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•La battaglia di Westport
Testo di
Claudio Auditore
Pubblicato il 26/10/2013

Questo articolo fa parte di una serie realizzata per coprire l'intero raid di Price in Missouri. Si consiglia pertanto di consultarlo assieme alle altre pagine dedicate alla campagna nella sezione "Le battaglie" del sito web.

La battaglia di Westport
La lentezza dell’Armata, stava dando ai federali tutto il tempo di organizzarsi e fare affluire rinforzi. Dietro a Price si trovavano i cavalleggeri di Pleasonton e un corpo di fanteria formato dalla divisione Smith e dalla divisione Mower, in tutto quasi 14000 uomini. Rosencrans intendeva intrappolare Price tra Pleasonton e il generale Samuel Curtis che lo attendeva a Kansas City, in Kansas, con 15000 uomini regolari e miliziani per poi schiacciarlo con la fanteria di Smith. Nel piano c’era una falla, i tre gruppi non comunicavano tra loro e addirittura Curtis non era a conoscenza dei piani, ma non era finita, i suoi miliziani volevano ammutinarsi perché non intendevano superare il confine ed entrare in Missouri, conseguenza solo 2000 uomini sotto il generale Blunt attraversarono il confine in direzione Lexington: non potevano bastare a fermare i confederati. Il 19 ottobre Price si mosse da Waverly verso Lexington, alla periferia Shelby incontrò gli scout di Blunt e li ricacciò prima nelle strade e poi fuori città. Con i federali di Blunt davanti e la cavalleria di Pleasonton dietro, Price forzò la marcia, il giorno venti, furono percorsi 32 Km, il 21 si spinse fino alla cittadina di Independence, parecchie miglia a est. Un corso d’acqua chiamato Little Blue fu scelto da Blunt come linea difensiva, la divisione Marmaduke che era all’avanguardia quel giorno attaccò i federali del Kansas e del Colorado, ma questi ben coperti da un muro di pietra e dotati i fucili a ripetizione resistettero bene, Price scagliò loro addosso la divisione Shelby e questa volta i federali furono sloggiati dalle loro postazioni arretrando dall’altra parte di Independence. L’armata del Missouri era stanca e affamata, le munizioni stavano velocemente scemando, i cavalli erano magri ed esausti e la strada che li avrebbe condotti salvi alle loro linee in Arkansas era ancora lunga. La successiva linea di difesa dei federali fu posta da Curtis sul Big Blue River, essendo in Kansas ora poteva contare sui miliziani, comunicò finalmente con Rosencrans, il cui piano consisteva nell’usare Curtis per fermare l’avanzata del nemico e deviarlo a Sud dove il corpo Smith, che si trovava a Lone Jake, raggiunto dalla divisione di Pleasonton sarebbe caduto sui malcapitati confederati. Pleasonton che non riteneva Curtis capace di fermare Price a Big Blue, se ne fregò degli ordini e continuò a tallonare Price. Il 21 ottobre Price lasciò Independence, e ordinò alla divisione Shelby l’attacco, la brigata Jackman avrebbe effettuato una finta in direzione Kansas City, mentre la brigata di ferro avrebbe attaccato Big Blue. Gli esploratori di Shelby rapportarono che il guado di Byram’s Ford era bloccato da una serie di tronchi e dietro di essi un grande numero di nemici, Price cavalcò al fronte, prese una parte della brigata di ferro e attaccò personalmente. Gli unionisti fecero poca resistenza e furono ricacciati indietro. Tolti gli ostacoli dai genieri, la divisione Shelby attraversò il fiume e ingaggiò un combattimento con parecchi reggimenti della milizia del Kansas, catturando numerosi prigionieri, il resto dei federali si rifugiò a Westport, il comandante dei federali al guado era il famigerato colonnello Jennison, un guerrigliero nordista. Guardata dalla divisione Shelby, ora tutta l’Armata attraversava il Big Blue. I guerriglieri di Todd (ex compagnia Quantrill) uccisero numerosi prigionieri, Price li cacciò dall’Armata, erano evidenti gli ambigui rapporti che il generale Sterling Price teneva con i guerriglieri, una punizione leggera per l’uccisione d’inermi prigionieri. Se davanti alla colonna i confederati stavano ottenendo ottimi successi, in retroguardia le cose andavano diversamente, Pleasonton guadò il Little Blue, su un ponte messo su frettolosamente e si abbatté come un maglio sulla povera brigata Cabell, che era stata messa in fondo alla colonna in considerazione delle perdite subite e del gran numero di malati. 400 prigionieri e due cannoni furono il bottino del cavalleggero unionista che occupò Independence, la divisione Marmaduke aveva tentato di fermare il nemico senza successo. Quella notte al quartier-generale, Price ricevette da Shelby un messaggio urgente che indicava di ritirare l’Armata in direzione sud, arrivarono altre informazioni sulla presenza di Curtis e Pleasonton, le maglie si stavano stringendo. Per evitare di essere intrappolato abbandonò l’idea di catturare Kansas City e la mattina s’incammino in direzione sud, fu una saggia decisione. La mattina del 23 ottobre era chiara e fredda, per coprire il suo lungo traino il generale Price, inviò la divisione Shelby (brigate Thompson e Jackman), insieme a due brigate della divisione Fagan (brigate Dobbin e Slemons) ad attaccare il nemico a Westport. Ad affrontarlo gli uomini guidati da Blunt, fu uno scontro molto cruento, secondo alcuni la battaglia più dura dell’intera campagna. Confederati e Federali caricarono più volte subendo grandi perdite, ma ancora una volta Shelby ricacciò il nemico occupando le ex posizioni nordiste. Qui riformò i ranghi e attese le munizioni che necessitavano per la divisione, se l’ala sinistra aveva ottenuto il successo, l’ala destra stava andando incontro al disastro. Il generale Marmaduke con la sua divisione subì l’urto di Pleasonton che condusse un attacco furioso contro le sue linee, questa volta i suoi uomini sembrarono comportarsi bene, respinsero carica dopo carica i cavalleggeri nemici, ma l’assottigliarsi delle scorte di munizioni e le perdite subite scoraggiarono le reclute che gettati i fucili, fuggirono nella prateria in ogni direzione, fu una disfatta totale e i cavalleggeri in blu inseguirono i fuggitivi catturando numerosi prigionieri. Per il momento la divisione Marmaduke non esisteva più. Il vittorioso generale Pleasonton, aveva inviato, prima dell’attacco, la brigata del generale McNeil a compiere un movimento sul fianco nemico verso Little Santa Fè, proprio dove stava dirigendosi la lunga coda di carri guardata dalla povera brigata di Cabell e dalla brigata non armata di Tyler.

Sterling Price nel punto dal quale stava guardando la battaglia, inviò un messaggio a Shelby e a Fagan ordinando loro di sganciarsi e andare al salvataggio, nel frattempo accompagnato dallo staff e dalla scorta, galoppò ad organizzare la difesa. Al suo arrivo trovò una grande confusione tra carri, uomini e animali, fece togliere tutti dalla strada e schierò la sua scorta, la brigata Cabell e la brigata Tyler (che durante la marcia aveva raggiunto il numero di 5000 reclute) in linea di battaglia. McNeill scambiò queste truppe per l’Armata principale di Price e non ingaggiò altro che delle scaramucce, la brigata Cabell appiccò il fuoco alla prateria e avanzò: McNeill si ritirò, la battaglia per i carri era vinta. Il lungo traino passò sano e salvo seguito dalle brigate Cabell, Tyler e un po’ dietro la malconcia divisione di Marmaduke, il cui collasso a Big Blue, espose il fianco e le spalle di Shelby e Fagan a un eventuale attacco di Pleasonton. Adesso anche davanti le cose non promettevano bene, perché Blunt era stato rinforzato da migliaia di miliziani, le brigate di Fagan, sulla destra di Shelby, vacillarono ed il generale inviò in loro aiuto la brigata Jackman che respinse le ondate federali, quindi insieme alle due brigate dell’Arkansas e si diresse verso Little Santa Fè dove stava l’Armata di Price. Ora solo la brigata di ferro era rimasta in campo e tutto l’esercito federale stava convergendo su di essa. Anche per Shelby, i federali erano troppi e cominciò lentamente a retrocedere, improvvisamente alle sue spalle arrivò la divisione di Pleasonton, Shelby era in trappola, in un attimo scelse l’unica soluzione possibile eccetto la resa: attaccare! la battaglia Westport si avviava alla conclusione. I veterani del Missouri caricarono con urla selvagge la brigata Sanborn, vi passarono attraverso, ma una seconda linea era già pronta, a completare le cose per l’audace generale, i sei cannoni di Pleasonton aprirono il fuoco prendendolo sul fianco, le colonne di fanteria di Blunt ormai erano arrivate, nessun reparto militare poteva sfuggire alla morsa. Shelby per nulla intenzionato ad arrendersi ordinò ognuno per se e appena possibile riunirsi a Price, in un attimo i cavalleggeri missouriani si sparpagliarono e fuggirono via. Quando più tardi il nemico rinunciò all’inseguimento, Shelby e Thompson stavano già radunano gli uomini a Little Santa Fè, quella sera, una delle migliori brigate del Settore del Trans-Mississippi, era già in linea! Considerando anche gli uomini del Corpo di Smith, che non presero parte allo scontro, la battaglia di Westport è considerata la più grande combattuta a ovest del Mississippi, con circa 45000 soldati coinvolti. Pleasonton ordinò di giustiziare tutti i prigionieri ribelli con la giubba federale (e anche qualcuno con giubba grigia finì in mezzo!). Nella nottata, il corpo di Smith non potendo più raggiungere il nemico, fu inviato da Rosencrans a Independence.
Price vinse strategicamente perché scatenò l’attacco a Westport per difendere la colonna di carri, e i carri furono salvati, da notare che l’Armata contro un nemico grande più del doppio, riuscì a sfuggire alla trappola tesa da Rosencrans, ma tatticamente fu sconfitto e costretto ad una rapida ritirata, perse un migliaio di uomini e il morale della sua armata era arrivato al punto più basso. Da parte unionista, Il generale Rosencrans non condusse in maniera impeccabile il suo esercito, alcune unità rimasero isolate e alcune commisero degli errori fondamentali, come per esempio la brigata McNeil, della divisione Pleasonton, che s’impaurì alla vista della brigata Tyler, ma ciononostante sfiorò una grande vittoria.

Fonti
Official Records of the War of the Rebellion
Albert Castle - General Sterling Price and the Civil war in the west
Robert L. Kerby - Kirby Smith Confederacy, the Trans-Mississippi South, 1863-1865