punti incompleta o decisamente scarna. La vastità e complessità dell'argomento hanno reso necessario effettuare dei tagli e semlpificare o tralasciare alcuni aspetti della storia delle uniformi federali della guerra civile.

Le uniformi nell'esercito federale
Nel 1821 venne definitivamente stabilito che il blu dovesse essere il colore dell'uniforme dell'esercito degli Stati Uniti. Fino ad allora, nonostante la predominanza del colore blu, per varie questioni pratiche le uniformi americane erano state realizzate con colori diversi. Il colore blu era però quello più radicato nella tradizione militare del nuovo mondo. Il suo uso risaliva non solo alla guerra del 1812 o a quella di indipendenza, ma anche ad unità di milizia coloniali istituite nel 1700. Negli anni precedenti alla guerra civile, eccetto alcuni brevi periodi, il blu si affermò definitivamente come il colore dell'esercito degli Stati Uniti, così come negli anni '50 si delineò lo stile che caratterizzò le uniformi impiegate durante la guerra civile. Proprio pochi anni prima dello scoppio della guerra vi furono infatti gli ultimi cambiamenti, che videro gli Stati Uniti raffinare e semplificare la propria divisa, seguendo saldamente lo stile francese. L'improvvisa mobilitazione di 75.000 volontari nel 1861 si rivelò però un incubo per l'Ufficio di Quartiermastro, l'organo dell'esercito deputato alla produzione e fornitura di uniformi. A differza del corpo ufficiali a cui era richiesto di fornire a proprie spese uniformi ed equipaggiamento rivolgendosi a privati ma seguendo le direttive governative, le divise per la truppa dovevano essere interamente prodotte dal governo. Al di là dei costi, il vero problema per le autorità di Washington fu ottenere rapidamente uniformi e mantenere gli uomini vestiti adeguatamente in campagna. Essendo sino ad allora in funzione solo uno stabilimento governativo per la produzione di ogni genere di indumento, ovvero quello presso l'arsenale di Schuylkill in Pennsylvania, il governo federale fu costretto a delegare il compito ai singoli stati fornendogli in cambio un rimborso. Tuttavia già nel febbraio del 1862 questo sistema fu interrotto dopo che il governo federale fu in grado di realizzare una serie di stabilimenti e rinforzare la produzione con importazioni dall'estero. Alcuni mesi dopo, su pressione di alcuni stati, fu concesso alle autorità locali di continuare a fornire uniformi alle proprie truppe prima che queste entrassero in servizio presso l'esercito federale, questa pratica rimase in vigore fino al 1864. Regolari e volontari, mentre in servizio nell'esercito federale, erano autorizzati a ricevere una precisa quantità di indumenti calcolata su cinque anni di servizio: 5 cappelli con passamanerie (uno all'anno), 5 forage cap (uno all'anno), 5 redingote o giacche corte (una all'anno), 10 sack coat (due all'anno), 13 pantaloni (tre il primo anno, due il secondo, tre il terzo, due il quarto e tre il quinto), 15 camicie di flanella (tre all'anno), 11 mutande di flanella (tre il primo anno e due per ogni anno successivo), 20 paia di scarpe o stivali (quattro all'anno), 20 paia di calzini (quattro all'anno), 2 cravattini di cuoio (uno il primo anno e uno il terzo), un cappotto e 2 coperte (una il primo anno e una il terzo). Per i soldati che prestavano servizio a cavallo erano inoltre previste due redingote da fatica (una il primo anno e una il terzo). I volontari dovevano pagare per ottenere questa dotazione ma il governo garantiva un indennizzo di 3,50 dollari al mese per i soldati bianchi e di 3,00 dollari per quelli di colore. Nel 1864 l'indennizzo venne portato a 4 dollari al mese per tutti i soldati, con quelli di colore equiparati a quelli bianchi. Ogni qualvolta i soldati superavano la quota di indumenti stabiliti, spendevano più di quanto coperto dall'indennizzo o dovevano rimpiazzare un elemento dell'uniforme a causa di sprechi o malcuranza, i costi sostenuti venivano trattenuti dalla paga. Quando si appuravano dei danni all'uniforme causati dalla normale usura o dell'utilizzo in combattimento, per il rimpiazzo non veniva addebitato alcuno costo al soldato. Ma vediamo nel dettaglio in cosa consisteva l'uniforme di un soldato nordista durante la guerra.

I copricapo
Vi erano due tipologie di copricapo permessi dai regolamenti e utilizzati nella pratica sul campo. La prima tipologia era il cappello, che nel Regolamento per l'Esercito assumeva la forma del M1858 (modello 1858):

"1476.Per i soldati- di feltro nero, stessa forma e dimensione degli ufficiaili, con una doppia fila di cuciture sul bordo."

Quello che oggi chiamiamo comunemente "Hardee Hat" era all'epoca più conosciuto semplicemente come "M1858","dress hat" o "army hat". Questo cappello di feltro nero aveva una tesa di circa 7 centimetri e mezzo, alla base della corona vi era sempre un piccolo nastro di seta nera a coste e la corona alta quasi 16 centimetri tendeva a stringersi man mano che saliva. All'interno, nella zona dove la fronte entrava in contatto con il cappello, si poteva trovare una banda di cuoio marrone scuro alta circa 6 centimetri. Doveva essere poi decorato applicando una piuma di struzzo nero su un lato, mentre dalla parte opposta la falda era piegata verso l'alto e tenuta in posizione da un spilla in ottone raffigurante un'aquila sopra allo scudo degli Stati Uniti. Le truppe che prestavano servizio a cavallo dovevano piegare la falda sul lato destro mentre tutti gli altri quella del lato sinistro. Secondo i manuali questo tipo di cappello doveva essere utilizzato per l'alta uniforme, nonché durante tutte le attività militari indistintamente dall'arma di appartenenza del soldato, fatta eccezione per i soli membri di batterie di artiglieria leggera che, nonostante ricevettero gli M1858, erano autorizzati ad indossare un cappello di cui si parlerà in seguito.
Per distinguere i soldati delle varie armi era necessario osservare le passamanerie applicate all'M1858 e che il regolamento prevedeva variassero in questo modo:

"1483.Per i soldati, eccetto le compagnie di Artiglieria Leggera- come per un ufficiale del rispettivo corpo, eccetto che ci sarà solo una piuma, il cordino sarà di lana, dello stesso colore dei risvolti del corpo, del diametro di tre-sedicesimi di pollice e da passare per tre volte in un occhiello dello stesso materiale, terminando in due nappe lunghe non meno di due pollici, sul lato opposto alla piuma. Il distintivo di corpo in ottone, sul fronte del cappello, corrispondente a quello prescritto per gli ufficiali, con il numero reggimentale, lungo cinque-ottavi di pollice, in ottone e la lettera di compagnia, di un pollice, in ottone, disposte sopra al distintivo."

Ecco quindi come appariva il cappello M1858 di un soldato o sottoufficiale di fanteria: falda del cappello sollevata e tenuta ferma da una spilla a forma di aquila sul lato sinistro del cappello, sul lato opposto una piuma nera di struzzo; alla base della corona un cordino blu terminante in una specie di fiocco e due nappe sul fronte; sul fronte della corona una tromba in ottone costituiva il distintivo dell'arma e sopra di essa andavano applicate i numeri reggimentali e le lettere di compagnia realizzate in ottone. Quello di un soldato di cavalleria era simile: la falda sollevata era sul lato destro e la piuma su quello sinistro; il cordino era di colore giallo e il distintivo della cavalleria consisteva in due spade con le lame rivolte in su. Infine quello di un artigliere variava nelle seguenti caratteristiche: il cordino era rosso e il distintivo in ottone era composto da due cannoni incrociati. Per ogni fotografia dell'epoca che ci mostra un soldato con un cappello M1858 decorato in maniera regolamentere, ve ne sono almeno due che ne mostrano altri leggermente o completamente non regolamentari. E' infatti facile trovare questi cappelli decorati solo con alcuni elementi come il distintivo dell'arma d'appartenenza ma senza tutti gli altri pezzi, oppure senza falde ripiegate o ancora con il semplice cappello di feltro nero senza nulla sopra. Come accadeva poi per gli ufficiali, molti uomini decidevano di deformare l'M1858 per dargli un aspetto più alla moda, tanto da renderlo quasi irriconoscibile. Infine esistevano dei modelli prodotti da terze parti che risultavano avere dimensioni e proporzioni diverse o altri modelli di cappello che si ispiravano al M1858 e risultavano simili nell'aspetto. Stando alle testimonianze dell'epoca il "dress hat" o "army hat", spesso privo di ogni passamaneria, era uno dei copricapi più diffusi nelle armate del fronte occidentale.

Se l'M1858 era il cappello regolamentare, il cappello a tesa larga in stile civile o di ispirazione militare fu altrettanto diffuso. Sebbene l'M1858 fu largamente utilizzato dai soldati nordisti e oggi è più che mai rivalutato nella sua diffusione, non mancavano mai tra i ranghi dei soldati federali diversi tipi di cappelli realizzati in stili e colori diversi acquistati privatamente dai singoli individui. A questi cappelli venivano poi applicati gli stessi distintivi ed elementi dell'M1858, con le stesse varianti riscontrate sul cappello regolamentare.

Nei paragrafi precedenti si è detto che tutti i soldati dell'esercito federale dovevano indossare il cappello M1858, fatta eccezione per gli uomini appartenenti alle batterie di artiglieria leggera. Questi erano infatti formalmente autorizzati ad utilizzare uno shako introdotto nel 1851. Il cappello, leggermente modificato e conosciuto nel 1861 anche come "Ringgold Cap", era fatto con del feltro nero indurito e ricoperto con lo stesso tessuto blu scuro usato per i forage cap. La sommità era ricoperta con del cuoio nero e anche alla base era rivestito da una fascia di cuoio. La visiera era in cuoio nero e squadrata, il sottogola, anch'esso di cuoio nero, era tenuto fermo da due bottoni in ottone e dotato di una piccola fibbia in ottone. Il tutto era decorato da un cordone rosso che terminava con due nappe fissate alla giacca dell'uniforme. Sul fronte del cappello veniva applicato il distintivo in ottone dell'artiglieria, due cannoni incrociati, sovrastati poi da un'aquila in ottone. Sopra all'aquila una granata fiammeggiante, sempre in ottone, era applicata sulla sommità in cuoio del cappello e copriva parzialmente il pezzo in cui era inserito un pennacchio di crini di cavallo color rosso. Questo tipo di cappello fu usato in rarissime occasioni e solo da alcune compagnie. Tuttavia nel 1864 venne rivisitato il modello utilizzato nel 1851-1854 e un numero maggiore di questi shako venne fornito alle truppe.

La seconda tipologia di copricapo consentita dal regolamento era il berretto. Il berretto era concepito come copricapo da fatica, da utilizzare quindi quando il soldato era fuori servizio o impegnato in attività diverse dal combattimento. Ecco quanto stabiliva il regolamento in proposito:

"1493.Per l'uniforme da fatica, forage cap, del modello presso l'Ufficio del Quartiermastro Generale: di tessuto blu scuro, con una banda dello stesso attorno alla corona, e lettere metalliche gialle sul fronte per designare le compagnie."

All'atto pratico era difficile e sconveniente fornire alle truppe sul campo due tipi di copricapo, pertanto spesso se ne sceglieva solo uno e il forage cap era una delle scelte più gettonate. Questo berretto, da non confondere con il kepì di cui si parlerà dopo, era stato introdotto con l'Ordine Generale No. 13 nel 1858, da qui il nome "Forage cap M1858". Questo berretto era una via di mezzo tra lo shako e il kepì francese, con più tessuto dell'ultimo ma senza la rigidità del primo con la conseguenza che la sommità del copricapo, costituita da un cerchio di cartone indurito, ricadeva in avanti verso la visiera. Questa era di cuoio nero e mai ricurva come ad esempio in un moderno berretto da baseball. Il sottogola era realizzato con lo stesso materiale ed era tenuto fermo ai due lati della visiera da dei piccoli bottoni con un'aquila incisa su di essi, infine era presente una piccola fibbia in ottone. Esistono numerose varianti del forage cap, solitamente si fanno distinzioni tra due modelli principali, uno più simile al modello originale introdotto nel 1858 e usato nella prima metà della guerra, il secondo impiegato negli ultimi anni. Inoltre, dato che la produzione di questi berretti non fu affidata solo a diversi stabilimenti federali, esistono innumerevoli piccole varianti dovute al lavoro di numerosi privati che lavorarono per conto del governo. Per questi motivi troviamo forage cap realizzati con più o meno tessuto, con visiere più squadrate o più arrotondate e con il cerchio di cartone nella sommità del berretto di diverse misure. L'esempio più famoso che possiamo fare è il cosiddetto forage cap "McDowell Style", caratterizzato da una visiera molto stretta e a forma di mezzaluna. Il forage cap infine doveva essere decorato solamente applicando la lettera di compagnia sul fronte del berretto (praticamente sopra alla visiera e non sul cerchio alla sommità). Gli originali e le foto dell'epoca ci rivelano come questa prescrizione venne ampiamente ignorata, possiamo infatti vedere molto spesso forage cap con lettere, numeri reggimentali, distintivi dell'arma d'appartenenza in ottone e del corpo d'armata presenti in varie combinazioni e disposti in diverse modalità, molto spesso non sul fronte ma sulla sommità del berretto. Non è poi difficile trovare forage cap senza alcun elemento decorativo. Stando alla documentazione dell'epoca, questi berretti erano il copricapo più usato nelle armate operanti sui fronti dell'est.

Con la revisione del Regolamento per l'Esercito del 1861 spariscono dalla carta le coperture da impiegarsi sui forage cap in caso di cattivo tempo. Sappiamo però che presso l'Ufficio di Quartiermastro erano depositati dei modelli di copertura e che nel corso della guerra vennero prodotti, forse solo tramite contratti con privati, migliaia di esemplari. Osservando le carte del Dipartimento di Quartiermastro sembrerebbe però che vennero distribuite raramente le coperture e che il grosso rimase in giacenza nei depositi federali per tutta la durata della guerra. E' però possibile imbattersi in alcune fotografie realizzate in studio e sul campo che ci mostrano qualche isolato soldato federale che utilizza queste coperture realizzate con materiale impermeabile nero, solitamente si tratta di tela cerata o gommata nera.
I teli di cotone bianco applicati ai forage cap e conosciuti come "havelock" (dal generale inglese che li aveva introdotti durante le campagne in India) non erano invece un elemento regolamentare e non vi sono prove al momento di una loro produzione o distribuzione da parte del governo federale alle truppe in servizio nell'esercito dell'Unione. La loro origine è riconducibile solo ad alcuni circoli di donne che sostenevano i volontari e che li fornivano ad alcuni reparti oltre che alla vendita da parte di sarti privati. E' estremamente difficile trovare immagini di soldati nordisti con havelock applicati ai propri berretti e le uniche testimonianze in merito ad un loro utilizzo risalgono quasi esclusivamente all'anno 1861.

Un altro berretto utilizzato nell'esercito federale durante la guerra fu il kepì in stile francese o, come era conosciuto all'epoca, in stile "chasseur". Da non confondersi con i forage cap basati sul modello del 1858 di cui si è parlato nei paragrafi precedenti, il kepì era diffuso tra gli ufficiali ma non vide un ampio utilizzo tra i ranghi dell'esercito dell'Unione. Realizzato con lo stesso tessuto blu questo berretto era costruito in maniera differente, senza eccedere nella stoffa e quindi senza l'effetto di ricadere in avanti ma riamendo invece rigido. Il kepì non fu molto utilizzato dai soldati perchè era un berretto non regolamentare, pertanto non era prodotto e distribuito dal governo federale. Gli unici modi in cui un soldato nordista poteva procurarsi un kepì era comprarlo a proprie spese da un sarto militare o tramite una fornitura da parte dello stato di origine dell'unità, un circolo di donne o un altro ente.

La giacca: i modelli
Come per il copricapo, anche per quanto concerne la giacca dell'uniforme il Regolamento per l'Esercito prevedeva alcune alternative. La giacca più importante dell'esercito federale era all'epoca conosciuta dalla truppa con diversi nomi: "dress coat", "army coat", "regulation coat", "frock coat" o più semplicemente "coat". Il frock coat non era altro che una redingote il cui stile era stato introdotto e definitivamente modificato negli anni '50. Ecco quanto prescriveva in merito il regolamento:

"1454.La giacca dell'uniforme per tutti i soldati appiedati, dovrà essere un frock coat a petto singolo di panno blu scuro, realizzato senza pieghe, il lembo inferiore si estenderà per metà della distanza dalla sommità dell'anca al punto in cui il ginocchio si piega; una fila di nove bottoni sul petto, disposti a distanze regolari; colletto rigido e non troppo alto da impedire al collo di girare liberamente sopra di esso, da abbottonare in basso sul fronte per poi sollevarsi e inclinarsi con un angolo di trenta gradi su ogni lato; polsini a punta secondo il modello, e da abbottonarsi con due piccoli bottoni; colletto e polsini profilati con una striscia o del panno come segue, ovvero:scarlatto per l'Artiglieria; azzurro-cielo per la Fanteria; giallo per il Genio e cresimi per l'Ordinanza e gli Infermieri..."
"...taschini nelle pieghe del lembo inferiore con un bottone ad ogni anca all'altezza del bottone più basso disposto sul petto; nessun bottone all'estremità delle tasche."

Il frock coat era quindi la giacca regolamentare da usare sia come alta uniforme che come giacca di servizio durante le operazioni militari. Questa redingote era però prevista solo per i soldati che servivano a piedi e quindi solo per i fanti ed alcuni artiglieri. Per distinguere a quale arma appartenevano bisognava osservare le profilature a punta dei polsini e quelle sui bordi del colletto: azzurre per la fanteria e rosse per l'artiglieria. Queste giacche non furono prodotte solamente negli stabilimenti governativi ma anche da privati con contratti, pertanto esistevano degli esemplari che differivano leggermente nelle misure e nel taglio, in alcuni casi la parte inferiore veniva fatta tagliare dai soldati trasformado la redingote in una giubba corta. Il frock coat fu una delle giacche più utilizzate durante la guerra civile americana, indifferentemente dal fronte e dall'anno il suo utilizzo è ampiamente dimostrabile.

Per i soldati di artiglieria leggera, che servivano quindi a cavallo, e anche per quelli di cavalleria era prevista una giacca diversa dalla redingote:

"1455.Tutti i soldati di Cavalleria e Artiglieria Leggera dovranno indossare una giacca di panno blu scuro con una fila di dodici piccoli bottoni disposti a distanze regolari sul petto; colletto rigido e non troppo alto da impedire al collo di girare liberamente sopra di esso, da abbottonare in basso sul fronte, e da inclinarsi come per il colletto della redingote; sul colletto, su entrambi i lati, due asole fasulle ricamate, larghe tre ottavi di pollice, un piccolo bottone sull'asola... bottoni e bordo del colletto contornati da una striscia di tessuto larga tre ottavi di pollice, un'altra striscia da scendere lungo il fronte e attorno tutta la base della giacca; le cuciture sulla schiena profilate con la stessa striscia, sui polsini una punta della stessa forma di quella della redingote; la giacca dovrà essere lunga fino alla vita, e foderata con flanella bianca; due piccoli bottoni sotto la cucitura del polsino, come sulla redingote; colore della striscia, giallo per la Cavalleria, e scarlatto per l'Artiglieria."

Questa giacca (in inglese "jacket") si differenziava dalla precendente (in inglese "coat") nella lunghezza. Comunemente chiamata shell jacket dagli studenti moderni, la giacca corta prevista per artiglieria leggera e cavalleria può essere vista come una redingote senza gonna. A differenza del frock coat, questa giacca corta era ideale per servire a cavallo, i 12 bottoni che costituivano la chiusura sul fronte assicuravano un'aderenza al corpo del soldato che garantiva marzialità e praticità. A decorarla, oltre le profilature del colore dell'arma (giallo per la cavalleria e rosso per l'artiglieria) vi erano quattro bottoni non funzionanti sul colletto. Sappiamo che spesso queste decorazioni colorate non erano molto gradite dai soldati che rimuovevano in parte o completamente le strisce colorate e addirittura pagavano dei sarti per ridurre l'altezza del colletto e accorciare ulteriormente la giacca. Inoltre la sua produzione da parte di più arsenali federali e da parte di terze parti con contratti governativi fece in modo che alcune varianti, che differivano nelle misure, numero di bottoni e disposizione delle profilature, entrassero in uso nell'esercito federale. Poteva poi capitare di imbattersi in artiglieri non appartenenti all'artiglieria leggera ma che utilizzavano comunque questo tipo di giacca corta.

Già da molti anni l'esercito degli Stati Uniti utilizzava un'altra giacca corta, chiamata anche "roundabout", prevalentemente utilizzata come giacca da fatica per la fanteria e conosciuta come tale. Nel corso dei decenni questa shell jacket era variata nello stile e nei colori utilizzati ma sappiamo che allo scoppio della guerra era ancora in uso e prodotta con lo stesso tessuto dei frock coat. Inspiegabilmente nessuno studio è stato condotto su queste shell jacket prodotte dal governo federale, realizzate forse solo presso l'arsenale di Schuylkill per la fanteria dell'Unione. Al contrario oggi regna parecchia confusione dovuta alla presenza oltretutto di altre giacche molto simili ma prodotte dai singoli stati per i volontari. Abbiamo fotografie dell'epoca che ci mostrano soldati praticamente da ogni stato del Nord con questi tipi di giacca, ma in particolare quelli provenienti da Illinois, Ohio e New York presentano una percentuale più alta di questi tipi di giacca. Solo le shell jacket del New York sono state oggi sufficientemente studiate (si veda l'articolo "Le giacche corte dello stato di New York"). Si tende quindi a confondere le giacche corte prodotte dagli stati con la shell jacket governativa da fanteria di Schuylkill, di cui oltretutto non vi è traccia sui manuali ma che appare sui documenti del Dipartimento di Quartiermastro in numeri a volte ben superiori a quelli relativi i frock coat. La giacca corta di Schuylkill dovrebbe essere caratterizzata dall'assenza di spalline e taschini esterni, una fila di undici bottoni piccoli sul petto più altri due bottoni funzionanti sui polsini, un taschino interno, un colletto piuttosto basso e nessuna profilatura.
In conclusione quindi, sopratutto a partire dalla fine del 1863, i soldati di fanteria dell'Unione ricevevano dal governo una giacca corta (per certi versi simile ai modelli in uso ai confederati) dello stesso tessuto blu dei frock, con una particolare concentrazione presso le unità operanti sul fronte dell'Ovest. Sembrerebbe dalle foto di cui disponiamo che anche queste giacche fossero oggetto di manomissione da parte dei soldati che aggiungevano taschini esterni o cambiavano i bottoni.
Affianco a queste shell jacket i soldati dell'esercito federale erano riforniti anche con giacche molto simili ma prodotte dai propri stati di origine o disponibili presso sarti militari, che differivano dal modello di Schuylkill e fra loro non solo nel taglio ma anche nel numero di bottoni, nella presenza o meno di profilature, taschini, spalline, ecc.

Ma la vera giacca protagonista della guerra civile americana fu la sack coat, la giubba da fatica regolamentare:

"1457.Per l'uniforme da fatica- una giubba a sacco di flanella blu scuro che si estenderà fino a metà della coscia, larga, senza fodera nelle maniche o nel corpo, colletto ripiegato, taschino interno sul lato sinistro, quattro bottoni sul petto."

Le sack coat, o fatigue blouse, erano giacche da fatica di colore blu e ideate per essere utilizzate al campo o durante lo svolgimento di altri servizi non militari. A differenza delle altre giacche queste erano larghe, cadevano dalle spalle sul corpo come un sacco, con il loro colletto ripiegato e i pochi bottoni erano totalmente volte alla praticità. Data la loro comodità, semplicità ma anche il costo inferiore di materiali e tempo per realizzarle, le sack coat vennero largamente usate anche in campagna dalle truppe dell'Unione. Mentre i frock coat erano previsti solo per la fanteria e l'artiglieria e le giubbe corte regolamentari solo per cavalleria e artiglieria con quelle non regolamentari prevalentemente utilizzate dalla fanteria, la giubba a sacco federale venne ampiamente e indistintamente utilizzata da tutte le armi che componevano l'esercito degli Stati Uniti. Inizialmente esisteva solo un modello di questa giacca che era prodotto dall'Arsenale di Schuylkill, a Philadelphia, ma durante tutta la guerra civile americana il governo federale acquistò circa 6.000.000 di sack coat da diversi produttori, risultano infatti circa 142 contratti con privati per la produzione di queste giacche. La maggior parte di queste uniformi fu però prodotta dagli stabilimenti governativi di Philadelphia, New York, St. Louis e Cincinnati, mentre il restante fu prodotto da privati situati prevalentemente a New York, Newark in New Jersey, Philadelphia in Pennsylvania, Portland in Maine e Newton in Massachussets. La vasta produzione da parte di diversi stabilimenti governativi nonché da parte di appaltatori civili determinò la nascita di diverse varianti anche se l'aspetto della giubba a sacco regolamentare non venne mai stravolto. Le varianti differivano nel taglio, nelle cuciture, nei tessuti e in piccoli dettagli come la presenza di taschini esterni. In particolare le sack coat prodotte sul fronte occidentale (come presso gli stabilimenti di St. Louis e Cincinnati) erano diverse da quelle del fronte est. Caratteristica comune di tutte le sack coat era la presenza di quattro bottoni sul petto, il piccolo colletto e la lunghezza della giacca che doveva arrivare quasi a metà della coscia. Vale la pena citare il più importante dei produttori civili a cui Washington appaltò la produzione di sack coat, ovvero John T. Martin, attivo dall’Agosto 1862 fino al Gennaio 1865. Martin produsse per il governo federale tra le 800.000 e il 1.000.000 di sack coat, divenendo il maggiore produttore civile. Le sack coat di J.T. Martin furono prodotte in largo numero e soprattutto impiegate nel 1864 e nel 1865. Un modello precedente era prodotto a partire dal 1862 ma fu molto meno diffuso di quello di fine guerra.

Assieme alla truppa, in campagna e anche sul campo di battaglia, erano presenti dei musicisti. Oltre alle bande di ottoni previste per ogni reggimento (rapidamente abolite e rimpiazzate da bande di brigata), per ogni compagnia erano previsti dai regolamenti due musicisti (solitamente un tamburino e un piffero per la fanteria e trombettieri per la cavalleria) per assistere le unità nello svolgimento dei vari servizi quotidiani. I musicisti distaccati alle singole compagnie, vestivano l'uniforme di un soldato semplice della rispettiva arma di appartenenza eccetto che per alcuni dettagli della giacca:

"1484.Per tutti i Musicisti- dello stesso tipo degli altri soldati dei rispettivi corpi, con l'aggiunta di profilature di un nastro largo tre ottavi di pollice sul petto della redingote o della giacca..."

Riassumendo quindi, un musicista in un'unità di fanteria doveva indossare un frock coat profilato di azzurro, un musicista di artiglieria un frock coat con profilature rosse, un musicista di artiglieria leggera una giacca corta profilata di rosso e un musicista di cavalleria una shell jacket profilata di giallo. Le profilature prescritte consistevano sostanzialmente in barre orizzontali disposte all'altezza di ogni bottone, quelle in pieno petto erano le più lunghe e coprivano l'intero fronte della giacca mentre salendo verso il collo e scendendo verso l'ultimo bottone in vita, la larghezza di queste barre diminuiva. Le barre erano collegate tra loro alle estremità da un'altra striscia che correva verticalmente. Osservando le foto dell'epoca siamo in grado di stabilire che il disegno stabilito dal regolamento non veniva sempre utilizzato. Anzi, accade spesso di trovare musicisti sulla cui giacca non è presente alcuna decorazione o vedere bande dove alcuni soldati utilizzano le giacche con le profilature ed altri no. Come accadeva poi per tutti i soldati dell'Unione, anche i musicisti utilizzavano diversi tipi di giacca: frock coat, sack coat, shell jacket di diversi tipi e abiti civili. Alcune bande reggimentali e di brigata disponevano poi di fondi sufficienti per acquistare uniformi personalizzate.

La giacca: bottoni, spalline e galloni da sottufficiale
Su qualsiasi tipo di giacca (ma anche su forage cap e kepì), veniva utilizzato un solo bottone che era realizzato in due dimensioni, piccolo e grande. Solitamente i frock e le sack coat utilizzavano i bottoni grandi, eccetto che per i polsini e le tasche, mentre per le shell jacket regolamentari venivano utilizzati quelli piccoli. Nelle numerose giacche corte non regolamentari si assiste invece all'uso di entrambi, a seconda di chi produceva le giacche.

"1467.Per tutti i soldati- giallo, uguale a quello in uso dall'artiglieria, etc., omettendo la lettera nello scudo."

I bottoni previsti per i soldati di fanteria, cavalleria e artiglieria dell'Unione erano quindi identici a quelli degli ufficiali. Su di essi vi era raffigurata un'aquila ad ali spiegate che in una zampa teneva un ramo d'ulivo e nell'altra delle frecce. Sul petto dell'aquila uno scudo che nel caso degli ufficiali conteneva la lettera iniziale dell'arma di appartenenza, mentre nel caso dei soldati e dei sottufficiali non conteneva nulla ma riprendeva il disegno della bandiera degli Stati Uniti. Quindi i bottoni dei soldati dell'esercito federale erano identici, indipendentemente all'arma di appartenenza dei singoli individui. Su giacche e altri indumenti non prodotti presso stabilimenti federali o da civili con contratto ma dai singoli stati, procurati in maniera privata dai soldati o personalizzati in seguito alla distribuzione era possibile trovare altri tipi di bottoni, come quelli recanti gli stemmi di stato. Tuttavia solo alcuni stati produssero quantità significative di questi bottoni mentre molti altri non realizzarono nemmeno sulla carta un modello.

Uno degli elementi più curiosi dell'uniforme dell'esercito federale durante la guerra era la spallina:

"...Su ogni spalla un spallina metallica secondo il modello..."

A decorare i frock coat e le shell jacket di soldati e sottufficiali dell'Unione era prevista questa spallina in metallo che però raramente appariva sul campo. Quella di un sergente differiva da quella di soldati, caporali e musicisti solo nel sistema per applicarla alla spalla mentre per i sottufficiali assegnati a incarichi di staff ne era prevista una rivettata. Osservando le foto dell'epoca siamo in grado di vedere singoli uomini o interi reparti che utilizzano queste spalline nelle retrovie oppure in studio, ma era ben raro trovarle in campagna e impossibile vederle applicate a sack coat.

A permettere la distinzione tra un soldato semplice e un sottufficiale, determinando il rispettivo grado, vi era un sistema di galloni applicati ad entrambe le maniche della giacca:

"1549.Il grado di un sottufficiale sarà marcato da galloni su entrambe le maniche della giacca dell'uniforme e del cappotto, sopra al gomito, di seta o lana largo mezzo pollice, dello stesso colore delle profilature della giacca, punte rivolte verso il basso, come segue:
1550.Per un Sergente Maggiore- tre barre e un arco, in seta.
1551.Per un Sergente Quartiermastro- tre barre e una riga, in seta.
1552.Per un Sergente d'Ordinanza- tre barre e una stella, in seta.
1554.Per un Primo Sergente- tre barre e una losanga, in lana.
1555.Per un Sergente- tre barre, in lana.
1556.Per un Caporale- due barre, in lana."

Il gallone veniva realizzato con il tessuto dello stesso colore dell'arma di appartenenza, quindi azzurro per i sottufficiali di fanteria, giallo per quelli di cavalleria e rosso per gli artiglieri. Non vi erano differenze tra i galloni delle varie armi, erano quindi universali come accadeva per i bottoni. Sappiamo però che col proseguire della guerra alcuni sottufficiali preferirono modificare i galloni, probabilmente per ridurre la visibilità. Osservando le foto dell'epoca possiamo infatti notare dei galloni di dimensioni ridotte o collocati in altre posizioni, oppure con solo alcuni elementi di quelli previsti, ad esempio solo la losanga a rappresentare il grado di primo sergente. All'inizio del conflitto esisteva poi un altro tipo di gallone, riservato ai soli regolari dell'esercito degli Stati Uniti ed assai raro da trovare:

"1558.Per indicare il servizio- tutti i sottufficiali, musicisti e soldati, che hanno servito fedelmente per una ferma di cinque anni, indosseranno, come segno di distinzione, su entrambe le maniche della giacca dell'uniforme, sotto al gomito, un mezzo gallone diagonale, largo mezzo pollice, disposto da cucitura a cucitura, l'estremità frontale vicino al polsino, e mezzo pollice sopra alla punta del polsino, da realizzare nello stesso colore delle profilature della giacca. Allo stesso modo, un mezzo gallone addizionale, per tutti i successivi cinque anni di fedele servizio; la distanza tra ogni gallone sarà di un quarto di pollice. Il gallone di Servizio in tempi di guerra sarà contornato con una striscia di tessuto azzurro cielo su ogni lato del gallone per l'Artiglieria, e una striscia rossa per tutti gli altri corpi, la striscia larga un ottavo di pollice."

Quindi un soldato regolare poteva aggiungere un gallone sopra al polsino per ogni cinque anni di servizio prestati nell'esercito degli Stati Uniti. Questo era sempre realizzato nel colore dell'arma di appartenenza ma se il soldato aveva prestato servizio in guerra durante quegli anni, il gallone doveva essere bordato in rosso, eccetto per gli artiglieri che lo avrebbero bordato in azzurro. Per sostenere i volontari che si arruolarono per combattere la guerra civile e incoraggiare i rinnovi delle ferme, il governo federale con l'Ordine Generale 191 del giugno 1863 autorizzò tutti i volontari che che si fossero riarruolati a indossare i galloni di anzianità.

I pantaloni
Quando iniziò la guerra il Regolamento per l'Esercito degli Stati Uniti prevedeva quanto segue in merito ai pantaloni dell'uniforme di un soldato e dei sottufficiali:

"1500.Per i soldati, eccetto le compagnie di Artiglieria Leggera- lana blu scuro; sergenti con una banda larga un pollice e mezzo; caporali con una banda larga mezzo pollice, realizzata con una striscia di lana, lungo la cucitura esterna e sopra di essa, del colore dei risvolti dei rispettivi corpi...
Tutti i pantaloni dovranno essere ampi, senza pieghe, e da distendersi ben sopra allo scarpone; rinforzati per i soldati a cavallo.

Nei primi mesi di guerra quindi, il regolamento prevedeva per tutti i soldati dell'Unione dei pantaloni blu scuro. I sottufficiali erano gli unici a portare come elemento decorativo una banda verticale lungo la cucitura esterna dei pantaloni realizzata con del tessuto del colore dell'arma di appartenenza. Solo nel dicembre del 1861 il governo federale emanò l'Ordine Generale N. 108 con il quale il colore dei pantaloni di tutti i soldati venne cambiato da blu ad azzurro cielo. Di conseguenza per i sottufficiali di fanteria venne previsto che la banda verticale passasse da azzurro cielo a blu scuro. Come accadeva per ogni altro elemento dell'uniforme, anche i pantaloni erano prodotti sia presso gli stabilimenti governativi che da privati tramite contratto. Esistevano pertanto delle diversità nella costruzione e in alcuni dettagli come la posizione e numero di bottoni, forma e disposizione delle due tasche anteriori e la presenza di un cordino o di una fibbia sul retro per regolare la larghezza. Il tessuto utilizzato per realizzare i pantaloni in uso nell'esercito federale era sempre un tipo di lana chiamato kersey, la tonalità di azzurro spesso poteva leggermente variare a causa delle modalità di tintura. Sebbene nel dicembre del 1861 fu definitivamente stabilito il colore azzurro per i pantaloni, per tutta la durata della guerra vi furono soldati e intere compagnie che continuarono a ricevere dal quartiermastro o da altre fonti pantaloni di colore blu scuro.

Il cappotto
Nell'esercito federale erano previsti due tipi di capotto per i soldati, uno per quelli che prestavano servizio a cavallo e uno per quelli che servivano smontati:

"1567.Di tutti i corpi a cavallo- di lana colore azzurro cielo; colletto alto ripiegato; a doppio petto; mantella lunga sino ai polsini quando il braccio è in posizione distesa e da abbottonarsi sino al collo; bottoni (1467).
1568.Tutti gli altri soldati- di lana colore azzurro cielo; colletto rigido; petto singolo; mantella lunga sino ai gomiti quando il braccio è in posizione distesa e da abbottonarsi sino al collo; bottoni (1467)."

I due cappotti apparivano molti simili, entrambi erano realizzati nello stesso colore, con lo stesso tipo di tessuto e utilizzavano gli stessi bottoni (identici a quelli della giacca). Bisognava pertanto osservare la mantella che era più lunga per i soldati che servivano a cavallo, la forma del colletto che nel caso dei soldati di fanteria, ad esempio, era rigido e alto per coprire il collo, mentre per i soldati a cavallo era anche ripiegato.

Le calzature
La calzatura standard per un soldato di fanteria dell'Unione, o comunque per un soldato che doveva prestare servizio a piedi, era la scarpa e non lo stivale come comunemente si è portati a pensare. Comunemente chiamate brogans le scarpe dell'esercito federale erano solitamente realizzate in cuoio scuro tendente al nero. Erano però utilizzati anche degli stivali molto bassi. I soldati di cavalleria ricevevano invece degli stivali alti mentre non sempre gli artiglieri che prestavano servizio montati ricevevano questo tipo di calzatura, ma piuttosto la semplice scarpa utilizzata dalla fanteria.

Altri elementi dell'uniforme di un soldato e di un sottufficiale dell'Unione
Altri indumenti forniti dal governo di Washington erano i cravattini, calze di lana e le mutande. I cravattini previsti dal regolamento per i soldati erano in realtà dei collari in pelle nera, estremamente impopolari e scarsamente utilizzati. Le mutande erano realizzate in flanella bianca e sostanzialmente non erano altro che dei pantaloni leggermente più corti.
Come per gli ufficiali era poi previsto che i sergenti indossassero una fusciacca color rosso, indipendentemente dall'arma di appartenenza. Come gli ufficiali, i sergenti che ricoprivano il ruolo di sottufficiale di giornata dovevano portare la fusciacca anziché attorno alla vita sulla spalla destra. La fusciacca di lana era in realtà portata a discrezione del sottufficiale o dell'ufficiale, probabilmente in campagna e col proseguire della guerra era molto più difficile trovare sergenti che la utilizzassero.
Il regolamento prevedeva anche una camicia, uguale per qualsiasi stagione dell'anno e realizzata in flanella. Le camicie del 1860 erano differenti da quelle moderne, non si abbottonavano ma si infilavano dal collo e in quelle regolamentari erano presenti solo tre bottoni. La flanella era bianca ma a causa della necessità di produrre grandi quantità di questo indumento e ai numerosi contratti con aziende private, vennero distribuite anche camicie di colore grigio e blu. Il fatto che le camicie fossero realizzate in flanella, ci permette di intuire che sopratutto d'estate non era molto piacevole per i soldati indossare le camicie fornite dal governo. E' pertanto naturale riscontrare che in mezzo alla massa di camicie prodotte e distribuite da Washingon ne comparissero di altri tipi, anche in stili, colori e trame civili realizzate con materiali diversi dalla flanella.

Un elemento non regolamentare dell'uniforme era il panciotto. Si trattava di un indumento non riconosciuto dal regolamento e non distribuito dal governo alle proprie truppe. Solo gli ufficiali erano formalmente autorizzati ad indossarlo in particolari circostanze. Tuttavia alcuni soldati dell'Unione trovarono ugualmente il modo di acquisire e utilizzare dei panciotti, un indumento all'epoca molto alla moda. Un soldato poteva procurarsene solo di due tipi: in stile civile o in stile militare. La differenza stava sostanzialmente nel tipo di colletto dove nel primo era ripiegato e tagliato come nelle giacche civili e mostrava parte della camicia, il secondo aveva un colletto rigido che copriva completamente la camicia. Solitamente erano realizzati in lana e mentre quelli civili potevano avere i vari colori e trame civili di moda all'epoca, quelli militari erano solitamente azzurri, blu o bianchi.
Le ghette bianche di cotone invece erano un elemento assai raro da trovare durante la guerra civile e perlopiù limitato a particolari unità e periodi di tempo. Sappiamo ad esempio che tra il 1862 e il 1864 nell'Armata del Potomac fu sperimentata la distribuzione con certi reggimenti di particolari corpi d'armata ma che spesso non erano molto apprezzate. Osservando le carte dell'Ufficio di Quartiermastro scopriamo poi che a partire dal 1864 spariscono persino dai depositi e non sembrano essere più stipulati contratti con privati per la loro produzione.

Fonti
Official Records of the War of the Rebellion
Regulations for the army of the United States, 1861
Revised regulations for the Army of the United States, 1861: with a full index 1862
Revised United States Army regulations of 1861: with an appendix containing the changes and laws affecting Army regulations and Articles of War to June 25, 1863

Earl J. Coates, Michael J. McAfee, Don Troiani - Regiments and Uniforms of the civil war