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Le ragioni della sconfitta della Confederazione
Testo a cura di Stefano
Di Matteo

Pubblicato il 15/12/2010

In un articolo pubblicato su Historynet.com, dieci storici, studiosi della Civil War, forniscono le loro opinioni sul come e perché la causa confederata, in ultima analisi, terminò con una sconfitta:

"L'arte della guerra è abbastanza semplice. Trovate dove sia il vostro nemico. Attaccatelo il più presto possibile. Colpitelo più duramente che potete e più spesso che potete e mantenetevi in movimento".

Scritta così, l'arte di vincere le guerre suona abbastanza semplice. E forse era semplice nella mente di colui che in modo così conciso ha descritto la complessa arte della guerra: il generale Ulysses S. Grant. Dopo aver assunto il comando di tutti gli eserciti dell'Unione nel marzo 1864, Grant ha sconfitto la Confederazione in circa un anno.
Ma la guerra civile americana, come ogni guerra, non è stata semplice. Il Nord e il Sud si impegnarono duramente l'uno contro l'altro per quattro lunghi anni. Più di mezzo milione di persone sono state uccise. Le famiglie sono state lacerate, le città distrutte. E alla fine, il Sud ha perso.
Dalla fine della guerra civile, gli americani hanno sempre discusso sulle ragioni del crollo della Confederazione. Diverse opinioni sono apparse in centinaia di libri, ma le numerose opinioni non sono mai state adeguatamente riassunte e riunite in un unico testo. Così abbiamo deciso di chiedere a dieci famosi storici della ACW: "Perché il Sud ha perso la guerra civile?". Di seguito, sono riportate le loro risposte.

Interviste a cura di Carl Zebrowski
WILLIAM C. DAVIS
Editore della rivista "Civil War Times Illustrated" e autore di circa trenta libri sulla ACW, tra cui "A Government of Our Own: The Making of the Confederacy".
Perché il Sud ha perso? Quando viene posta la domanda in questo modo, sembra di presupporre che il Sud abbia perso la guerra da solo e che in realtà avrebbe potuto vincere. Una risposta è che il Nord ha vinto. Il Sud ha perso perché il Nord l'ha surclassato in quasi ogni aspetto, militarmente parlando.
Nonostante il concetto di lunga data che il Sud avesse tutti i generali migliori, in realtà aveva solo un buon comandante dell'esercito, il gen. Lee. Gli altri erano di seconda scelta, nella migliore delle ipotesi. Il Nord, d'altra parte, ha avuto la fortuna di portare avanti e coltivare generali come Grant, William T. Sherman, Philip Sheridan, George H. Thomas, ed altri.
Il Sud è stato surclassato sotto il profilo industriale. Non c'è mai stata probabilmente qualche possibilità di vincere la guerra senza il riconoscimento europeo della Confederazione e senza gli aiuti militari. E possiamo ora vedere in retrospettiva quello che alcuni, come Jefferson Davis, avevano visto allora, e cioè che non c'era mai stata una reale speranza di un intervento dell' Europa. Non c'era mai stato un interesse dell'Inghilterra o della Francia di farsi coinvolgere in una guerra in Nord America che avrebbe inevitabilmente provocato loro dei grandi danni, soprattutto al commercio marittimo dell'Inghilterra.
Industrialmente, il Sud non poteva tenere il passo della produzione e della manodopera del Nord. Verso la fine della guerra, il Sud aveva tante armi, ma semplicemente non aveva abbastanza uomini per utilizzare dette armi.
Non sono d'accordo con le teorie che dicono che il Sud è stato sconfitto perché aveva perso la sua voglia di vincere. Se ti imbatti in qualcosa di più forte perdi sempre, non importa quanta forza di volontà tu possiedi.
Non possiamo dare la colpa ai meridionali perchè durante la guerra pensavano che avrebbero potuto vincerla quando adesso si può vedere in retrospettiva che probabilmente non c'è mai stato un momento in cui essi avrebbero avuto tale possibilità. Le cose più importanti che i Sudisti non potevano vedere erano la determinazione di Abraham Lincoln di vincere, e l'incredibile determinazione di continuare la guerra da parte del popolo del Nord che ha premuto su Lincoln e sullo stesso conflitto, nonostante i primi due anni di molte ed inesorabili sconfitte subite dal Nord medesimo. L'unico modo con il quale il Sud avrebbe potuto vincere sarebbe stato se Lincoln avesse deciso di perdere. Fintanto che Lincoln era determinato a proseguire la guerra e fino a quando il Nord era dietro di lui, inevitabilmente la superiorità di uomini e di risorse avrebbero avuto la meglio.
Il miracolo è che il Sud sia riuscito a durare così a lungo come ha fatto. Questo è un testamento incredibile che dimostra il coraggio e lo spirito di sacrificio della gente del Sud-sia dei soldati che dei civili che li hanno sostenuti- con nient'altro che la distruzione che si espandeva intorno a loro.
Il Sud ha perso la guerra perché il Nord e Abraham Lincoln erano determinati a vincere.

ROBERT KRICK
Storico e autore di diversi libri sulla ACW.
Il Sud ha perso perché aveva delle risorse inferiori sotto l'aspetto del personale militare e delle attrezzature. Questa è una risposta all'antica. Molte persone saranno in disaccordo con quanto sopra detto. Ma il rapporto di 21milioni di abitanti rispetto a 7 milioni è decisivo in qualsiasi modo lo si guardi.
Il problema di base è stato rappresentato dai numeri. Fornisci ad Abraham Lincoln sette milioni di uomini e fornisci a Jefferson Davis e Robert E. Lee 21 milioni, e vedrai che il riconoscimento europeo della Confederazione non diventa un problema, la proclamazione di emancipazione e il suo effetto a catena non contano nulla.

BRIAN POHANKA
Consulente per il settimanale "Civil War Journal" on the Arts and Entertainment network, consulente storico per il film Gettysburg, scrittore e ricercatore per il "Time-Life Books'"The Civil War series, e uno dei fondatori dell' Association for the Preservation of Civil War Sites.
Il Sud non ha certamente perso per la mancanza di idealismo, o di dedizione alla sua causa o per convinzioni personali, o di coraggio e abilità sul campo di battaglia. In queste virtù il soldato confederato era insuperabile, ed è mia convinzione che non c'era un esercito migliore nella storia d'America dell'Armata della Virginia Settentrionale.
Ma naturalmente i fattori che hanno contato per la sconfitta del Sud sono quelle cose che si sono sempre sentite e con una grande quantità di valide ragioni: la base industriale del Nord, e le sue risorse umane, il fatto che il riconoscimento degli Stati esteri è stata negato alla Confederazione. Nel tempo queste cose avrebbero contato sul campo di battaglia, certamente a livello più ampio. Il Nord è stato in grado di portare l'industria e la sua manodopera ad un livello tale che, alla fine, attraverso il puro vantaggio numerico e dei materiali, esso ha guadagnato e mantenuto il sopravvento.
In questo modo, si entra nel senso veramente tragico della Lost Cause, perché quegli uomini sapevano che la loro causa era persa, sapevano che non c'era davvero nessun modo con il quale avrebbero potuto vincere, eppure hanno combattuto con coraggio ed enorme dedizione. E questo è, credo, una delle ragioni per cui la guerra civile è stato un momento così toccante e anche straziante. Anche se non siete d'accordo con la Confederazione o con la giustezza della sua causa, non c'è comunque un modo con il quale si può mettere in discussione l'idealismo, il coraggio, la dedizione, la devozione dei suoi soldati, che hanno creduto per ciò che stavano combattendo e per quello che ritenevano giusto. Anche in quei momenti, ufficiali dell'Unione quali Joshua Chamberlain, il quale ha fatto tutto quello che poteva per sconfiggere la Confederazione, non poteva fare a meno di ammirare la dedizione di quei soldati.

NOAH ANDRE TRUDEAU
Autore di "Out of the Storm: The End of the Civil War (April-June 1865)".
Uno dei motivi principali per cui il Sud ha perduto (e questo può sembrare insolito, perché va contro il sentire comune) è che il Sud non aveva il senso morale che il Nord possedeva in questo conflitto. Robert Kirby nel suo libro "Florida's Edward Kirby Smith and the Trans-Mississippi" suggerisce che il morale del Sud cominciò a disintegrarsi nel Trans-Mississippi nel 1862.
Il Nord aveva un messaggio molto semplice che lo accumunava, e il messaggio era che l'Unione, l'idea di Unione, era importante, e probabilmente dopo il 1863 si potrebbe aggiungere la crociata contro la schiavitù.
Poni la domanda: "Qual è stato il motivo della lotta per il Sud?: Era il modo di vita meridionale che stavano cercando di proteggere" e vedrete che i meridionali in Arkansas davano una risposta di contenuti molto diversi da quelli dei meridionali in Georgia o in Virginia. Come la guerra continuava, il dialogo si faceva sempre più confuso. Il governatore di Stato, come Joe Brown in Georgia, individuava le esigenze della Georgia come fondamentali, così da trattenere le risorse che servivano alla Confederazione solo per proteggere l'infrastruttura di base dello stato della Georgia rispetto alle esigenze della Confederazione medesima. Al Nord esisteva certamente il dialogo e il dibattito sugli obiettivi della guerra, ma il concetto di Unione non è mai stato realmente parte di tale discussione. Preservare l'Unione è stata sempre la costante durante la guerra civile.
Quindi, una ragione fondamentale perchè il Sud ha perso è che col passare del tempo, e la guerra diventava gravosa, i Sudisti cominciarono a perdere la fede nella causa perché in realtà essa non arrivava direttamente a loro.

JAMES M. MCPHERSON
Professore di storia alla Princeton University e autore di numerosi libri sulla Civil War, vincitore del Pulitzer Prize per il libro "Battle Cry of Freedom".
Gli storici hanno offerto diverse spiegazioni per la sconfitta della Confederazione nella Guerra Civile.
In primo luogo, il Nord aveva una superiorità numerica e di risorse, ma detta superiorità non ha portato alla vittoria dell'Impero britannico nella guerra contro le colonie americane che stavano combattendo per la loro indipendenza nel 1776, essa non ha portato la vittoria degli Stati Uniti nella guerra contro il Vietnam del Nord nel 1960 e '70. Anche se la superiorità del Nord per numero e risorse è stata una condizione necessaria per la vittoria dell'Unione, essa non è una spiegazione sufficiente per questa vittoria. Né le divisioni interne alla confederazione sono spiegazioni sufficienti per la sua sconfitta, perché il Nord ha sofferto di profonde divisioni interne tra coloro che sostenevano una guerra per l'abolizione della schiavitù e coloro che erano contrari, tra repubblicani e democratici, tra unionisti e Copperheads. E, infatti, il Nord probabilmente soffriva di maggiore disunione interna rispetto alla Confederazione.
La superiore leadership è una possibile spiegazione per la vittoria dell'Unione. Abraham Lincoln era probabilmente un "War President" migliore di Jefferson Davis e certamente egli ha offerto una spiegazione migliore al suo popolo dei motivi per i quali si stava combattendo, rispetto a quella che Davis era in grado di offrire. Entro la seconda metà della guerra, la leadership militare del Nord aveva sviluppato una strategia coerente per ottenere la vittoria che ha comportato la distruzione degli eserciti confederati, ed è andata a distruggere le risorse che servivano alla Confederazione per fare la guerra, compresa la risorsa della schiavitù che rappresentava la forza lavoro del Mezzogiorno. Nel momento in cui Grant è diventato generale in capo e con l'ausilio dei suoi subordinati Sherman e Sheridan, il Nord ha messo in atto una strategia che alla fine ha completamente distrutto la capacità della Confederazione di portare avanti la guerra. Tale combinazione di condotta strategica, sia a livello politico con Lincoln che a livello militare con Grant, Sherman e Sheridan, è quella che, alla fine, spiega la vittoria del Nord.

GARY GALLAGHER
Professore di storia alla Pennsylvania State University e autore, coautore o editore di numerosi libri sulla ACW
La causa principale del fallimento della Confederazione è stato il fatto che gli eserciti del Sud non hanno ottenuto abbastanza vittorie sul campo soprattutto di seguito, tali da sostenere il morale confederato dietro le linee e tali da deprimere il morale dell'Unione dietro le linee. Alla fine c'è stato un declino della volontà di resistere da parte della gente del sud, ma che era legato direttamente alla performance degli eserciti confederati sul campo di battaglia; più di una volta sembrava di essere sul punto di mettere insieme abbastanza successi da rendere la gente del Nord non disposta a pagare il prezzo necessario per soggiogare la Confederazione.
La ragione principale per cui i Confederati non hanno ottenuto più successi sul campo di battaglia è che hanno avuto un solo comandante dell'esercito davvero di talento, e che, naturalmente, era Robert E. Lee. Non c'è mai stato un comandante in Occidente che era completamente in grado di comandare un esercito, e io includo Joseph E. Johnston e Albert Sidney Johnston e Braxton Bragg ed altri. La successione quasi ininterrotta di fallimenti in Occidente ha depresso il morale confederato. I successi in Oriente di Lee sono stati in grado di compensare i fallimenti in Occidente per buona parte della guerra, ma alla fine c'erano troppo cattive notizie che venivano dai campi di battaglia. E dette cattive notizie si sono sommate ai progressi delle truppe dell'Unione nel Sud, la distruzione delle infrastrutture confederate, i problemi dell'economia che hanno comportato disagi su tante persone; tutti questi aspetti si sono riuniti per portare la sconfitta confederata.

RICHARD MCMURRY
Storico ed autore di "Two Great Rebel Armies", che analizza la sconfitta della Confederazione.
Se dovessi dire il perchè della sconfitta del Sud con una sola frase, avrei dovuto rispondere che è stato a causa di pessimi comandanti militari: Albert Sidney Johnston, PGT Beauregard, Braxton Bragg, John C. Pemberton, Joseph E. Johnston e John Bell Hood (e se si desidera andare più giù nella struttura di comando, Leonidas Polk, William J. Hardee, e Joseph Wheeler).
Generali come Polk e Hardee hanno cercato deliberatamente di minare il loro comandante generale Braxton Bragg. Wheeler è stato un generale subordinato che in almeno due occasioni, nell'autunno del 1863 e l'autunno del 1864, è andato fuori dalle righe, quando avrebbe dovuto obbedire agli ordini dati dal suo comandante dell'esercito. Beauregard e Joe Johnston sono stati due generali che erano riluttanti a collaborare con il loro governo. Hood e Bragg sono stati due generali che in fondo erano incompetenti come comandanti dell'esercito. E Albert Sidney Johnston era un generale che ha subito una sorta di crisi di fiducia dopo Fort Donelson.
Permettetemi di sottolineare che i generali sopra indicati sono stati in Occidente. Qualsiasi spiegazione che non tiene conto del teatro dell'Occidente è irrilevante per la tua domanda. La guerra fu persa dai confederati in Occidente e vinta dai Federali in Occidente. Io non vedo come si potrebbe mettere in dubbio tutto ciò. Nel teatro cruciale della guerra, la Confederazione non ha avuto un comandante generale competente.

MARK GRIMSLEY
Professore di storia presso la Ohio State University e autore del libro "Hard Hand of War".
Ci sono due domande interessanti. Una è: Perché il Sud non riuscì a guadagnare o mantenere la propria indipendenza? L'altra è: Perché il Sud non solo ha perso nel suo tentativo di ottenere l'indipendenza, ma ha perso anche nel suo tentativo di influenzare le possibili condizioni per la riunificazione?
La risposta alla seconda domanda sembra comportare una combinazione di due aspetti. In primo luogo, la cultura politica del Sud ha reso difficile quanto sopra per le tante persone (comprese quelle in posizioni di leadership nella Confederazione) che volevano una soluzione negoziata in quanto essi non sono stati in grado di far sentire la loro volontà. Jefferson Davis ha insistito solo per avere una pace a condizione di ottenere l'indipendenza. In un vero e proprio dibattito tra due partiti, Davis avrebbe potuto essere spinto a fare un compromesso, o il Congresso avrebbe potuto fare qualcosa. L'altra parte della risposta è che, mentre i comandanti Confederati -Beauregard, Lee, Joe Johnston-stavano cercando di ottimizzare la loro posizione militare in modo da influenzare ogni tipo di negoziati di pace e dare al Nord un incentivo per consentire al Sud di rientrare nell'Unione su condizioni paritarie, gli errori militari nel tardo inverno e all'inizio della primavera del 1865 hanno affondato la posizione militare confederata in Virginia e nelle Caroline. Questo crollo ha minato ogni possibilità affinchè il governo confederato potesse eventualmente perseguire una soluzione negoziata.

HERMAN HATTAWAY
Professore di storia all' University of Missouri, e coautore di " Why the South Lost the Civil War".
I miei collaboratori ed io, nel nostro libro "Why the South Lost the Civil War", poniamo la teoria che il Sud ha perso la guerra civile perché non aveva a sufficienza molta voglia di vincere. La sconfitta è stata, in ultima analisi, la causa di una perdita di volontà collettiva. Ma in altre discussioni con vari gruppi di lavoro ho imparato, e sono stato indotto ad ammettere che, se il popolo del Sud avesse avuto un sufficiente grado di volontà di vincere la guerra, avrebbe dovuto essere un popolo diverso da quello che era. E così, in questo senso, la vittoria per il Sud è stata alla fine una cosa impossibile.
Ora, certamente il corso della guerra, gli eventi militari, avevano molto a che fare con la perdita di volontà. I meridionali speravano di ottenere spettacolari vittorie sul suolo del Nord, ma non le ottennero. Speravano che essi sarebbero stati in grado di esaurire la volontà di combattere del popolo del Nord, e non l'ottennero. E io non so se tutte le persone del sud avessero una grande speranza che Abraham Lincoln non sarebbe stato rieletto, ma certamente i leader più importanti del Sud l'avevano, e questa era la loro grande speranza e grande strategia verso la fine della guerra.
Per quanto riguarda i punti di svolta di carattere militare, certamente non credo che Gettysburg e Vicksburg abbiano dettato l'inevitabile risultato della guerra. Nel libro "Why the South Lost" scriviamo che c'era davvero ancora una speranza per il Sud fino a marzo del 1865, ma in realtà credo che l'esito della guerra divenne inevitabile nel novembre 1864 con la rielezione di Lincoln, e attraverso la determinazione assoluta di condurre la guerra tramite l'utilizzo di US Grant da parte di Lincoln. Grant era certamente l'uomo che ha fornito la necessaria leadership di cui il Nord aveva bisogno.

EDWIN C. BEARSS
Presidente del National Park Service e autore di diversi libri sulla guerra civile.
Il Sud ha perso la guerra civile a causa di una serie di fattori. In primo luogo, era intrinsecamente debole nei diversi elementi essenziali che servivano ad ottenere una vittoria militare rispetto al nord. Il Nord aveva una popolazione di oltre ventidue milioni di persone rispetto al Sud con nove milioni e mezzo, di cui tre milioni e mezzo erano schiavi. Mentre gli schiavi potevano essere usati per sostenere lo sforzo bellico attraverso il lavoro nelle piantagioni e nelle industrie e come addetti ai servizi dell'esercito, essi non sono stati utilizzati come una forza di combattimento in guerra a qualsiasi misura.
Quindi, se il Sud poteva vincere, doveva vincere tramite una guerra breve, colpendo rapidamente-in linguaggio moderno- con una strategia offensiva di guerra lampo. Ma i Confederati avevano stabilito i loro obiettivi militari, quali la lotta in difesa della loro patria. Nel 1861, quando l'entusiasmo era già alto nel Sud, esso non aveva i mezzi per dare seguito alle sue prime vittorie, come First Manassas in Oriente e Wilson's Creek e Lexington in Occidente.
Malgrado l'incapacità del Sud di capitalizzare i suoi successi nel 1861, esso è andato vicino ad invertire la marea che gli correva contro a partire da febbraio 1862. Nel periodo compreso tra la quarta settimana del mese di giugno del 1862 e gli ultimi giorni di settembre e i primi giorni di ottobre, il Sud ha fatto invertire la tendenza, andando in avanti su un ampio fronte della Tidewater della Virginia al territorio delle pianure indiane. E all'estero, gli inglesi si apprestavano ad offrirsi di mediare il conflitto e a riconoscere la Confederazione che il Nord non accettava. Ma con l'inizio ad Antietam e la fine a Perryville, con tutti questi rovesci, l'acqua alta a favore dei Confederati era passata.
Nel 1864, con l'approssimarsi delle elezioni presidenziali nel Nord, i Confederati ebbero un'altra opportunità di vincere la guerra. Se gli eserciti confederati in Virginia, Georgia, e sulla costa del Golfo avessero resistito e con successo al Nord e alla guerra di logoramento inaugurata dal generale Grant (con le sue perdite particolarmente elevate in Virginia), c'era una buona probabilità, come riconosciuto dallo stesso Presidente Lincoln in estate, che la sua amministrazione venisse sconfitta in novembre. Ma il successo dell'ammiraglio David G. Farragut a Mobile Bay, la cattura di Atlanta nel mese di settembre ad opera del generale Sherman, e il favoloso successo segnato dal generale Sheridan, a scapito del generale Jubal A. Early a Cedar Creek, in Virginia il 19 ottobre, hanno mandato in frantumi questa speranza, e Lincoln è stato rieletto trionfalmente. Con la rielezione di Lincoln, la strada per sconfiggere il Sud si è fatta più corta.

Commento di Carl Zebrowski
editore associato della rivista "Civil War Times Illustrated":
A giudicare da queste risposte, mi sembra chiaro che il Sud avrebbe potuto vincere la guerra. . . . . . se. Se avesse avuto uomini migliori e più attrezzati, guidati da generali più capaci e un presidente saggio. Se avesse posseduto uno scopo più unitario e fosse stato più aggressivo. Se avesse avuto di fronte un avversario diverso.
L'ultima condizione non deve essere sottovalutata. Verso la fine della guerra, Lincoln e il suo potente esercito sono stati particolarmente abili a condurre il conflitto, secondo la semplice strategia di Grant. Come lo storico William C. Davis ha brevemente scritto, "the North won it."

Considerazioni finali
Stefano Di Matteo
Come abbiamo visto, le opinioni degli storici sopra indicati sono abbastanza variegate, segno questo che negli Usa continuano ad esserci- e secondo me ci saranno sempre- opinioni contrastanti sul perché la Confederazione ha perso, come esistono opinioni contrastanti anche nei confronti di altri temi scottanti della ACW.
Alcuni storici appaiono come dei nostalgici della “Lost Cause” quando affermano che la causa della Confederazione era già persa in partenza. Altri si soffermano sui numeri e sulla potenza industriale dell’Unione, fattori superiori a quelli posseduti dalla Confederazione; altri evidenziano le carenze del presidente Davis. Gli storici cd. revisionisti imputano la sconfitta del Sud alla mancanza di volontà collettiva di combattere da parte del popolo meridionale e alle profonde divisioni esistenti tra gli Stati Sudisti. Tesi che appare troppo oltranzista che forse al limite può essere riferita allo stato d'animo dei civili Sudisti nell'ultimo periodo di guerra. Per quanti riguarda i giudizi espressi dai predetti storici sulla leadership di Davis in confronto alla leadership esercitata da Lincoln, bisogna, a mio avviso, tener presente, per un sereno confronto tra i due presidenti, gli aspetti che seguono: Lincoln, nonostante gli attacchi e le critiche mosse dai radicali da una parte e i moderati dall’altra, poté godere del sostegno del partito Repubblicano che, volente o nolente, si dovette stringere nei momenti critici intorno al presidente e sostenerlo nelle sue scelte effettuate; Davis invece quando la guerra si mise male per il Sud, venne attaccato dai suoi avversari politici e non poté avere nel Congresso CSA, una maggioranza stabile che lo sostenesse, considerato che nella Confederazione non si formarono partiti organizzati, ma operarono gruppi di potere legati ad interessi locali. Davis dovette affrontare in troppo poco tempo problemi immani che potrebbero essere condensati in due soli: far nascere una nuova nazione e condurre una guerra civile.
Le motivazioni, a mio avviso, condivisibili sono quelle poste dagli storici Richard McMurry, Gary W. Gallagher e James M.McPherson e riguardano l’aspetto militare della guerra: si pone il fatto che l’unico generale Conf. d’Armata davvero di talento è stato il gen. Lee; viene sfatato il luogo comune che i generali Conf., ad eccezione di Lee, fossero i migliori ; si evidenziano i disastri militari compiuti dai Confederati in Occidente dove operarono pessimi Comandanti; il fatto che fino alla presa di Atlanta e la rielezione alla presidenza di Lincoln, le sorti della guerra rimasero incerte. E infine la tesi di McPherson, a mio avviso la migliore opzione in merito, il quale ha evidenziato che la strategia militare posta in essere dall’Unione, con il binomio Lincoln- Grant, ha portato l’Unione alla vittoria.
Infatti, ci si è chiesti come mai dopo i trionfi e le vittorie riportate dalla Confederazione nei primi due anni di guerra, alla fine il Nord riuscì a prevalere.
Per una migliore comprensione dei fatti, bisogna tener presente la costante mobilitazione delle capacità del Nord a livello industriale e tecnologico, infinitamente superiore a quelle del Sud. Al contrario, si è assistita ad una costante erosione delle capacità economiche del meridione, oltre alla carenza alimentare di cui soffrì la Confederazione nell'ultimo periodo di guerra.
Le conseguenze della superiorità economica e industriale del Nord si cominciarono a sentire dopo i primi due anni di guerra. Ci volle del tempo per mettere in moto quella gigantesca macchina industriale che mise in atto il Nord, ai fini bellici, fatta di appalti e di commesse militari. La superiorità del Nord si sentì sia a livello di equipaggiamento e di vestiario dei soldati (anche se in questo sito si è ampiamente dimostrato che il soldato Confederato non era malmesso come una certa tradizione storiografica e cinematografica lo ha voluto raffigurare) nonchè per la superiorità della rete ferroviaria Nordista che costituiva un elemento fondamentale e importante per la conduzione di una guerra moderna. Invece, le reti ferroviarie Sudiste, nel corso della guerra, andarono mano a mano a deteriorarsi, e presto finirono fuori uso a causa anche delle devastazioni fatte dall'esercito del Nord.
Altro fattore che ha influito è stato il grande afflusso di uomini nell'esercito dell'Unione, sui quali il Nord potè fare affidamento in modo costante, comprensivo di un grande numero di uomini proveniente dai vari flussi migratori, oltre all'apporto di truppe di colore. La Confederazione non potè contare su questo flusso migratorio e nè dell'apporto dei neri, per i quali il Sud decise l'arruolamento quando la causa della Confederazione era già persa. Detto questo, va precisato che gli uomini e i mezzi, al fine di ottenere risultati, i primi devono essere ben guidati, i secondi devono essere usati in modo efficace. D'altronde, non sono gli equipaggiamenti, e nemmeno i treni che combattono le guerre, bensì gli uomini; ma gli uomini poco o tanti che siano, sono bravi in battaglia se sono ben guidati dai comandanti militari, che, a loro volta, devono avere un rapporto fiduciario con i loro leader politici. Quanto ho appena detto è quello che è avvenuto nel Nord e che gli ha permesso di vincere la guerra. E a questo proposito dice bene lo storico McPherson quando cita l'esempio della superiorità dei Britannici durante la guerra d'Indipendenza che però non si è dimostrata sufficiente per vincere la guerra contro le Colonie Americane. L'Unione ha avuto uomini e mezzi guidati da grandi comandanti come Grant e un politico come Lincoln. Il Nord, dopo alterne vicende, riuscì a trovare generali capaci. Come ha evidenziato McPherson, la leadership Nordista composta da un Presidente come Lincoln e da generali come Grant e Sherman ottenne ottimi risultati e la conduzione strategica della guerra da parte del Nord risultò migliore rispetto a quella del Sud. La classe politica Nordista-salvo eccezioni-risultò più compatta rispetto a quella del Sud.
Forse ha ragione lo storico William C. Davis quando scrive che il motivo per cui il Nord vinse la guerra è perchè -detto in modo semplice-alla fine, il Nord riuscì a sconfiggere il Sud. Grant e Lincoln trovarono un perfetto accordo sulla strategia bellica da mettere in atto, oltre a raggiungere uno straordinario livello di reciproca simpatia tra loro. Questa sinergia tra comandanti militari e potere politico, il Nord non l'ha trovata subito, per questo la guerra è durata così a lungo.
Concludo dicendo che il dibattito sull’argomento credo che sia ancora aperto e le diverse interpretazioni degli storici americani dimostrano l'esistenza negli USA di una forte passione sul significato che ha assunto, e assume ancor oggi, la guerra civile. L’importante è che si sgombri la strada dalle credenze popolari che sono dure a morire e dai luoghi comuni. Anzi, in occasione del prossimo 150° anniversario dell'inizio della guerra civile, io mi auguro che detto anniversario sia un'occasione per gli Americani di ristudiare il loro passato e se mai, specialmente per gli storici e i commentatori, sia una spinta ulteriore ad approfondire le questioni poste allora dalla guerra, senza mostrare risentimento per alcuno. Altrimenti, si perderebbe una magnifica opportunità e le rievocazioni programmate non acquisterebbero quel significato che invece dovrebbero rappresentare per tutti. Tutto questo naturalmente in uno spirito dialettico e nel rispetto del contraddittorio che però non diano motivo di ripresa di scontri a livello politico che non farebbero certo bene alla nazione americana.