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•L'uniforme, l'equipaggiamento e le armi degli ufficiali dell'Unione
Testo di Matteo Fontana
Pubblicato il 26/09/2013

Introduzione
L'esercito regolare degli Stati Uniti allo scoppio della guerra civile americana non fu in grado di far fronte alle necessità belliche data la sua ridotta dimensione. Si dovette quindi ricorrere all'utilizzo di volontari per aumentare l'organico delle forze federali. Tutti gli uomini delle forze armate americane dovevano però fare riferimento e rispettare i regolamenti creati dal governo e che disciplinavano ogni aspetto della vita militare. Come per i semplici soldati, anche gli ufficiali dell'esercito federale dovevano rigorosamente attenersi a quanto il Regolamento per l'Esercito sanciva in materia di uniformi. A differenza dei soldati gli ufficiali erano tenuti a recarsi presso fornitori militari che vendevano uniformi ed accessori, realizzati secondo il manuale e i modelli creati dall'Ufficio di Quartiermastro, per acquistarli con il proprio stipendio. Questo è uno dei motivi per cui vi furono diverse varianti e violazioni dei regolamenti. Lo scopo di questo articolo non è addentrarsi in queste questioni ma piuttosto introdurre lo studioso a quella che era l'uniforme prescritta dalla legge per gli ufficiali di ogni grado dell'esercito dell'Unione. Eccetto qualche accenno a piccole varianti e modifiche si è pertanto cercato di mostrare in quanto segue quello che era l'aspetto di un comune ufficiale nordista durante la guerra civile americana.
Alcuni aspetti sono stati omessi di proposito mentre altri potrebbero essere stati dimenticati per errore; l'argomento trattato è talmente vasto e complesso che persino un libro potrebbe risultare non del tutto esauriente. Per ovvi motivi di spazio quanto segue è da considerarsi una rapida introduzione, non priva di errori e mancanze, all'uniformologia, equipaggiamento e armamento di un ufficiale unionista.

Gli ufficiali dell'esercito nordista
Prima di iniziare a parlare di uniformi è necessario chiarire chi fossero e come erano suddivisi gli ufficiali dell'esercito dell'Unione durante la guerra civile:
-Ufficiali Generali (Generals Officers): erano quegli ufficiali con i rispettivi gradi di tenente-generale, maggior-generale e brigadier-generale;
-Ufficiali Superiori (Field Officers): erano quegli ufficiali con i rispettivi gradi di colonnello, tenente-colonnello e maggiore;
-Ufficiali di Compagnia (Company Officers): erano quegli ufficiali con i rispettivi gradi di capitano, tenente e sottotenente.
Tutti questi ufficiali erano dispersi nelle tre armi che costituivano l'Esercito degli Stati Uniti: fanteria, cavalleria e artiglieria (fino all'agosto del 1861 esistevano altre due armi di cui però non si parlerà dato che non ebbero nessun impatto sulla guerra). Gli ufficiali, qualsiasi grado avessero, potevano essere ulteriormente distinti in ufficiali di linea e ufficiali di staff. Quelli di linea erano tutti coloro che avevano un comando sul campo e che guidavano unità in battaglia, quelli di staff erano ufficiali che assistevano un superiore sia al fronte che nelle retrovie, oppure che ricoprivano incarichi definiti "di staff" ovvero i chirurghi, gli ufficiali pagatori, i quartiermastri, gli ingegneri e molti altri. Formalmente un ufficiale di staff era sempre subordinato rispetto ad uno di linea, indipendentemente dal grado che ricoprisse. Uniformologicamente parlando, gli ufficiali di staff risultavano meglio vestiti e più rispettosi del regolamento. Di fatti essi si trovavano a contatto con ufficiali di grado elevato e spesso operavano in situazioni formali, nelle retrovie o presso uffici e ministeri. L'ufficiale di linea doveva essere invece più pratico e quindi anche meno appariscente. Va tenuto presente che ci sono immagini che mostrano situazioni completamente opposte e che molto spesso la questione dipendeva semplicemente dall'interesse del singolo ufficiale o di quello che lo comandava. Con queste precisazioni è possibile procedere per scoprire quella che era l'uniforme di un ufficiale federale un elemento alla volta.

Il copricapo
Per gli ufficiali il regolamento consentiva l'uso di due copricapo: un cappello e un berretto. Ecco quanto sanciva il testo in merito al cappello:

"32.Per gli ufficiali: del migliore feltro nero."

Il cappello in questione trae le sue origini nel 1855, quando un nuovo copricapo venne introdotto per uso sperimentale negli ultimi due reggimenti di cavalleria organizzati. Nel 1858, nel tentativo di uniformare l'intero esercito americano, il cappello divenne ufficialmente il copricapo di tutti gli ufficiali e i soldati dell'esercito degli Stati Uniti. Essendo stato introdotto con l'Ordine Generale N.3 del 24 marzo 1858, il cappello divenne conosciuto come M1858 (modello 1858) anche se è facile trovarlo menzionato nelle testimonianze della guerra civile come "dress hat" o "army hat". Oggi il modello è più conosciuto per un altro paio di nomi che all'epoca erano meno diffusi: Hardee Hat (in onore del maggiore William J. Hardee, membro della commissione che lavorò sul cappello) o Jeff Davis Hat (in onore di Jefferson Davis, segretario della guerra in quegli anni). Questo cappello di feltro nero aveva una tesa di circa 7 centimetri e mezzo, alla base della corona vi era sempre un piccolo nastro di seta nera a coste e la corona alta quasi 16 centimetri tendeva a stringersi man mano che saliva. All'interno solitamente si trovava una banda di cuoio marrone scuro alta circa 6 centimetri, probabilmente nell'M1858 di un ufficiale era più facile trovarla.

Il regolamento prevedeva poi come questo cappello doveva essere decorato e quali passamanerie dovevano essere presenti in base al grado e all'arma in cui l'ufficiale prestava servizio:

"34.Per gli Ufficiali Generali- Corda dorata, con le estremità a forma di ghianda. La falda del cappello sollevata sul fianco destro, e fermata con un'aquila fissata al lato del cappello; tre piume nere di struzzo sul fianco sinistro; una ghirlanda ricamata in oro sul fronte, su un campo di velluto nero, che racchiude le lettere US in argento."

Stabilite le decorazioni per il cappello dei generali, il regolamento procede a descrivere le differenze per gli ufficiali di ogni singola arma e dipartimento. Le piume che sono tre anche per gli ufficiali superiori (colonnelli, tenenti-colonnelli e maggiori) scendono a due per quelli di compagnia (capitani, tenenti e sottotenenti), indifferentemente dall'arma di appartenenza. La corda è di seta nera e oro per tutti gli ufficiali sotto il grado di generale mentre la falda è sempre sollevata sulla destra e tenuta ferma dallo stesso pezzo di tessuto con ricamata un'aquila. La principale variazione consisteva nel distintivo ovale di velluto nero applicato sul fronte del cappello: per tutti gli ufficiali sopra il grado di capitano e in servizio presso i Dipartimenti dell'Aiutante Generale, Ispettore Generale, Quartiermastro, Sussistenza, Medico e Paghe come per i generali (ovvero le lettere US circondate da una ghirlanda); per gli ufficiali del Corpo del Genio consisteva in una torre di un castello circondata da una ghirlanda di foglie di alloro e palma ricamati in oro; per gli ufficiali del Corpo degli Ingegneri Topografici uno scudo circondato da una ghirlanda di alloro ricamati in oro; per gli ufficiali del Dipartimento d'Ordinanza una granata fiammante ricamata in oro; per gli ufficiali di cavalleria due spade incrociate con le lame rivolte in su ricamate in oro e sopra di esse il numero del reggimento ricamato in argento; per gli ufficiali di artiglieria due cannoni incrociati ricamati in oro e al cui centro veniva cucito in argento il numero del reggimento; per gli ufficiali di fanteria una tromba ricamata in oro all'interno della quale, ricamato in argento, vi era il numero di reggimento. Sia del distintivo frontale che dell'aquila utilizzata per tenere la falda sollevata, vennero realizzate diverse varianti senza numeri reggimentali, con l'aquila disposta in modo diverso, con l'aggiunta della sigla US, alcuni erano anche di metallo e simili a quelli usati dai soldati.



Osservando le foto dell'epoca risulta poi evidente che sul campo la maggior parte di queste decorazioni non fossero portate sul cappello, anzi è facile imbattersi in M1858 senza alcun elemento decorativo o solo con il distintivo frontale. Addirittura molti M1858 vengono scambiati per altri modelli di cappello poiché era usanza comune deformarli e dargli una forma più simile a quelli civili. Di ampio utilizzo anche se non regolamentari furono molti altri cappelli che in alcuni casi riprendevano lo stile del M1858, come il Burnside Hat che aveva una corona più bassa e uno stile più "civile", mentre altri ufficiali prediligevano comuni cappelli ai quali applicavano i distintivi prescritti per il M1858.

Il secondo copricapo che il regolamento prevedeva per gli ufficiali nordisti era il berretto da fatica o "forage cap":

"49.Per l'uniforme da fatica, forage cap, del modello in possesso dell'Ufficio del Quartiermastro Generale: tessuto blu scuro...
50.Gli ufficiali potranno indossare forage cap dello stesso modello, sul fronte ornamenti distintivi dell'arma e del reggimento."

Il forage cap era stato introdotto nell'esercito americano nel 1858. Nel 1860 e nel 1861 aveva subito delle modifiche che lo avevano portato ad essere il famoso berretto che venne usato per tutta la guerra dai soldati e ufficiali unionisti. Il berretto era di tessuto di colore blu scuro, ricordava uno shako che però non essendo rigido si afflosciava ricadendo in avanti verso la visiera. Le uniche parti rigide del berretto erano il cerchio che costituiva la parte superiore e che ricadeva, la visiera in cuoio nero e piuttosto squadrata, il sottogola solitamente dotato di una fibbia in ottone, tenuto fermo ai lati del berretto da due piccoli bottoni. Per gli ufficiali il forage cap poteva essere realizzato con tessuti di qualità migliore, la federa interna poteva infatti essere di seta. Poiché il grosso di questi berretti venne prodotto da privati per conto del governo e dato che gli ufficiali si affidavano ai rivenditori, nacquero fin da subito delle varianti al modello ufficiale. La più famosa è quella conosciuta come "McDowell Style Forage Cap", che si caratterizzava per una visiera più piccola e a forma di mezza luna, ma vi erano numerose altre varianti che differivano nella quantità di tessuto utilizzato, nonché nella forma e nelle dimensioni della visiera.

Ma il modello di berretto da fatica che più fu apprezzato da tutti gli ufficiali del nord fu il kepì, indipendentemente dall'arma di appartenenza o dall'incarico. Questo berretto approdò in america con l'introduzione sperimentale delle uniformi ispirate agli Chasseur francesi. Se il forage cap può essere definito uno shako afflosciato, il kepì era uno shako senza punta. A differenza del forage cap, il kepì non era realizzato con tessuto in eccedenza in modo da ricadere in avanti, ma rimaneva piuttosto rigido. Come il forage cap era realizzato in tessuto blu scuro, la sua visiera in cuoio nero era squadrata e il sottogola, sempre di cuoio nero, era fermato alle due estremità della visiera da piccoli bottoni dorati. In alcuni casi il sottogola era dotato di una piccola fibbia in ottone.
Osservando poi le foto dell'epoca e gli originali siamo in grado di dire che spesso gli ufficiali rispettavano il regolamento nel momento di applicare le passamanerie ai propri berretti, di fatti la maggior parte hanno distintivi (erano uguali a quanto prescritto per il cappello M1858, ma di dimensioni ridotte) cuciti solamente nella parte frontale. In altri casi alcuni ufficiali di compagnia aggiunsero ulteriori elementi, come lettere in ottone o il distintivo del corpo d'armata, sulla sommità del berretto. E' anche vero che non era difficile trovare forage cap o kepì senza alcun distintivo o solo con il numero reggimentale. Alcuni kepì vennero poi ulteriormente arricchiti applicando ad esempio dei fioroni di colore nero, blu scuro o oro simili a quelli dei kepì degli ufficiali confederati. Sui piccoli bottoni che tenevano il sottogola per gli ufficiali di cavalleria, fanteria e artiglieria solitamente era raffigurata un'aquila che sosteneva uno scudo con incisa l'iniziale dell'arma. Gli ufficiali degli altri corpi usavano il bottone generico con l'aquila o quello del rispettivo corpo. Vi è poi la possibilità che alcuni ufficiali applicassero invece battoni con l'emblema del proprio stato. Nel paragrafo dedicato alla giacca dell'uniforme è possibile trovare maggiori informazioni sui bottoni.

Infine altri due rari tipi di cappello erano formalmente consentiti agli ufficiali dell'esercito degli stati Uniti. Nel 1857, prima dell'introduzione del cappello M1858, alcuni ufficiali di artiglieria leggera fecero pressione per reintrodurre lo shako del 1851-1854. Persino dopo l'introduzione dell'M1858 per tutti gli ufficiali e soldati dell'esercito americano venne permesso all'artiglieria leggera di utilizzare lo shako del 1851-1854. Il cappello, leggermente modificato e conosciuto nel 1861 anche come "Ringgold Cap", era fatto con del feltro nero indurito e ricoperto con lo stesso tessuto blu scuro usato per i forage cap. La sommità era ricoperta con del cuoio nero e anche alla base era rivestito da una fascia di cuoio. La visiera era in cuoio nero e squadrata, il sottogola, anch'esso di cuoio nero, era tenuto fermo da due bottoni in ottone e dotato di una piccola fibbia in ottone. Il tutto era decorato da un cordone dorato che terminava con due nappe fissate alla giacca dell'uniforme. Sul fronte del cappello veniva applicato il distintivo dell'artiglieria, due cannoni incrociati con al centro il numero reggimentale sovrastati poi da un'aquila, entrambi ricamati in oro. Sulla sommità del cappello veniva inserito un pennacchio di crini di cavallo color rosso. Sembrerebbe che questo cappello sia stato usato solo in poche occasioni formali ma a partire dal 1863 sono documentabili alcune spedizioni curiose di questi cappelli ad unità stazionate in North Carolina e Louisiana.

L'altro cappello assai raro era il Chapeau de Bras. Ufficialmente abolito nel 1851, l'Ordine Generale N. 3 del 24 marzo 1858 permise nuovamente ai generali ed agli ufficiali superiori di indossare questo bicorno. Se è improbabile che questo tipo di cappello sia mai stato portato in battaglia (e nemmeno in campagna) vi sono foto di ufficiali unionisti con indosso il Chapeau de Bras ed esistono persino alcuni originali sopravvissuti sino ad oggi. Fu probabilmente utilizzato solo da alcuni ufficiali per occasioni molto formali o con incarichi amministrativi, era consentito solo a generali e rispettivi membri di staff.

La giacca: i modelli
Sulla carta il regolamento prevedeva per gli ufficiali un solo tipo di giacca da utilizzare in qualsiasi attività militare, fosse essa una cerimonia, un'operazione al fronte o semplice vita di guarnigione. Si trattava del "frock coat", ovvero di una redingote:

"1.Tutti gli ufficiali devono indossare un frock coat di tessuto blu scuro, la gonna deve estendersi dai due terzi ai tre quarti della distanza tra il punto più alto dell'anca e il ginocchio; monopetto per i capitani e i tenenti; doppiopetto per tutti gli altri gradi.
2.Per un Maggior-Generale- due file di bottoni sul petto, nove in ogni fila, disposti per tre; la distanza tra ogni fila è di cinque pollici e mezzo al vertice, e tre pollici e mezzo alla base; il colletto rigido, non troppo alto per permettere al collo di girare liberamente sopra di esso...[i polsini]da abbottonare con tre piccoli bottoni; taschini nelle pieghe della gonna con un bottone al fianco ed uno alla fine di ogni tasca, quindi quattro bottoni sul retro e gonna della giacca, il bottone sul fianco disposto all'altezza del più basso bottone sul petto; colletto e polsini devono essere di velluto blu scuro, fodera della giacca nera.
3.Per un Brigadier-Generale- come un Maggior-Generale, eccetto che ci saranno solo otto bottoni in ogni fila sul petto, disposti a paia.
4.Per un Colonnello- come un Maggior-Generale, eccetto che ci saranno solo sette bottoni in ogni fila sul petto, disposti a distanze uguali; colletto e polsini dello stesso colore e materiale della giacca.
5.Per un Tenenete-Colonnello- come un Colonnello.
6.Per un Maggiore- come un Colonnello.
7.Per un Capitano- come un Colonnello, eccetto che ci sarà una sola fila di nove bottoni sul petto, disposti a distanze uguali.
8.Per un Tenente- come un Capitano.
9.Per un Sottotenente- come un Capitano."

Il frock coat quindi era una giacca lunga, a doppio petto per i generali e gli ufficiali superiori, monopetto per quelli di compagnia. Il taglio era rimasto più o meno invariato dalla sua introduzione nel 1851 ed erano realizzati con tessuti di lana di colore blu scuro. Solo i generali potevano avere colletto e polsini di velluto nero a sottolineare la loro superiorità nella gerarchia mentre tutti gli altri non avevano alcuna decorazione, nemmeno profilature del colore dell'arma su colletto e polsini. L'interno della giacca era spesso foderato di seta nera come prescritto, a volte anche trapuntato, in alcuni casi però le maniche erano foderate con cotone bianco. La disposizione dei bottoni non era sempre rispetta e alcune varianti presentano taschini esterni ed ulteriori tasche interne. Sebbene non autorizzati alcuni ufficiali applicarono anche dei fioroni, in stile austriaco come i confederati, sulle maniche dei propri frock coat ma la variazione non prese molto piede. Questi dettagli dipendevano dalla disponibilità economica e la volontà di spendere dell'ufficiale.

Il frock coat era l'unica giacca che da regolamento un ufficiale poteva usare sul campo. Tuttavia il regolamento prescriveva anche quanto segue:

"184.Agli ufficiali è consentito indossare giacche semplici blu scuro, con bottoni che designino il rispettivo corpo, reggimento, o dipartimento, senza altro distintivo o ornamento su di essa. Questa giacca, comunque, non è da considerarsi un indumento per qualsiasi scopo militare.
186.Agli ufficiali in servizio con truppe montate è consentito indossare, per servizio in stalla, una giacca semplice blu scuro, con una o due file di bottoni sul fronte, in concordanza con il grado; colletto rigido, curvato sul davanti come per la giacca dell'uniforme, controspalline secondo il grado, ma nessun altro ornamento.
11.Una giacca corta, secondo il modello, di tessuto blu scuro, profilata di scarlatto, spalline a nodi Russi, il distintivo di grado prescritto da realizzare in argento al centro del nodo, può essere indossata fuori servizio da ufficiali di artiglieria leggera."

In questi tre punti si permette quindi agli ufficiali di indossare una giacca più comoda del frock coat e senza particolari decorazioni per tutte quelle attività da svolgere fuori servizio. La presenza di queste eccezioni aiutò sicuramente gli ufficiali ad aggirare il regolamento e indossare altri modelli di giacca anche quando non consentito. Numerose foto e indumenti originali dimostrano che persino i comandanti d'armata quando si trovavano in campagna preferivano indossare giacche diverse da quella regolamentare, e rivelano che questa pratica era molto diffusa e tollerata. Sempre dallo studio delle foto dell'epoca e delle giacche sopravvissute sino ad oggi siamo in grado di stabilire quali fossero i principali modelli di giacca da fatica usati al posto del frock. Innanzi tutto vi erano dei frock coat che venivano modificati riducendo la lunghezza della gonna e impedendo alla giacca di stringere in vita. Diverse giacche vennero realizzate proprio seguendo questo concetto, ovvero riprendere la forma del frock rendendolo più largo e comodo ma mantenendo il numero e la disposizione dei bottoni e il colletto rigido (questo stile di giacca viene oggi definito come "Cut Down Frock Coat"). Altri ufficiali preferirono adottare invece la giacca da fatica usata dai soldati, la "sack coat" o giacca a sacco. Questa giacca scendeva dritta dalle spalle lungo il corpo e risultava assai comoda in campagna. La versione degli ufficiali solitamente aveva pochi bottoni, quattro come quella dei soldati o pochi più, il colletto era ripiegato, quasi come in una giacca civile. A seconda delle scelte del proprietario poteva essere foderata in seta nera e trapuntata come un frock, poteva avere svariati numeri di taschini interni ed esterni, bottoni sui polsini, poteva essere a doppio petto o addirittura essere un modello da soldato. Solitamente l'unico elemento ad indicare che la sack coat era di un ufficiale era la presenza delle controspalline.
I soldati di cavalleria e artiglieria che servivano a cavallo erano autorizzati ad indossare una giacca corta, definita "shell-jacket" o più semplicemente "jacket" nei regolamenti, così come anche gli ufficiali di artiglieria leggera ma solo fuori servizio. Questo stile di giacca venne ripreso molto dagli ufficiali che prestavano servizio a cavallo ma anche tra quelli di fanteria. Oltretutto alcuni stati settentrionali fornivano queste shell-jacket ai propri volontari, andando ad influire così anche sul vestiario degli ufficiali. Queste giacche corte terminavano in vita, erano più aderenti al corpo, più eleganti delle sack coat e rispetto ad esse avevano molti più bottoni e solitamente un colletto rigido come nei frock. Alcuni ufficiali si fecero realizzare dell shell-jacket molto semplici, con solo controspalline e una fila di bottoni, altri si ispirarono alle disposizioni dei frock coat richiedendo due file di bottoni raggruppati a seconda del grado. Come negli altri modelli di giacche erano presenti tasche esterne ed in terne, fodere di diversi tessuti ma a differenza delle sack coat era più facile trovare qualche decorazione in più. Vi era infatti chi faceva applicare ai polsini dei fioroni o chi profilava colletti e polsini con tessuto del colore dell'arma o dorato.
In conclusione gli ufficiali federali indossavano un mix di frock coat, sack coat, cut down frock coat e shell-jacket con numerosi tipi di modifiche. Indifferentemente dal grado alcuni ufficiali facevano realizzare i polsini e il colletto di velluto nero (come se fossero generali), oppure dei taschini esterni, disposizioni errate di bottoni nel numero di file e raggruppamenti, applicavano fioroni, facevano realizzare colletti che si piegavano invece che rimanere rigidi. Queste sono le diverse giacche che nella pratica gli ufficiali federali utilizzarono durante la guerra e le varie modifiche personali che una parte di essi decisero di applicare alla giacca.




La giacca: i bottoni
Come è possibile leggere nel paragrafo precedente, la disposizione dei bottoni sui frock coat (ma in alcuni casi anche su sack coat e shell jacket) consentiva un primo riconoscimento del grado dell'ufficiale che indossava l'uniforme. I maggior-generali (ma anche il tenente-generale quando venne introdotto il grado) avevano due file da nove bottoni sul petto disposti a gruppi di tre. I brigadier-generali avevano due file da otto bottoni e disposti in gruppi da due. Gli ufficiali superiori (colonnello, maggiore, tenente-colonnello) avevano anch'essi due file di bottoni ma erano da sette e disposti a distanze regolari. Gli ufficiali di compagnia (capitano, tenente, sottotenente) avevano invece una solo fila di nove bottoni disposti a distanze regolari. Tutti gli ufficiali avevano poi tre bottoni più piccoli per ogni polsino e altri quattro sulla coda della giacca dove si trovavano le due tasche. Questa disposizione dei bottoni e il numero di quelli impiegati non venne sempre rispettato e sul campo, sotto l'equipaggiamento, non sempre era visibile.
Un'attenta analisi del bottone permetteva poi di capire a che branca del servizio apparteneva l'ufficiale dato che il regolamento stabiliva per ogni tipo di ufficiale un bottone diverso. Essi erano sempre di metallo dorato, di forma rotonda e solo di due dimensioni anche se le misure variavano leggermente da arma ad arma: grandi o piccoli. La principale differenza stava in ciò che era raffigurato sul bottone: per i generali, gli ufficiali dello staff di un generale, gli aiutanti di campo e gli ufficiali medici un'aquila circondata da stelle e al centro della quale si trovava uno scudo; per gli ufficiali del Corpo del Genio una torre circondata dall'acqua, all'orizzonte un sole che sorge e in cielo un'aquila che tiene nel becco un cartiglio con la parola "Essayons"; per gli ufficiali del Corpo degli Ingegneri Topografici uno scudo con sotto le lettere T.E. (Topographical Engineers); per gli ufficiali dell'Ufficio d'Ordinanza due cannoni incrociati sormontati da un cerchio contenente la scritta "Ordnance Corps"; per gli ufficiali di fanteria, cavalleria e artiglieria un'aquila con al centro uno scudo recante l'iniziale dell'arma, rispettivamente I, C e A. Vi erano poi ufficiali che usavano altri tipi di bottoni come quelli di stato ma osservando le uniformi originali sembrerebbe che il regolamento sia stato seguito piuttosto fedelmente sotto questo punto di vista.

La giacca: spalline e controspalline
Il miglior modo di capire il grado di un ufficiale era osservare le mostrine che portava sulle spalle della giacca. Le spalline (in inglese "Epaulettes") erano in uso da quando l'esercito nacque durante la rivoluzione ma quelle del periodo della guerra civile erano state introdotte nel 1851. Le spalline necessitavano di veri e propri meccanismi da cucire sulle spalle del frock coat per poter essere indossate e questo fu senz'altro uno dei motivi che ne causò la progressiva scomparsa, almeno nei frock coat utilizzati quotidianamente. Infatti durante la guerra era assai raro che un ufficiale usasse queste spalline in campagna e un'altissima percentuale di frock coat furono prodotti senza essere nemmeno predisposti al loro uso. Le spalline, da indossare su entrambe le spalle, erano realizzate con una striscia di tessuto color oro, all'estremità del lato del collo vi era un bottone piccolo (corrispondente all'arma d'appartenenza dell'ufficiale), in quella opposta il tessuto terminava in una mezzaluna metallica dalla quale scendevano delle frange, il tutto sempre di color oro. Il regolamento stabiliva poi le differenze per ogni grado: la spallina di un tenente-generale aveva ricamate sulla striscia di tessuto tre stelle di colore argento e dimensioni diverse (quella all'interno della mezzaluna metallica doveva essere la più grande), le frange erano spesse mezzo pollice e lunghe tre pollici e mezzo; un maggior-generale aveva due stelle argentate ricamate sulla striscia e le frange uguali al tenente-generale; i brigadier-generali avevano una sola stella argentata ricamata al centro della striscia di tessuto e le frange dorate uguali a quelle di un tenente-generale; colonnelli e tenenti-colonnelli mantenevano le dimensioni delle frange uguali a quelle di un generale ma sulla striscia veniva ricamata rispettivamente un'aquila e una foglia di quercia mentre i maggiori non avevano alcun emblema ricamato; la spallina per il grado di capitano aveva le frange più sottili ( un quarto di pollice) e corte (due pollici e mezzo) ed aveva ricamate sempre in argento due barre parallele; i tenenti portavano frange dorate ancora più piccole, larghe un ottavo di pollice ma sempre lunghe due pollici e mezzo come i capitani, una barra argentata ricamata sulla striscia di tessuto per i tenenti e nessun emblema per i sottotenenti. Per tutti gli ufficiali, eccetto che per i generali, nella zona di tessuto all'interno della mezzaluna metallica doveva essere applicato anche un distintivo recante il numero reggimentale del colore dell'arma d'appartenenza o il rispettivo emblema se appartenente ad altri corpi. Questo emblema consisteva per gli ufficiali medici nelle lettere M.S. circondate da una ghirlanda di foglie, per gli ufficiali del Genio in una torre, per gli ufficiali del Corpo degli Ingegneri Topografici nelle lettere T.E. sormontate da uno scudo, per gli ufficiali dell'Ufficio d'Ordinanza una granata fiammante, per gli Ufficiali dell'Ufficio Paghe nelle lettere P.D. circondate da una ghirlanda di foglie. A dispensare gli ufficiali dall'uso delle spalline interveniva in principio il regolamento stesso che li esentava in precise situazioni e dal 22 novembre 1864 anche l'Ordine Generale N. 286 che formalmente negava la necessità di indossarle in campagna. Questo tipo di spallina venne usato durante la guerra civile prevalentemente quando l'ufficiale si trovava di guarnigione, in campi permanenti, in parata o durante particolari cerimonie e servizi, ogni qual volta fosse necessaria l'alta uniforme.


Quando le spalline non erano indossate il regolamento prevedeva l'uso di controspalline (in inglese "Shoulder straps") da parte di ogni ufficiale dell'esercito federale. Esse erano realizzate con dei rettangoli di tessuto anche se durante la guerra ne vennero create delle varianti in altri materiali. Ne esistevano di diversi modelli, infatti alcune erano rimovibili in modo da permettere l'applicazione delle spalline, altre erano cucite direttamente sulla giacca, altre ancora permettevano di impiegare sopra di esse le spalline. Le controspalline erano quindi il miglior elemento distintivo con cui riconoscere un ufficiale nordista in campagna e discernerne l'arma di appartenenza.
Dato che il grado di tenente-generale venne istituito solo più tardi, in principio il maggior-generale al comando di un'armata utilizzava lo stesso tipo di controspallina che poi passerà al nuovo grado. Il regolamento spiega comunque le differenze per ogni grado:

"92.Per un Maggior-Generale Comandante d'Armata- di tessuto blu scuro, larga un pollice e tre ottavi e lunga quattro pollici; contornata da un ricamo in oro di un quarto di pollice; tre stelle argentate con cinque punte, una stella al centro della striscia e le altre due equidistanti tra il centro e il bordo dorato; la stella centrale deve essere più grande.
93.Per tutti gli altri Maggior-Generali- come per un Maggior-Generale Comandante d'Armata, ma con due stelle invece che tre; il centro di ogni stella deve essere ad un pollice dal bordo esterno; entrambe le stelle delle stesse dimensioni.
94.Per un Brigadier-Generale- come per un Maggior-Generale ma con una sola stella invece di due; il centro della stella deve essere equidistante dal bordo dorato esterno alle estremità della striscia.
95.Per un Colonnello- come per un Brigadier-Generale e bordato nello stesso modo con un ricamo dorato; un'aquila ad ali spiegate in argento al centro della striscia e due pollici tra le punte delle ali, nell'artiglio destro un ramoscello d'ulivo e in quello sinistro un fascio di frecce, uno scudo sul petto come rappresentato nello stemma degli Stati Uniti; il tessuto della striscia deve essere: per gli Staff di un Generale e altri Corpi di Staff - blu scuro, Artiglieria - scarlatto, Fanteria - azzurro chiaro o cielo, Cavalleria - giallo.
96.Per un Tenente-Colonnello- come per un un Colonnello in accordo con l'arma di appartenenza, omettendo l'aquila e introducendo una foglia argentata ad ogni estremità, ogni foglia si estende per sette ottavi di pollice dalla fine della striscia.
97.Per un Maggiore- come per un Colonnello in accordo con l'arma di appartenenza, omettendo l'aquila e introducendo una foglia dorata ad ogni estremità, ogni foglia si estende per sette ottavi di pollice dalla fine della striscia.
98.Per un Capitano- come per un Colonnello in accordo con l'arma di appartenenza, omettendo l'aquila e introducendo due barre dorate ad ogni estremità, dello stesso spessore del bordo, posizionate parallele alle estremità della striscia e ad una distanza uguale allo spessore del bordo.
99.Per un Tenente- come per un Colonnello in accordo con l'arma di appartenenza, omettendo l'aquila e introducendo una barra dorata ad ogni estremità, dello stesso spessore del bordo, posizionata parallela alle estremità della striscia e ad una distanza uguale allo spessore del bordo.
100.Per un Sottotenente- come per un Colonnello in accordo con l'arma di appartenenza, omettendo l'aquila."

 

Riassumendo, la controspallina consisteva in un rettangolo di tessuto bordato d'oro. Per i generali e gli ufficiali di staff (ma anche medici, ingegneri, ecc) il tessuto era di colore blu scuro mentre per tutti gli altri ufficiali era del colore della rispettiva arma d'appartenenza. Mentre il sottotenente non aveva nessun ulteriore elemento distintivo sulla controspallina, il maggiore e il tenenete-colonnello avevano entrambi due foglie di quercia. La differenza era nel colore delle foglie: dorate per il maggiore e argentate per il tenenete-colonnello. Quindi un'aquila argentata su un fondo azzurro significava che l'ufficiale era un colonnello di fanteria, due barre dorate su fondo rosso corrispondevano al grado di capitano di artiglieria, una controspallina tutta gialla apparteneva invece ad un sottotenente di cavalleria, due foglie dorate su campo blu scuro potevano appartenere a un chirurgo con il grado di maggiore, o un maggiore dello staff di un generale.
Le varianti più documentate delle controspalline differiscono solo nella forma delle stelle, foglie, aquile e nella quantità di bordi dorati ricamati su di esse. Gli unici ad essere andati oltre il regolamento sono alcuni ufficiali con incarichi di staff, come gli ufficiali medici o quelli dell'Ufficio di Quartiermastro che, pur rispettando quanto prescritto aggiunsero ad esempio le lettere M.S. (per quanto riguarda i chirurghi). Era poi usanza di molti ufficiali (sopratutto tra quelli di compagnia) cucire direttamente la controspallina sull'uniforme. Per questo motivo e per rendere meno identificabili gli ufficiali, l'Ordine Generale N. 286 del 22 novembre 1864 consentì formalmente la pratica di cucire direttamente gli elementi della controspallina (quindi l'aquila, la foglia, la barra, ecc.) direttamente sul tessuto della giacca. Una pratica simile prevedeva di cucire nello stesso modo le decorazioni di misura ridotta sul colletto o sul petto ma questa non venne mai regolamentata, si tratta quindi di un'improvvisazione sul campo.



Infine come si è visto in precedenza, il regolamento consentiva agli ufficiali di artiglieria leggera di indossare una giacca corta fuori servizio. Questa giacca come si è detto veniva in pratica molto spesso usata anche in campagna, a volte con il tipo di spallina appositamente prescritto per essa: la spallina a nodi (in inglese "Shoulder Knots") o come indicava il regolamento a "nodi Russi". Essa consisteva in quattro o tre cordini dorati intrecciati a formare una spallina. Per gli ufficiali superiori (colonnelli, tenente-colonnelli e maggiori) vi erano quattro cordini e se mentre per il maggiore non vi era nessuna ulteriore decorazione, i tenenti-colonnelli avevano invece una foglia argentata ricamata verso l'estremità della spallina, dove i quattro cordini si allargano a formare tre cerchi. I colonnelli avevano ricamata la solita aquila argentata. Nella spallina degli ufficiali di compagnia c'erano solo tre cordini dorati, quella del capitano era decorata con due barre argentate, quella del tenente con una e il sottotenente non aveva nessuna decorazione. La spallina veniva solitamente cucita alla giacca e ulteriormente fissata con un bottone.


I pantaloni
Nel 1858 vennero introdotti per tutti gli ufficiali dei pantaloni blu scuro, allo scoppio della guerra civile il regolamento continuava a prevedere la stessa cosa:

"25.Per gli Ufficiali Generali e gli Ufficiali dell'Ufficio d'Ordinanza- di tessuto blu scuro, semplici, senza galloni, strisce o cordini lungo la cucitura esterna.
26.Per gli Ufficiali dello Staff di un Generale e altri Corpi di Staff, eccetto che d'Ordinanza- di tessuto blu scuro, con un cordino dorato, di un ottavo di pollice di diametro, lungo la cucitura esterna.
27.Per tutti gli Ufficiali Reggimentali- di tessuto blu scuro, con una striscia lungo la cucitura esterna, di un ottavo di pollice di diametro, del colore delle profilature dei rispettivi reggimenti; Cavalleria, giallo; Artiglieria, scarlatto; Fanteria, azzurro cielo."

Un'importante modifica al regolamento avvenne a pochi mesi dall'inizio della guerra, quando con l'Ordine Generale N. 108 del 16 dicembre 1861 il colore dei pantaloni degli ufficiali reggimentali (ma anche dei soldati) venne modificato da blu scuro ad azzurro cielo. Le profilature del colore dell'arma vennero mantenute ma per gli ufficiali di fanteria dovevano ora essere di colore blu scuro. Dalle fotografie emerge che il cambiamento di colore per gli ufficiali reggimentali non fu radicale, sono infatti numerose le immagini che ritraggono personale ancora con pantaloni blu scuro mentre è anche facile trovare ufficiali di staff che utilizzavano pantaloni azzurro cielo in contravvenzione con il regolamento. Dalle foto sembrerebbe oltretutto che esistessero numerose tonalità di azzurro e blu. Inoltre il cordino dorato e la banda del colore dell'arma per ufficiali di staff e reggimentali non era sempre presente.
Esistevano diversi stili di pantalone e quelli militari dell'epoca si ispiravano alla moda civile. I pantaloni degli ufficiali erano quindi molto simili a quelli dei soldati ma realizzati con tessuti migliori. Le caratteristiche erano le stesse, di solito avevano un paio di tasche sul davanti chiuse da un bottone e accessibili lateralmente, vi erano bottoni per le bretelle e sulla schiena vi era una spaccatura che permetteva la regolazione della larghezza in vita. La regolazione avveniva con dei cordini ma più spesso con una banda di tessuto dotata di fibbia.



Il cappotto
Per l'inverno il regolamento stabiliva l'utilizzo anche di un cappotto appositamente realizzato per gli ufficiali e risalente al 1851:

"113.Un "cappotto a mantello" di tessuto blu scuro, chiudibile a mezzo di quattro alamari e cordini di seta nera sul petto..."

Sulla schiena (al fondo del cappotto) due spaccature potevano essere aperte o chiuse tramite bottoni nascosti per modificare l'ampiezza, il colletto poteva essere tenuto rigido o farlo ricadere, le maniche dovevano essere larghe e senza polsini. L'indumento andava foderato con tessuti di lana e si allungava fin sotto al ginocchio. Tutti i profili, i bordi delle tasche, dei polsi, del colletto e delle spaccature sul retro erano decorati da una striscia di seta nera. A discrezione del proprietario era consentito l'uso di una mantella dello stesso tessuto e colore del cappotto e lunga sino al polso. Dato che spalline e controspalline non potevano essere indossate sul cappotto, la striscia di seta nera sui polsi avrebbe indicato il grado dell'ufficiale:

"Per indicare il grado su ogni manica, vicino al bordo inferiore, un nodo di seta nera non superiore ad un ottavo di pollice di larghezza, disposto secondo il disegno e composto come segue:
114.Per un Generale- cinque trecce, doppio nodo.
115.Per un Colonnello- cinque trecce, nodo singolo.
116.Per un Tenenete-Colonnello- quattro trecce, nodo singolo.
117.Per un Maggiore- tre trecce, nodo singolo.
118.Per un Capitano- due trecce, nodo singolo.
119.Per un Tenenete- una treccia, nodo singolo
120.Per un Sottotenente- una manica semplice, senza nodi o ornamenti."

Essendo il cappotto per i soldati semplici di colore azzurro cielo, un ufficiale in campagna sarebbe stato molto appariscente tra i ranghi della propria unità. Per questo motivo con l'Ordine Generale N. 102 del 25 novembre 1861 si venne incontro agli ufficiali di linea. L'ordine infatti autorizzava gli ufficiali di fanteria, cavalleria e artiglieria ad indossare quando erano in servizio sul campo il cappotto di un soldato semplice montato. Dato però che così non era facile identificare un ufficiale, nel novembre del 1864 venne stabilito di applicare un piccolo cerchietto del colore dell'arma contornato da un ricamo in oro su ogni manica e contenente i soliti simboli dei rispettivi gradi. Nell'Ordine Generale N. 286 del 22 novembre 1864 venne infine ribadito che un ufficiale poteva utilizzare un cappotto dello stesso colore e stile di quello di un soldato del suo stesso comando (eliminando così il vincolo che fosse di un soldato montato). Un generale o ufficiale di staff quindi doveva indossare il cappotto regolamentare, gli altri ufficiali di linea erano autorizzati a usare quelli da soldato. Le fotografie dell'epoca sembrano confermare questa divisione, è infatti facile vedere un ufficiale di grado elevato con un cappotto blu scuro e alamari mentre per quelli di compagnia vi sono immagini che li ritraggono con anonimi cappotti azzurri, senza alcun distintivo. Non è da escludere che ufficiali di staff preferirono anch'essi usare ad ogni modo i cappotti dei soldati semplici, sopratutto se vicini alla prima linea. Sono poi presenti diverse immagini che ritraggono ufficiali con cappotti di tutt'altro stile e non regolamentari.

La fusciacca
Altro elemento caratteristico dell'uniforme di un ufficiale era la fusciacca. Questa fascia portata in vita, sotto al cinturone, era di diversi colori in base al grado e all'arma d'appartenenza. Come per le altre parti dell'uniforme, anche l'aspetto e le modalità d'utilizzo della fusciacca erano ben prescritte dal regolamento:

"60.Per gli Ufficiali Generali- color cuoio, di seta e con le estremità a frangia; da avvolgere due volte attorno alla vita, e annodare dietro all'anca sinistra, la parte pendente non deve estendersi per più di diciotto pollici al di sotto del nodo.
61. Per gli ufficiali dei Dipartimenti dell'Aiutante Generale, Ispettore Generale, Quartiermastro e Sussistenza, del Corpo del Geniom Ingegneri Topografici, Ordinanza, Artiglieria, Fanteria e Cavalleria- di seta cremisi; per gli Ufficiali del Dipartimento Medico- di seta color verde medio o smeraldo, con frange alle estremità; da avvolgere e annodare come per un Ufficiale Generale.
63.La fusciacca sarà indossata (sopra la giacca) in tutte le occasioni di servizio di ogni descrizione, eccetto durante servizio in stalla o di fatica.
64.La fusciacca sarà indossata dall' "Ufficiale di Giornata" attorno al corpo, dalla spalla destra verso il fianco sinistro, invece che attorno alla vita, annodandola dietro all'anca sinistra come prescritto."

E' molto improbabile che gli ufficiali di linea abbiano continuato a portare la fascia rossa in campagna molto a lungo. Nelle fotografie dell'epoca molti ufficiali non indossano nemmeno l'uniforme regolamentare e la fusciacca non era certo un elemento così comodo e anonimo da avere in battaglia. E proprio a causa del grande numero di ufficiali che rifiutavano di indossarla come prescritto, l'Ordine Generale N. 286 del 22 novembre 1864 sancì definitivamente che sul campo non era richiesto il suo utilizzo.

Le calzature
Il regolamento era molto generico per quanto riguarda le calzature:

"53.Per tutti gli Ufficiali- stivali bassi o Jefferson"

Non è chiaro cosa si intendesse, probabilmente per stivali bassi (in inglese "ankle boot") quegli stivali in cuoio nero di media altezza, preferibili per un ufficiale a cavallo mentre per Jefferson degli stivaletti bassi, sempre in cuoio nero e senza lacci più bassi del ginocchio e da indossare sotto ai pantaloni. Jefferson era anche un altro modo per definire un tipo di scarpa noto anche come brogan. Osservando le foto dell'epoca e gli originali risulta che gli ufficiali indossavano ogni tipo di calzatura, dalle scarpe con lacci agli stivali alti da cavallo per finire con delle specie di ghette in cuoio nero che simulavano l'aspetto di uno stivale. Chiaramente i modelli non regolamentari abbondavano ma sembrerebbe che le calzature fossero sempre in cuoio nero eccetto rari casi.

Altri elementi dell'uniforme
Il regolamento non escludeva poi certo altri elementi secondari dell'uniforme di un ufficiale. La cravatta ad esempio se indossata doveva essere nera e il suo nodo non visibile; i guanti dovevano essere di color cuoio per i generali e gli ufficiali di staff mentre erano bianchi per quelli di artiglieria, fanteria e cavalleria; gli speroni per gli ufficiali a cavallo dovevano essere di metallo dorato.
Agli ufficiali era poi permesso indossare, a patto che non fosse visibile quando erano in servizio, un panciotto di color cuoio, bianco o blu dotato di piccoli bottoni della rispettiva arma, ufficio o dipartimento di appartenenza (quindi come quelli della giacca). Gli originali sopravvissuti sino ad oggi e le foto dell'epoca ci permettono di classificarli in due categorie: quelli civili con colletti ripiegati e più scollati, varie disposizioni di bottoni e tessuti, e quelli militari abbottonati fino al collo, con un colletto rigido. Ognuno era dotato di un numero imprecisato di taschini, a seconda delle decisioni del proprietario.

Il cinturone e la fibbia
Oltre all'uniforme il regolamento disciplinava anche l'equipaggiamento che un ufficiale doveva e poteva indossare durante il servizio. Uno degli elementi è il cinturone della spada:

"65. Per tutti gli Ufficiali- una cintura in vita larga non meno di un pollice e mezzo e non più di due pollici; da indossare sopra alla fusciacca; la spada deve pendere da essa tramite cinturini realizzati con lo stesso materiale della cintura, con un gancio attaccato alla cintura su cui la spada può essere appesa.
66.Per gli Ufficiali Generali- cuoio Russo, con tre strisce di ricami in oro; i cinturini ricamati su entrambi i lati.
67.Per tutti gli altri Ufficiali- pelle nera, semplice."

I generali quindi avevano un cinturone realizzato con del cuoio nero ma su cui spiccavano le tre strisce ricamate in oro che correvano orizzontalmente e parallelamente per tutta la lunghezza della cintura. Anche i due cinturini che pendevano da esso e che si attaccavano al fodero della spada erano decorati allo stesso modo. Tutti gli altri utilizzavano cinturoni neri semplici ma ve ne erano di diversi stili non regolamentari ed alcuni riportano alcune decorazioni incise sul cuoio. Tutti facevano riferimento al modello introdotto nel 1851. Era poi possibile applicare un'ulteriore fascia di cuoio da far passare su una spalla in modo da alleggerire il peso della spada, questa pratica sembra fosse molto diffusa. Inoltre occasionalmente alcuni ufficiali di staff e aiutanti indossavano anche una bandoliera con una piccola giberna a tracolla sulla spalla sinistra, solitamente quando era richiesto di presentarsi in alta uniforme.
A completare il cinturone della spada vi era poi una fibbia:

"Per tutti gli Ufficiali e Soldati- dorata, rettangolare, larga due pollici, con un bordo lucido sollevato; una ghirlanda di foglie d'alloro argentate attorno allo "Stemma degli Stati Uniti"; aquila, scudo, cartiglio, contorno delle nuvole e raggi splendenti. Il motto, "E PLURIBUS UNUM", in lettere argentate, sopra al cartiglio; anche le stelle argentate; seguendo il modello."

Siccome gli ufficiali acquistavano le fibbie da fornitori militari con contratti governativi, ne esistevano di diversi modelli che variavano però solo leggermente da quanto prescritto. Infatti alcune non avevano i raggi visibili o più spesso non avevano gli elementi in rilievo, come il motto o le stelle, di color argento ma ma in oro come il resto della fibbia.

La spada
La spada era uno degli elementi distintivi dell'uniforme di un ufficiale, a seconda dell'arma di appartenenza e delle funzioni di un ufficiale doveva essere di un modello differente:

"70.Per gli Ufficiali Generali- spada dritta, elsa dorata, impugnatura argentata e fodero in ottone o acciaio.
71.Per gli Ufficiali dei Dipartimenti dell'Aiutante Generale, Ispettore Generale, Quartiermastro e Sussistenza, Corpo del Genio, Ingengeri Topografici, Ordinanza, Aiutanti di Campo, Ufficiali Superiori di Artiglieria, Fanteria e Artiglieria Leggera- la spada secondo il modello adottato dal Dipartimento della Guerra il 9 aprile 1850; oppure quello descritto nel G.O. No. 21 del 28 agosto 1860.
72.Per i Dipartimenti Medici e Paghe- spada piccola e fodero, secondo il modello depositato nell'ufficio del Chirurgo Generale.
73.Per gli Ufficiali di Cavalleria- sciabola e fodero attualmente in uso, secondo il modello depositato nel Dipartimento d'Ordinanza."

Esistevano quindi dei modelli precisi che variavano nella curvatura della lama, nelle sue decorazioni e nel tipo di guardia. I generali e gli ufficiali di staff nonché alcuni ufficiali superiori usavano la massiccia "Staff and Field Officers' Sword Model 1850" a dispetto della più recente "Staff and Field Officer's Sword Model 1860". Entrambe avevano decorazioni simili sull'elsa, sulla guardia e sulla lama della spada. Gli ufficiali di fanteria utilizzavano la "Foot Officers' Sword model 1850", simile a quella di staff ma più austera. Quelli di cavalleria la "Cavalry Officer's Saber Model 1840" ma soprattutto la più recente "Officer's Light Cavalry Saber Model 1860", due modelli di sciabola molto simili a quelli dei soldati semplici ma più decorati. Mentre molti ufficiali di artiglieria preferivano la sciabola di cavalleria esisteva ugualmente un modello riservato alla loro arma: la "Light Artillery Officer's Saber Model 1840". Anche i medici disponevano di un proprio modello, il "Medical Staff Sword Model 1840", decorato tra le altre cose anche con le lettere MS in corsivo. Il regolamento prevedeva poi che le spade fossero ulteriormente decorate con l'utilizzo di strisce dorate di tessuto da annodare all'elsa, terminanti a ghianda per i generali e a frange per tutti gli altri ufficiali.
Vi erano numerose varianti delle spade regolamentari, alcune prodotte anche all'estero. Esistevo poi altre spade non regolamentari ampiamente utilizzate nei reparti di milizia e di diverse forme e misure, ma i modelli prescritti dal regolamento sembra che fossero quelli più diffusi e apprezzati dagli ufficiali. Infine, i generali ricevevano spesso speciali spade in dono da città o persone di rilievo della società, ma che venivano usate solo in occasioni formali e raramente sul campo.

La pistola
A differenza della spada la pistola è uno degli elementi più controversi della dotazione di un ufficiale. Vi sono infatti storici con pareri diametralmente opposti sul loro utilizzo da parte degli ufficiali federali. Va innanzi tutto precisato che la pistola con relativa fondina non veniva quasi mai portata quando l'ufficiale era in servizio di guarnigione, in parata o in libertà. E' infatti difficile trovare foto dell'epoca di ufficiali in alta uniforme, uniforme da fatica, in campo, in parata o in altre circostanze con anche la propria pistola. Sicuramente non era un peso indifferente da portare sul cinturone che già doveva sorreggere la spada, il dovere di un ufficiale inoltre non era quello di combattere ma guidare le truppe. Per questi motivi vi è chi sostiene che persino durante uno scontro una buona percentuale di ufficiali non portasse con se la pistola. Secondo altri, anche se quasi mai utilizzata se non per estrema necessità di difesa, veniva portata ugualmente sul campo di battaglia anche se magari durante le marce di una campagna si cercasse un altro modo per trasportala (magari lasciandola nel limitato bagaglio che il reggimento era autorizzato a portare). E' logico pensare che un ufficiale di fanteria agisse in questo modo mentre magari uno di cavalleria più esposto al rischio di entrare in contatto diretto con un nemico fosse più propenso ad assicurarsi un adeguato strumento di difesa. Ad ogni modo quando usata la pistola era portata nella fondina sul proprio fianco destro. Nella maggior parte dei revolver dell'epoca il cane doveva essere armato manualmente ad ogni colpo e il caricamento del tamburo richiedeva tempo. Ne esistevano decine di modelli diversi ma tra quelli regolamentari più diffusi vi erano il Colt Army Revolver M1860 calibro .44, Colt Navy Revolver M1851 calibro .36, Remington Army Revolver M1861 calibro .44 e Remington Navy Revolver calibro .36 con rispettivi "New Model" del 1863. Vi erano poi armi non regolamentari ma apprezzate dagli ufficiali come la Smith & Wesson Revolver Model No. 2 calibro .32 o la Colt M1862 Police Revolver calibro .36.

Altri accessori dell'equipaggiamento
Un accessorio molto utile per gli ufficiali era il tascapane. Dato che sempre più spesso durante la guerra il bagaglio di un'armata venne ridotto ai minimi termini e limitato a razioni e munizioni, pure gli ufficiali dovettero adattarsi alle nuove condizioni. Il tascapane era il miglior modo per trasportare alcune razioni, effetti personali e strumenti necessari alla quotidiana attività di comando. Ne esistevano di diversi modelli e tendenzialmente erano più grandi rispetto a quelli dei soldati, in alcuni casi erano più simili a borse. Alcuni erano in semplice tessuto, altri di tessuto gommato o catramato, di pelle nera e con diverse tasche in modo da poter mantenere separati ad esempio un manuale e delle matite da altri utensili. I modelli più belli realizzati in cuoio nero erano decorati e portati a tracolla con cinturini di cuoio regolabili tramite fibbie.
Alcuni ufficiali portavano con se in campagna anche uno zaino, solitamente quelli di compagnia con i gradi più bassi, degli stessi modelli e stili in uso presso i soldati semplici. Anche per quanto concerne le borracce non vi sono differenze da quelle dei soldati semplici, anche se è logico pensare che un ufficiale potesse permettersi l'acquisto di borracce più particolari con filtri o di importazione, sopratutto se di rango superiore.
Essenziale e caratteristico per molti ufficiali era l'uso il cannocchiale che, riposto all'interno di un apposito contenitore, veniva trasportato a tracolla tramite un cinturino. Anche questo era un elemento acquistato privatamente a spese dell'ufficiale e ne esistono quindi di diversi modelli e fabbricazioni.

Fonti
Official Records of the War of the Rebellion
Regulations for the army of the United States, 1861
Revised regulations for the Army of the United States, 1861: with a full index 1862
Revised United States Army regulations of 1861: with an appendix containing the changes and laws affecting Army regulations and Articles of War to June 25, 1863
August V. Kautz - Customs of Service for Officers of the Army. Derived from Law and Regulations and Practised in the United States Army