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(1846-1848) e i suoi riflessi sulla guerra civile americana
•La guerra USA-Messico
(1846-1848) e i suoi riflessi sulla guerra civile americana
Testo di Stefano Di Matteo
Pubblicato il
11/03/2013
Avvertenza
L'intenzione del presente articolo non è quella di analizzare le
campagne della guerra Messicana con la conseguente descrizione delle
singole battaglie, bensì quella di analizzare il ruolo e le
conseguenze di detta guerra dal punto di vista Statunitense e per
l'impatto da essa rappresentato, 16 anni dopo, con un conflitto
assai più cruento quale è stata la guerra civile americana.
Premessa
Dai tempi della battaglia di Alamo e la conseguente ribellione dei
cittadini statunitensi che si erano trasferiti in Texas, tra gli USA
e il Messico non correva certo buon sangue. Dopo la proclamazione
della repubblica del Texas nel 1836, la situazione era ancor più
peggiorata. Il Messico si era rifiutato di riconoscere la Repubblica
del Texas.
Quando gli Stati Uniti ammisero la Repubblica del Texas come Stato
nel mese di dicembre del 1845, il governo messicano considerava
ancora il Texas come una sua provincia ribelle. Infatti, erano
passati molti anni fino alla decisione da parte degli Usa di
ammettere il Texas come nuovo Stato a causa dei problemi che detta
annessione avrebbe creato con il Messico.
Il Texas era stata una repubblica indipendente separata dal Messico
per 10 anni. L'annessione con gli Stati Uniti aveva portato con sé
una controversia irrisolta sui confini. Il Messico sosteneva che il
confine internazionale era il fiume Nueces. Il Texas e gli Stati
Uniti sostenevano che il confine era delimitato dal fiume Rio
Grande, a sud. Con l'annessione del Texas, il Messico ruppe le
relazioni diplomatiche con gli Stati Uniti.
Dopo il fallimento dei negoziati, (condotti, secondo alcuni storici,
in modo maldestro dagli americani) - ci fu tra l'altro una richiesta
di risarcimento danni a favore di cittadini americani residenti in
Messico che non venne esaudita- un incidente avvenuto proprio sulla
striscia di confine conteso dai due Stati, dove 16 soldati americani
furono uccisi dai soldati messicani, provocò il cd. casus belli.
La tensione tra i due paesi era, infatti, diventata così grande che
il Presidente degli Stati Uniti James K. Polk aveva inviato il
generale di brigata Zachary Taylor in Texas con una forza di 3.000
uomini per presidiare il confine presunto del Rio Grande, a seguito
del quale avvenne l'incidente dove vennero uccisi i soldati
americani. Tale azione considerata dai messicani come un atto di
guerra, provocò quella che venne definita guerra messicana. Infatti,
il presidente Polk chiese il permesso al Congresso USA di invadere
il Messico.
Lo stato di guerra contro il Messico venne dichiarato dagli USA
nella primavera del 1846.
Gli americani, dopo circa un anno e nove mesi di combattimenti,
ebbero ragione dei messicani e la fine della guerra comportò
l'acquisizione da parte degli Usa di mezzo milione di chilometri
quadrati di territorio, che sarebbero diventati i moderni stati di
Arizona, California, Nevada, New Mexico, Utah, e parte del Colorado.
In cambio, gli USA versarono al Messico 15 milioni di dollari.
Infatti, parte degli storici moderni ritengono che è stato il
desiderio di espansione verso ovest il fattore scatenante la guerra
da parte degli Statunitensi.
Cause della guerra
Come abbiamo detto, la guerra contro il Messico fu foriera di
tensioni negli USA a causa dell’acquisizione di nuovi territori.
Essa contribuì ad alterare i rapporti tra Nord e Sud per la
questione dell’istituzione o meno dello schiavismo nei territori
medesimi.
Fu una guerra voluta fortemente dal Sud con l’obiettivo principale
di annettere il territorio della California. Una guerra intrapresa
nel nome della dottrina del "Manifest Destiny" ( Destino Manifesto)
e cioè della propensione, manifestata dagli americani in quel
periodo, di essere destinatari del controllo egemone di tutto il
continente.
L’allora presidente USA James Polk (1845-49) appartenente
al partito democratico, piantatore e uomo del Sud, ammiratore del
presidente Andrew Jackson, fu uno dei promotori principali della
guerra Messicana.
Alla fine della guerra, gli USA si ritrovarono ad avere un
territorio globale grande quasi l’Europa. In un primo momento gli
Americani, sull’onda della vittoria riportata contro il Messico, si
sentirono inorgogliti ed uniti in una specie di entusiasmo dal
sapore nazionalista. In realtà, la guerra messicana produsse
parecchie polemiche e gli effetti della guerra si videro negli anni
seguenti. Grant, il quale aveva combattuto in qualità di giovane
ufficiale insieme a tanti altri ufficiali che avranno un ruolo
preminente nella futura guerra civile, la definì un esempio di
sfacciata aggressione da parte degli USA. Venne anche chiamata come
la guerra di “Mister Polk” per il ruolo preminente e determinante
che il presidente americano aveva svolto nel prendere la decisione
di entrare in guerra.
A mio avviso, le tensioni per aver annesso nuovi territori - evento
che si era già verificato negli USA - sorsero perché si trattò di
un’altra affermazione del predominio che l’elite Sudista continuava
a manifestare nel paese ai livelli di vertice (Presidenza, Congresso
e Corte Suprema) certamente non gradita da chi era portatore di
altri tipi di istanze, specialmente nel Nord, che non volevano
l'espansione della schiavitù nei nuovi territori conquistati al
Messico.
Breve descrizione del conflitto
La Guerra Messicano-Americana si svolse, in gran parte, come un
conflitto tradizionale combattuto da eserciti composti da fanteria,
cavalleria e artiglieria, utilizzando tattiche prettamente europee.
L'esercito messicano, pur essendo superiore di numero rispetto agli
americani, presentò grossi limiti in fatto di armi- i loro fucili
erano spesso difettosi- e anche a livello di artiglieria si dimostrò
assai carente; solo la cavalleria avrebbe potuto svolgere un ruolo
efficace, ma ciò, di fatto, non è avvenuto. Di contro, l'esercito
USA si dimostrò nettamente superiore in termini di fanteria e
soprattutto di artiglieria e genio. Il livello e la preparazione
degli ufficiali americani, superiori e subalterni, era eccellente,
come vedremo ampiamente nei paragrafi successivi.
Il livello degli ufficiali messicani, di grado superiore, compresi
quelli di vertice, era basso e lasciò molto a desiderare,
compensato, però, dalla preparazione dei giovani ufficiali usciti
dall'Accademia di Chapultepec. I soldati messicani invece erano
coraggiosi, risoluti e pronti a difendere il loro paese
dall'invasore, ma furono guidati male dai loro capi.
Dopo l'inizio delle ostilità, l'esercito americano intraprese una
triplice strategia progettata per prendere il controllo del nord del
Messico per ottenere subito una pace vittoriosa. Due eserciti
americani si spostarono a sud del Texas, mentre una terza forza
sotto il colonnello Stephen Kearny si diresse verso ovest a Santa Fe,
Nuovo Messico e poi in California. In una serie di battaglie a Palo
Alto e Resaca de Palma, l'esercito del generale Zachary Taylor
sconfisse le forze messicane e cominciò a muoversi verso sud. Nei
mesi di luglio e agosto del 1846, la Marina degli Stati Uniti arrivò
a Monterey e Los Angeles in California. Nel mese di settembre 1846,
l'esercito di Taylor combatté contro le forze messicane per il
controllo della parte settentrionale di Monterey, una sanguinosa
battaglia durata tre giorni.
Dopo la presa della città da parte degli americani, ne seguì una
tregua temporanea che permise ad entrambi gli eserciti di riposarsi
dopo i sanguinosi scontri di Monterey.
Durante questo periodo, l'ex presidente del Messico Santa Anna tornò
dall'esilio e formò un nuovo esercito di oltre 20.000 uomini per
opporsi agli invasori. Nonostante le perdite di enormi tratti di
terra, e la sconfitta in diverse battaglie importanti, il governo
messicano si rifiutò di fare la pace. Divenne evidente per
l'amministrazione Polk che solo con una vittoria completa sarebbe
finita la guerra.
I combattimenti continuarono nei deserti del Messico settentrionale
ma a questo punto, gli Stati Uniti si convinsero che una spedizione
via terra per catturare la capitale nemica, Città del Messico,
sarebbe stata pericolosa e difficile. A tal fine, il generale
Winfield Scott propose quello che sarebbe diventato il più grande
sbarco anfibio della storia-per quel tempo- per conquistare la
capitale del Messico.
Il 9 marzo 1847, il generale Scott con un esercito di 12.000 uomini,
sbarcò sulle spiagge vicino a Veracruz, Messico, la più importante
città portuale orientale. A questo punto, da marzo ad agosto, Scott
e Santa Anna combatterono una serie di sanguinose, dure battaglie
dalla costa verso l'entroterra di Città del Messico. Le battaglie
più importanti di questa campagna sono le battaglie di: Cerro Gordo
(18 aprile), Contreras (20 agosto), Churubusco (20 agosto), Molino
del Rey (8 settembre) e Chapultepec (13 settembre). Infine, il 14
settembre, l'esercito americano entrò a Città del Messico.
Altro fatto da segnalare è che gli americani vinsero tutte le
maggiori battaglie.
Il duca di Wellington scrisse in merito all'impresa del gen.Scott:
"La sua campagna rimarrà insuperabile negli annali militari." Lo
sbarco anfibio a Vera Cruz è stato il più grande nella storia di
quel tempo.
Il 2 febbraio 1848, con la firma del Trattato di Guadalupe Hidalgo,
la guerra era terminata.
Da evidenziare anche il ruolo svolto dall'artiglieria americana: gli
Stati Uniti istituirono quella che è stata definita "the new flying
artillery" e cioè cannoni e artiglieri che si muovevano rapidamente
intorno a un campo di battaglia. Questa nuova artiglieria ha
decimato i messicani ed è stata particolarmente decisiva durante la
battaglia di Palo Alto .
Un aspetto che ha unito i soldati americani e messicani durante la
guerra è stato rappresentato dalle terribili condizioni sanitarie.
Entrambe le parti hanno subito le conseguenze di malattie che hanno
ucciso i soldati sette volte più dei combattimenti durante la
guerra. I soldati hanno sofferto di una varietà di malattie, tra cui
la febbre gialla, la malaria, dissenteria, morbillo, diarrea, colera
e il vaiolo. Queste malattie sono state trattate con rimedi assurdi
come sanguisughe, brandy, la senape, l'oppio. Per quanto riguarda i
feriti in combattimento, le tecniche mediche primitive hanno spesso
trasformato piccole ferite in ferite mortali.
Lo sbarco delle forze americane
sotto il generale Scott
Library of the congress
Guerra senza quartiere
Quando le truppe Americane penetrarono nel Messico, esse si
dovettero scontrare e fare fronte ad una vera e propria attività di
guerriglia mossa dai messicani contro di loro.
Di conseguenza, il gen. Winfield Scott, che comandava una parte
dell'esercito USA, cercò di ottenere il sostegno del popolo
messicano per il mantenimento della stabilità e decise di punire
qualsiasi atrocità commessa contro la popolazione civile messicana,
dalle forze di occupazione. Scott era convinto che i crimini
commessi dalle forze d'occupazione francesi contro il popolo
spagnolo avessero contribuito alla caduta di Napoleone Bonaparte.
Il 19 febbraio 1847, Scott emanò l'Ordine Generale n. 20, che
proibiva lo stupro, l'omicidio, l'aggressione,la rapina,la
profanazione di chiese, e la violazione della proprietà privata e
stabilì la Corte marziale per tutti i messicani e per le truppe
regolari americane, compresi i civili americani, che avessero
commesso tali delitti. Sembra che il gen.Scott si risolse ad emanare
l'ordine sopra indicato a causa del comportamento particolarmente
brutale tenuto dai volontari americani contro i civili messicani.
Dopo la presa di Città del Messico, il 14 settembre 1847, da parte delle forze
USA, crebbero le attività di guerriglia delle truppe di volontari,
particolarmente addestrate, che combattevano a fianco dei messicani,
compiendo azioni di attacco ai convogli, infiltrandosi nelle unità
americane. A questo punto, il gen.Scott istituì la politica della
"terra bruciata" nei confronti dei guerriglieri, i quali vennero
equiparati a degli assassini. Scott ordinò che non si dovesse
fornire alcun quartiere ai predetti.
A tale proposito, sulla brutalità o meno della guerra messicana, lo
storico Mark E.Neely, "The Civil War and the limits of Destruction"
2007, ricorda i numerosi casi di comportamenti brutali compiuti
dagli americani contro il nemico e contro i civili nella guerra
predetta; sostenendo invece che I soldati del Nord e del Sud, nella
guerra civile americana, si sono trattati vicendevolmente con
maggior rispetto di quanto invece è successo nella guerra messicana
dove il nemico era di una razza diversa, come indiani o messicani,
introducendo- detto storico- un discorso prettamente razziale. Le
truppe dei volontari americani, nella guerra contro il Messico, per
esempio, hanno periodicamente compiuto depredazioni e saccheggi e
uccisioni non necessarie di soldati e di civili, giustificandosi
dicendo che il nemico era di razza inferiore. Dopo la battaglia di
Buena Vista, per esempio, venne riferito che i volontari americani
avessero deliberatamente ucciso 24 messicani come rappresaglia per
l'assassinio di un volontario dell'Arkansas. In realtà, esistono
molte relazioni che documentano il comportamento indisciplinato dei
volontari, soldati che erano scarsamente addestrati, che provocarono
il giustificato risentimento da parte dell'esercito regolare e dei
suoi ufficiali.
D'altra parte, i giornali americani dell'epoca descrissero i
messicani come "ignoranti, barbari, perfidi e superstiziosi, dediti
al furto, truffa ..".
Tale argomento andrebbe approfondito ulteriormente da parte degli
storici, infatti, da dieci anni a questa parte vi è stata una
rinascita degli studi sulla guerra messicana.
Obiettivi della guerra
Quella contro il Messico, fu per gli U.S.A. la prima guerra di
espansione e diede motivo di enormi lacerazioni all'indomani della
conclusione di detta guerra, e infatti sono molti gli storici che
vedono nelle conseguenze di quel conflitto l'innesco di quel
processo politico, economico, sociale che porterà l'America ad una
situazione difficile, prime fra tutte l'espansione e l'ammissione
nell'Unione di territori schiavisti. Lo scopo della guerra era stato
solo la conquista e l'annessione di territori, una guerra puramente
politica, anche se furono molto gravi le conseguenze politiche per
gli Stati Uniti.
Questa guerra contribuì ad avvelenare gli animi sulla schiavitù
negli USA- non ci scordiamo che il Messico aveva abolito la
schiavitù da tempo e, infatti, detta questione si era riproposta
quando i coloni americani si erano trasferiti nel Texas allora
provincia messicana, portando ivi la schiavitù - e servì come
cimento per i giovani ufficiali degli Stati Uniti che poi si
ritrovarono a combattere su fronti contrapposti durante la guerra
civile, come vedremo nei prossimi paragrafi.
Il poeta e scrittore Ralph Waldo Emerson scrisse:" il Messico ci
avvelenerà", per i problemi che si porranno in merito alla questione
della schiavitù.
Anche Abraham Lincoln aveva una immagine negativa della guerra
contro il Messico e nel modo con il quale gli Stati Uniti attirarono
il Messico stesso in quella guerra in territori poi conquistati
dagli Stati Uniti e strappati al Messico. Durante l'incarico
congressuale di Lincoln ( 1847- 1849), infatti, le controversie
legate alla guerra messicana toccarono il punto culminante. Lincoln,
in qualità di appartenente al partito Whig e rappresentante alla
Camera per l'Illinois, era appunto contrario alla guerra.
Pertanto, egli presentò alla Camera la cosiddetta "Spot Resolutions",
con la quale chiese che venisse individuato il punto esatto dove
erano stati uccisi i soldati americani, fatto che, come sopra
accennato, aveva creato il "casus belli". Tutto questo al fine di
dimostrare che il punto in questione si trovava in territorio
messicano. In Illinois, l'opposizione alla guerra da parte di
Lincoln non venne presa bene, tanto è vero che un giornale locale lo
definì ironicamente "Spotty Lincoln".
La guerra messicana rappresentò uno dei primi veri contrasti tra il
Nord e il Sud per la questione della schiavitù: i territori
neo-conquistati dovevano essere appannaggio del "Free Soil" ( del
lavoro di uomini liberi) come voleva il Nord, oppure del lavoro a
base schiavista, come avrebbe voluto il Sud? La questione, con tutti
i contrasti e i compromessi che ne seguirono, sarebbe stata risolta
solamente con la guerra civile.
Era, peraltro, la prima volta che si introduceva la schiavitù in un
territorio dove il governo Messicano l'aveva abolita.
Gli storici moderni non sono tutti d'accordo che quanto sopra detto
sia la vera motivazione delle cause della guerra messicana, ma
purtroppo fu quello il risultato.
Lo stesso gen. Ulysses S. Grant che partecipò alla guerra, nelle sue
memorie ha scritto che la guerra civile era stata la conseguenza
logica della guerra contro il Messico; la riteneva "una congiura per
acquisire territori dove potevano essere costituiti Stati Schiavisti
da inserire nell'Unione americana...". "Io non credo che ci sia mai
stata una guerra più malvagia di quella condotta dagli Stati Uniti
in Messico" - ha detto Grant nel 1879 - più di trent'anni dopo aver
combattuto in quella guerra, da giovane tenente. Mentre stava
morendo di cancro nel 1885, Grant ha riaffermato che la guerra
americana contro il Messico è stata "one of the most unjust ever
waged by a stronger against a weaker nation.”
Lo storico James M. McPherson - civil war historian- l'ha definita
"una guerra di scelta, non di necessità, una guerra di aggressione
che ha espanso la dimensione degli Stati Uniti di quasi un quarto e
ridotta quella del Messico della metà. E' la dimostrazione lampante
di un avvenimento che ha comportato conseguenze indesiderate; la
questione della schiavitù in questo nuovo territorio americano ha
messo in moto una serie di eventi che avrebbero prodotto una guerra
molto più grande, quindici anni dopo, che ha lacerato gli Stati
Uniti". La guerra messicana è stata definita, dallo stesso McPherson,
con un termine suggestivo: "The policy goals".
Lo storico Amy S. Greenberg - "A Wicked War: Polk, Clay, Lincoln,
and the 1846 U.S. Invasion of Mexico” è impietoso nei confronti del
presidente USA Polk. Greenberg ha scritto che Polk si è inventato un
pretesto per iniziare la guerra, insistendo sul fatto che "il
Messico aveva insultato gli Stati Uniti a tal punto che l'onore
richiedeva che il vicino meridionale doveva essere punito," - dice
Greenberg - e ha completamente ignorato "i tanti torti fatti al
Messico da parte degli Stati Uniti, quali l'annessione del Texas,
l'occupazione della Nueces Strip, i ripetuti insulti rivolti da un
ministro americano incompetente e offensivo , "Il suo ragionamento è
stato intriso di razzismo:" Il Messico, inferiore sia di razza e di
potere- secondo Polk- doveva necessariamente piegarsi alla volontà
del suo vicino.
Il generale Taylor e la batteria di
Braxton Bragg alla battaglia di Buena Vista
Library of the Congress
Il ruolo ricoperto, durante la
guerra, dagli ufficiali subalterni USA diplomatisi a West Point
Altro fatto per il quale ricordare la guerra contro il Messico è che
in detta guerra si cimentarono giovani ufficiali di carriera che poi
parteciparono alla guerra civile,militando negli eserciti Nordisti e
Sudisti,con funzioni di comando.
Anche nel libro "Nord e Sud" di John Jakes e nell'omonimo
sceneggiato, i due protagonisti, uno proveniente dagli Stati del
Nord, l'altro proveniente dagli Stati del Sud, appena usciti
dall'Accademia di West Point, combattono insieme in Messico, per
ritrovarsi, anni dopo, con il grado di Generale, nella guerra
civile, a combattere negli opposti schieramenti; tra le centinaia di
diplomati dell'Accademia di West Point che combatterono nella guerra
contro il Messico,che diverranno successivamente famosi e
acquisteranno ruoli di rilevo: Robert E. Lee, Thomas Jackson,
Ulysses S. Grant, George B.McCLellan, P.G.T.Beauregard, Albert S.
Johnston, Joseph E. Johnston, George Meade, George Pickett, James
Longstreet, Joseph Hooker, tanto per citarne alcuni, oltre al futuro
Presidente Confederato Jefferson Davis, che si batterono, l'uno
contro l'altro, durante la guerra civile americana. Nella guerra
Messicana, gli Americani, grazie anche all'apporto degli ufficiali
subalterni diplomatisi a West Point, mostrarono di possedere una
netta superiorità rispetto ai soldati messicani.
Proprio perchè l'esercito messicano non diede una grande prova in
quanto ad abilità militare- anche se comunque i soldati messicani
combatterono valorosamente- ai giovani ufficiali USA quanto
l'esperienza della guerra messicana è servita effettivamente nella
futura guerra civile?
Quanto la lezione acquisita in tale guerra ha influenzato il loro
modo di combattere nella ACW quando essi si sono ritrovati a
combattere l'uno contro l'altro?
L'influenza sicuramente vi è stata, il bagaglio di esperienza è
stato riversato nella guerra civile, ma non so quanto ciò abbia
rappresentato un fattore dominante che poteva portare alla vittoria
nella ACW, tenuto conto che altri futuri generali famosi quali
Sherman, Sheridan, Forrest, per ragioni diverse, non hanno
partecipato alla guerra messicana. William T. Sherman, durante la
guerra messicana, svolse, con suo grande
rincrescimento, incarichi amministrativi nel territorio neo-occupato
della California. Egli sarebbe poi diventato uno dei pochi alti
ufficiali durante la guerra civile che non aveva combattuto in
Messico. Anche il futuro gen.Henry Halleck svolse in quel periodo
incarichi amministrativi.
Da parte delle forze degli USA, parteciparono 500 ufficiali in
servizio attivo, usciti da West Point. Ad essi vanno aggiunti altri
500 ufficiali che si erano ivi diplomati, richiamati in servizio in
occasione del conflitto.
ll gruppo di ufficiali che hanno guadagnato l'elogio più grande
nella guerra messicana sono stati gli ufficiali ingegneri
diplomatisi a West Point. I Tenenti McClellan e Beauregard e il
capitano Lee sono stati, nel campo dell' ingegneria, i più
talentuosi durante tutta la guerra. Le loro capacità hanno
letteralmente plasmato le vittorie del generale Winfield Scott,
lungo la strada da Vera Cruz a Città del Messico nella primavera e
nell'estate del 1847.
La lezione più importante per i futuri generali della guerra civile
è venuta proprio dal gen Winfield Scott: la cosa principale che ha
insegnato è stata la necessità di delegare le responsabilità. Egli
credeva che il compito di un comandante generale era quello di
pianificare una operazione, far conoscere e condividere con i suoi
subordinati il piano di operazioni, vedere che le truppe siano state
portate alla sede di azione al momento giusto e nel posto giusto e
poi lasciare i combattimenti della battaglia, nel dettaglio, ai suoi
subordinati. Un certo numero di comandanti della guerra civile ha
preso in prestito lo stile di Scott, ma Lee lo ha emulato più da
vicino.
Scott sapeva anche l'importanza di possedere, alle sue dipendenze,
un personale qualificato. Si appoggiò parecchio sui West-Pointer di
talento, sapeva che era impossibile ottenere dei risultati senza di
loro. Nella guerra civile, Lee, Grant, e Jackson tutti hanno messo
come una priorità avere uno staff di ufficiali intelligenti,
efficienti e ben addestrati .
Un'altra lezione che il gen Winfield Scott ha insegnato ai suoi
giovani ufficiali è andata contro le teorie militari di allora.
Durante la marcia verso Città del Messico, Scott ha coraggiosamente
abbandonato le sue linee di alimentazione e di comunicazione. Molti
di coloro che non erano sul posto predissero un disastro, ma il suo
esercito ha vissuto con successo e fu in grado di vincere le
battaglie, anche mentre era rimasto isolato. Lee emulò questa
strategia nella guerra civile in entrambe le sue invasioni del Nord
- in Maryland nel 1862 e in Pennsylvania nel 1863. Grant ha anche
lui coraggiosamente abbandonato le sue linee di alimentazione e di
comunicazione, usando lo Scott-stile, a Vicksburg nel 1863. E
Sherman ha ripreso la tattica nella sua marcia attraverso la Georgia
e la Carolina alla fine del 1864 e all'inizio del 1865.
Certo, la guerra messicana è stata una guerra di piccole dimensioni:
pensiamo che 1.700 soldati americani sono stati uccisi in una
battaglia, niente a cui vedere rispetto ai caduti di una battaglia
della guerra civile, tipo Gettysburg.
Le perdite complessive ammonteranno a 13.283 uomini per gli USA e
16.000 per il Messico.
Si ritiene, comunque, che il ruolo predominante che ha avuto
l'ingegneria nella conduzione della guerra messicana non sia stato
un fattore oltre modo positivo in un conflitto su scala nettamente
superiore come la guerra civile americana. Sono servite altre doti
di strategia e di comando che sono state necessariamente acquisite
nella guerra stessa.
Per i giovani ufficiali subalterni dell'esercito USA, la guerra
messicana non è stata solo la strada per la gloria, ma anche la
strada per le promozioni ai gradi superiori. Nell'esercito USA,
l'avanzamento in tempo di pace era di una esasperante lentezza. Un
ufficiale poteva ristagnare anno dopo anno nello stesso grado, fino
a che quelli sopra di lui non fossero stati promossi o collocati a
riposo.
Quando iniziò la guerra messicana, gli avanzamenti subirono una
accelerazione. La maggior parte degli ufficiali subalterni accolse
con favore la guerra per questo motivo.
Quello che non sapevano era che la guerra sarebbe stato il loro rito
di passaggio, il crogiolo, il loro banco di prova. Avrebbero
imparato a sopportare le difficoltà, come ispirare la fedeltà da
parte delle truppe, come combattere e vincere le battaglie. In
quella che è stata una piccola guerra estera per un periodo
relativamente breve (1846-1848), si sarebbero temprati per il
comando in una guerra più grande e incomprensibile quale sarà la
guerra civile americana nella quale, però, molte certezze vennero
meno data la scala superiore di tale guerra.
Va comunque osservato che dopo la guerra messicana, gli avanzamenti
tornarono ad essere lenti, per 16 anni le carriere militari
ristagnarono, tanto è vero che molti ufficiali, quali George
B.McClellan, si dimisero dal servizio e intrapresero delle brillanti
carriere civili. Robert E.Lee rimase tenente-colonnello fino a
ridosso dell'inizio della guerra civile, solo nel mese di marzo
1861, venne nominato Colonnello.
Dopo la guerra, il gen. Winfield Scott, dando atto del valore dei
giovani ufficiali, ha detto chiaramente: "senza i nostri cadetti
graduati a West Point, la guerra tra gli Stati Uniti e il Messico
avrebbe potuto, e probabilmente, sarebbe dovuta durare circa quattro
o cinque anni, con, nella prima parte della guerra, più sconfitte
che vittorie dalla nostra parte e invece, con due campagne abbiamo
conquistato un grande paese e ottenuta una pace senza la perdita di
una sola battaglia o schermaglia".
Comunque, come sopra accennato, bisogna dire che gli ufficiali
subalterni ebbero dei buoni maestri nei generali Taylor e Scott. I
due uomini erano completamente diversi, ma entrambi sono stati dei
modelli di riferimento importanti per i loro giovani subordinati.
Taylor era il classico "generale soldato". Era spesso a corto di
tattica e gli mancava la competenza nella logistica di guerra, ma
quando i suoi uomini lo chiamavano "Old Rough and Ready", essi lo
intendevano come un complimento. Egli ha condiviso ogni difficoltà
in campo con le sue truppe e ha dimostrato un sorprendente coraggio
personale.
Ma è Winfield Scott, il "generale pensante"- il veterano della
guerra del 1812 contro gli Inglesi- che è emerso come il vero
mentore dei futuri grandi comandanti della guerra civile. Scott era
forse la più bella mente militare del suo secolo. Nella personalità
era l'esatto opposto di Taylor:presuntuoso a suo modo, subito pronto
ad offendersi, geloso delle sue prerogative, spesso poco
diplomatico. Egli era conosciuto come "Old Fuss and Feathers", ma
anche lui è stato coraggioso di fronte al fuoco nemico, e ha
aggiunto quel tratto di intelletto in campo militare che non guasta
mai. Entrambi non avevano studiato a West Point, ma riuscirono lo
stesso ad integrarsi con la nuova tecnologia militare uscita
dall'Accademia.
L'impatto della guerra messicana
per i futuri generali della guerra civile
Sappiamo che una delle peculiarità della guerra civile americana
rispetto agli altri conflitti militari nei quali vennero coinvolti
gli USA, è che molti degli ufficiali che combatterono sui fronti
opposti si conoscevano. Alcuni avevano studiato insieme a West Point,
avevano combattuto fianco a fianco nella guerra contro il Messico,
ed erano persino stati amici.
Alla Prima battaglia di Manassas, per esempio, Pierre GT Beauregard,
che era 2° graduato nella classe del 1838 a West Point, ha
combattuto contro Irvin McDowell, che si era laureato 23° nella
stessa classe.
George B.McClellan, classe del 1846, 2° graduato, era amico di
Ambrose.P. Hill, altro futuro generale Confederato e suo compagno di
stanza a West Point, anche se Hill, causa malattia, si diplomò nel
1847.
Il fatto che i vertici militari che guidarono gli eserciti nelle
opposte fazioni si conoscessero perchè avevano studiato insieme a
West Point o perchè da i loro subordinati potevano ricevere
informazioni sui caratteri e le personalità di quei generali che non
avevano conosciuto personalmente, ritengo sia un aspetto che abbia
condizionato fortemente l'iter della guerra civile.
Inoltre, le comuni esperienze militari effettuate nella guerra
messicana, da parte dei giovani ufficiali usciti da West Point,
avranno contribuito fortemente alla loro conoscenza reciproca.
Nella guerra sopra citata, il generale Winfield Scott, comandante
delle truppe americane, ha avuto nel suo staff, due giovani
ufficiali, Lts PGT Beauregard e George B. McClellan. Il capitano
Robert E. Lee scrisse un encomio per un ufficiale in suo comando, Lt.
Ulysses S. Grant. Lo stesso Grant, durante la guerra messicana, ebbe
un altro encomio per un attacco effettuato a Mexico City: il
relativo report gli venne consegnato dal Lt. John C.Pemberton, si
ritroveranno l'uno
contro l'altro nell'assedio di Vicksburg. I Tenenti James Longstreet
e Winfield Scott Hancock hanno combattuto insieme nella battaglia di
Churubusco, sempre in Messico, si ritroveranno su opposti
schieramenti, a Gettysburg. Albert Sidney Johnston e Joseph Hooker
hanno combattuto insieme a Monterrey. Il Col. Jefferson Davis, al
comando dei volontari del Mississippi, ha bloccato una carica
messicana a Buena Vista. In questa stessa battaglia, George Thomas e
Braxton Bragg erano insieme come ufficiali di artiglieria.
Lee, Joseph E. Johnston, e George Meade erano nello staff di
engineers del Gen. Scott durante l'assedio di Vera Cruz.
Volendo fare altri esempi, Lee conosceva il carattere di McClellan,
Longstreet conosceva bene il carattere testardo di Grant, Sherman si
informò del carattere del gen Hood quando nella campagna di Atlanta
sostituì Johnston, chiedendo ai generali che erano stati compagni di
corso di Hood, come si sarebbe comportato, tanto è vero che uscì
fuori il carattere aggressivo dello stesso.
Prendiamo, ad esempio, il rapporto Lee- McClellan durante la guerra
civile: uno degli ufficiali che Lee aveva conosciuto meglio in
Messico era McClellan, che aveva servito con lui come ingegnere. Lee
era a conoscenza dei punti di forza e di debolezza di McClellan.
Quando si sono incontrati nella penisola della Virginia e poi a
Antietam- Maryland, durante la guerra civile, Lee, conoscendo bene
McClellan, è stato in grado di capire la sua strategia e le tattiche
a sua conoscenza. McClellan aveva avuto l'opportunità in Messico di
osservare e conoscere Lee, ma se ha imparato qualcosa, l'ha usato in
modo molto meno efficace.
L'esperienza della guerra
messicana per i leaders militari della guerra civile
Concludendo, ritengo anche che una guerra vittoriosa come è
risultata quella messicana avrà contribuito, 16 anni dopo, a far
credere agli stessi ufficiali- che da giovani avevano combattuto
nelle predetta guerra - che anche la guerra civile sarebbe stata
facile. Invece, proprio perchè l'intellighenzia uscita da West Point
si ritrovò schierata sia da una parte che dall'altra, le cose
andarono per le lunghe e si rivelarono più difficili del previsto.
Gli ufficiali conoscevano reciprocamente i loro punti di forza e di
debolezza.
Nella guerra contro il Messico, gli ufficiali di West Point si sono
dimostrati in grado di formare dei volontari, di gestire le
forniture militari e di condurre le operazioni che hanno portato la
vittoria su un nemico che ha avuto pur sempre il vantaggio di
combattere in difesa utilizzando il sostegno popolare. Eppure,
alcuni storici ritengono che, con tutta la loro esperienza, i West
Pointer hanno ottenuto molto meno successo nella guerra civile di
quanto non l'abbiano ottenuta in Messico. Nella guerra civile che
combatteranno gli ufficiali degli opposti schieramenti, essi
condivideranno le medesime questioni militari (di armi, tattiche,
organizzazione e di comando) in una guerra dove le istanze dei
cittadini, della politica e dei media saranno più elevate, con
problematiche diversificate e maggiori rispetto agli standards
manifestatisi nella guerra messicana.
Riassumendo, i West Pointer, che combatteranno con il Nord e con il
Sud, si dimostreranno essere troppo simili per ottenere in breve
tempo risultati decisivi.
La leadership acquisita negli studi a West Point e poi nella guerra
messicana si sarà rivelata sufficiente per combattere con successo
nella guerra civile? In fondo, nella guerra messicana, gli ufficiali
USA di cui parliamo hanno comandato un plotone, una compagnia, al
massimo un reggimento; comandare una brigata, un corpo d'armata,o
addirittura un'armata è tutta altra cosa. Sappiamo bene che, in quel
periodo, a West Point si prediligevano gli studi di ingegneria, a
scapito della strategia e tattica. Tra gli ufficiali USA alcuni
fecero bene, altri male.
L'impatto con la guerra civile di tutt'altra scala rispetto alla
guerra messicana, e con una posta in gioco che riguardava
l'esistenza stessa della nazione, ha comportato scelte strategiche
dove ha contato moltissimo la determinazione a distruggere le forze
nemiche. Anche la gestione politica della guerra civile, effettuata
dai due presidenti, Lincoln per il Nord e Davis per il Sud, hanno
rappresentato un ruolo determinante; le direttive governative alle
quali i generali hanno sottostato, alcuni di più, altri di meno,
hanno anch'esse assunto un rilievo fondamentale.
Pertanto, a mio avviso, parallelismi tra le due guerre, per i motivi
sopra esposti, sono difficili da fare. Non dobbiamo dimenticare la
sostanziale inesperienza che tutti i generali, all'inizio della
guerra civile, e spesso anche dopo, nelle manovre delle grandi unità
hanno dimostrato di avere. Si può, comunque, dire che i generali
impararono a fare la guerra di così grandi dimensioni, facendola.
Forse i generali di West Point sperarono, sicuramente nel primo anno
di guerra, in un compromesso politico che invece non si verificò; la
guerra assunse sempre di più un carattere duro, divenne quella che è
stata definita da alcuni storici, guerra totale dove non c'era posto
per gesti cavallereschi tra militari che pur si conoscevano.
Il generale Scott entra vittorioso
a Città del Messico
Library of the Congress
West Point - Class 1846
Si ritiene importante citare il contributo che la classe del 1846 ha
reso durante la guerra messicana.
Diplomati appena stava per iniziare la guerra, 53 dei 59 allievi di
questa classe (la più grande nella storia dell'Accademia di quel
tempo) hanno combattuto in Messico. Quattro di loro hanno perso la
vita lì. Altri due sono stati uccisi combattendo gli indiani nel
1850. Dieci membri di questa classe sono diventati generali
confederati, dodici divennero generali dell'Unione, tre dei
confederati e uno degli Unionisti sono stati uccisi o feriti a morte
in azione durante la guerra civile.
Di seguito è riportato un elenco di alcuni di questi generali.
Name - Class Ranking - Highest Rank in Civil War - Union or
Confederate
Adams, John - 25 - Brigadier General Confederate-Killed at Franklin
in 1864
Couch, Darius N. - 13 - Major General Union
Foster, John G. - 4 - Major General Union
Fry, Birkett D. Dismissed Brigadier General Confederate
Gardner, William M. - 55 - Brigadier General Confederate
Gibbon, John Graduated in 1847 Major General Union
Gordon, George H. - 43 - Major General Union
Hill, Ambrose P. Graduated in 1847 Lieutenant General Confederate-
Killed at Petersburg 1865
Jackson, Thomas J. -17 - Lieutenant General Confederate- Mortally
wounded at Chancellorsville in 1863
Jones, David R.- 41 - Major General Confederate- Died in 1863
McClellan, George B.- 2 - Major General Union
Maury, Dabney H. -37- Major General Confederate
Maxey, Samuel B. - 58 - Major General Confederate
Oakes, James - 34 - Brigadier General Union
Pickett, George E.- 59 - Major General Confederate
Reno, Jesse L.- 8 - Major General Union- Killed at South Mountain in
1862
Seymour, Truman – 19- Major General Union
Stoneman, George – 33- Major General Union
Sturgis, Samuel D. -32- Major General Union
Wilcox, Cadmus M. -54 - Major General Confederate
Source: "Class of 1846" by John C. Waugh
_________________
L'ironia della guerra messicana - o forse l'aspetto tragico - dal
punto di vista americano, è che gli allora giovani ufficiali,
laureati nella stessa scuola (West Point), tutto quello che avevano
imparato insieme specialmente nella leadership formatasi durante
l'esperienza di tale guerra, lo avrebbero utilizzato 16 anni più
tardi nella guerra civile.
John Calhoun, il grande uomo politico del Sud, una volta disse che
gli ufficiali usciti da West Point erano destinati a guidare grandi
eserciti;
egli probabilmente non credeva o non si immaginava che i predetti si
sarebbero trovati a guidarli l’uno contro l’altro.
Conseguenze del conflitto
1. Gli Stati Uniti hanno acquisito circa la metà settentrionale del
Messico:i futuri stati americani di California, Nevada, Arizona, New
Mexico, Utah e parte del Colorado.
2.Il Presidente Santa Anna ha perso il potere in Messico dopo la
guerra.
3.Il Generale degli Stati Uniti Zachary "Old Rough and Ready" Taylor
ha usato la sua fama di eroe di guerra per vincere la presidenza USA
nel 1848.
4. Le relazioni tra gli Stati Uniti e il Messico sono rimasti tesi
per molti decenni a venire, con diversi scontri militari lungo il
confine.
5. Per gli Stati Uniti, questa guerra ha fornito un addestramento
per gli ufficiali che, successivamente, avrebbero combattuto negli
eserciti del Nord e del Sud nella guerra civile americana.
Caratteristiche peculiari della
guerra messicana
1. Questa guerra è stata caratterizzata dal primo sbarco anfibio
importante da parte delle forze statunitensi.
2. è stata occupata la capitale della nazione da parte di un
esercito nemico.
3. Nonostante la popolarità per tale guerra al suo inizio, essa è
stata caratterizzata dalla crescita di un forte movimento contro la
guerra che ha incluso americani noti come il poeta e scrittore Ralph
Waldo Emerson, l'ex presidente USA John Quincy Adams e lo scrittore
Henry David Thoreau. Thoreau venne condannato al carcere per essersi
rifiutato di pagare le tasse istituite appositamente per finanziare
lo sforzo bellico. Il suo saggio, "La disobbedienza civile", è
diventato un manifesto di resistenza pacifica per i futuri
attivisti.
Il centro di ostilità contro la guerra gravitava intorno al New
England, ed è direttamente collegato al movimento per l'abolizione
della schiavitù.
4.Un aspetto degno di nota coinvolge il destino di alcuni americani
di origine irlandese, disertori dell'esercito USA, che si sono uniti
all'esercito messicano, il San Batallón Patricio (Battaglione di San
Patrizio). Questo gruppo di immigrati irlandesi cattolici si
ribellarono contro il brutale trattamento della popolazione
cattolica messicana da parte dell'esercito degli Stati Uniti. Nel
mese di settembre 1847, l'esercito americano ha impiccato sedici
membri superstiti della San Patricios, come traditori. Fino ad oggi,
sono considerati degli eroi in Messico.
E' stato girato anche un film sull'argomento: "One Man's Hero",
titolo it. "Un uomo, un eroe", con Tom Berenger.
5. Non è stata la battaglia più importante della guerra
messicano-americana, ma la battaglia di Chapultepec è probabilmente
rimasta la più famosa. Il 13 settembre 1847, le forze americane
attaccarono la fortezza di Chapultepec - che ospitava l'Accademia
Militare messicana - prima di dirigersi a Città del Messico.
La battaglia è ricordata oggi per due motivi. Durante la battaglia,
sei cadetti messicani - che avevano rifiutato di lasciare la propria
accademia - morirono combattendo contro gli invasori: sono i "Niños
Heroes", che vengono considerati tra i più grandi e coraggiosi eroi
del Messico, onorati con monumenti, parchi, strade che portano il
loro nome. Inoltre, Chapultepec è stato uno dei primi scontri
importanti nel quale la United States Marine Corps ha partecipato:
oggi i marines onorano la battaglia con una striscia rosso- sangue
sui pantaloni della loro alta uniforme.
Fonti:
Arnaldo Testi - La formazione degli Stati Uniti
Maldwyn A. Jones - Storia degli Stati Uniti
Raimondo Luraghi - Gli Stati Uniti
David B. Davis, David H. Donald - Espansione e Conflitto, gli Stati
Uniti dal 1820 al 1877
John Jakes - Nord e Sud (romanzo)
James M. McPherson - Battle Cry of Freedom
Amy S. Greenberg - A Wicked War: Polk, Clay, Lincoln, and the 1846
U.S. Invasion of Mexico
Renato Rinaldi - Storia degli Stati Uniti
Mexican–American War - Wikipedia
Ferdinando Fasce - I Presidenti USA, due secoli di storia.
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