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storia del 6th Pennsylvania Cavalry
•I lancieri di Rush: storia del 6th Pennsylvania Cavalry
Testo di Matteo Fontana
Pubblicato il 07/04/2013
Introduzione
Una delle unità della guerra civile americana che più attira
l'attenzione degli appassionati e il 6th Pennsylvania Cavalry. Sulla
carta un semplice reggimento di cavalleria proveniente dalla
Pennsylvania, la sua partecipazione al conflitto è notevole ma
simile a quella di molte altre unità, nemmeno l'uniforme possiede
qualcosa di esotico tanto che era praticamente indistinguibile da un
qualunque altro reggimento federale di cavalleria. Ciò che più
incuriosisce è l'arma con cui vennero equipaggiati i soldati di
questo reggimento. Una lancia di quasi tre metri di lunghezza, una
rarità per gli eserciti della guerra civile americana tanto che la
sua particolarità suscita ancora oggi interesse. Il reggimento fu
uno delle pochissime unità ad essere dotata di una simile arma e
sopratutto a portarla sul campo di battaglia. Nonostante nella
primavera del 1863 la lancia venne definitivamente abbandonata, i
Rush's Lancers (i "Lancieri di Rush", dal nome del primo colonnello)
furono e rimangono tutt'ora una delle più curiose unità della
guerra. Quella che segue è una breve storia dell'unità, che fu ampiamente impegnata con l'Armata del Potomac nelle
operazioni contro Richmond.
La compagnia I del 6th Pennsylvania
Cavalry in Virginia. Le successive immagini presenti in questa
pagina sono ingrandimenti di questa foto.
MOLLUS Massachusetts Civil War Photographs Collection
Nascita dei lancieri di Rush
Richard Henry Rush era un diplomato di West Point della classe del
1846, aveva combattuto nella guerra contro il Messico e vantava
lunghi anni di servizio come ufficiale nell'artiglieria
dell'esercito regolare per poi dimettersi. Con lo scoppio della
guerra civile tentò di ottenere il grado di brigadier-generale, ma
l'unica cosa che ricevette il 27 luglio 1861 fu l'autorizzazione da
parte del governo federale ad organizzare un reggimento di
cavalleria con ferma di tre anni. Rush diveniva così colonnello del
6th Pennsylvania Cavalry. L'ufficiale iniziò subito a raccogliere le
reclute nella grande città di Philadelphia, di fatto gran parte del
reggimento venne composto dai cittadini della città eccetto che per
la compagnia G, i cui uomini venne arruolati nella contea di Berks e
che inizialmente dovevano costituire una compagnia indipendente. A
partire da agosto sino ad ottobre dello stesso anno, gradualmente tutte le compagnie vennero
accettate in servizio presso l'esercito federale.
Originariamente l'unità venne organizzata con l'idea di
equipaggiarla con pistole e sciabole, come un qualsiasi reggimento
di cavalleria. Anche il nome con cui il reggimento era conosciuto in
fase di formazione era totalmente differente da quello che poi gli
venne affibbiato in seguito: "Philadelphia Light Cavalry". A
modificare il futuro dell'unità e a determinare la sua particolarità
intervenne un vecchio compagno di classe di West Point di Rush, il
famoso generale George B. McClellan. McClellan aveva visitato gli
eserciti europei negli anni precedenti la guerra civile, in
particolare aveva osservato le cavallerie del vecchio mondo tanto da
aver ideato e introdotto in america un nuovo tipo di sella tutt'ora
in uso. Il generale, ora comandante dell'Armata del Potomac e entro
la fine dell'anno generale in capo delle forze unioniste, telegrafò
direttamente a Rush suggerendogli di equipaggiare il 6th
Pennsylvania come un reggimento di lancieri. Onorato del
suggerimento del vecchio amico, Rush accetto con piacere di
trasformare il suo reggimento. Come successivamente indicò in un
rapporto datato 27 febbraio 1863, le prime armi ricevute furono
delle pistole Colt e delle scadenti sciabole da cavalleria leggera.
Non esistendo alcuna unità di lancieri regolari nessun arsenale
federale aveva in giacenza armi adeguate, pertanto si dovette
ricorrere allo studio di quelle utilizzate in Europa e a detta di
Rush furono di grande aiuto il Conte di Chartres, Conte di Parigi e
il maggior Von Hammerftein dello staff di McClellan. Rush fornì
tutte le informazioni all'Ufficio d'Ordinanza che tramite contratti
produsse una lancia molto simile a quella utilizzata dagli
austriaci: "è lunga circa 9 piedi [quasi tre metri] con una punta a
tre lame di 11 pollici [28 cm], l'asta è di abete Norvegese, di un
pollice e un quarto [circa 3cm] di diametro con un contrappeso in
fondo; il tutto pesa quattro libbre e tredici once [quasi 2kg]".
Come per ogni lancia che si rispetti era infine adornata da un
pennacchio in tessuto rosso. Le prime lance vennero consegnate
all'unità il 30 novembre 1861.
Le varie compagnie vennero radunate a Philadelphia presso Campo
Meigs, dove avrebbero iniziato l'addestramento. Qui il 30 ottobre il
reggimento ricevette la sua prima bandiera e alcuni guidoni donati
dalle donne di Germantown ma il 4 dicembre dopo una parata per le
vie della grande città unionista lo stesso governatore Andrew G.
Curtin consegnò la bandiera reggimentale al 6th Pennsylvania. Pochi
giorni dopo il reggimento, forte di circa 900 uomini, venne inviato
a Washington D.C. dove passò l'inverno ad addestrarsi presso Camp
Barclay.
I lancieri in campo
Il 6th Pennsylvania era pronto per partecipare alla nuova campagna
contro Richmond del 1862. Entro il 13 aprile il reggimento era stato
fatto sbarcare sulla Penisola a sud di Richmond e a marzo venne
inserito nella brigata del generale William H. Emory composta dal
5th e il 6th U.S. Cavalry. Quando il V Corpo avanzò verso Hanover
Court House i lancieri furono coinvolti in scaramucce con i
picchetti confederati nell'area e il 27 maggio in un più ampio
scontro in seguito al quale l'unità catturò alcuni sudisti e bruciò
il ponte sul fiume Pamunkey. Il 18 giugno il reggimento venne
diviso, due squadroni (compagnie B, G, C E H) vennero inviati alla
divisione del generale George A. McCall che li utilizzò per
pattugliare le strade che da Mechanicsville portavano al
Chickahominy. Altri due squadroni (compagnie A, D, I e K) vennero
inviati nelle retrovie a coprire le spalle e l'ala destra
dell'armata di McClellan. Da qui, in seguito all'attacco del
confederato "Stonewall" Jackson che isolò una parte delle forze
federali, scortarono i carri del treno d'armata fino a Yorktown per
poi ritirarsi alla fortezza Monroe in attesa del resto delle
compagnie.
Gli squadroni inviati a McCall videro invece più azione. Il 25
giugno i lancieri furono coinvolti in scaramucce nei pressi di Fair
Oaks mentre videro solo marginalmente l'azione a Beaver Dam Creek il
giorno seguente. Alla battaglia di Gaines's Mill del 27 giugno i
lancieri vennero schierati in supporto di una batteria d'artiglieria
ma sebbene fossero pronti a caricare il nemico il loro intervento
non si rivelò necessario. A partire dal 28 giugno le singole
compagnie vennero inviate a diversi generali con i quali
parteciparono in operazioni di retroguardia, scaramucce e scontri
con i confederati a White Oak Swamp e Malvern Hill. Entro il 10
luglio il reggimento era di nuovo riunito presso Harrison's Landing
e a settembre si trovava a Washington D.C. in seguito
all'evacuazione della Penisola da parte delle forze federali.
L'8 settembre i lancieri di Rush riprendevano le operazioni con le
forze di McClellan, nella divisione di cavalleria del generale
Alfred Pleasonton. Il 13 nei pressi di Frederick, in Maryland, una
compagnia si scontrò con della cavalleria confederata che, caricata
con le lance e le pistole, fu costretta a ritirarsi. Il giorno
seguente il reggimento finì sotto il fuoco nemico a South Mountain
ma non venne coinvolto nello scontro e non perse alcun uomo. Il 17
settembre sul campo di battaglia di Antietam il reggimento combatté
nei pressi del ponte assaltato dagli uomini del generale Ambrose
Burnside, subendo però poche perdite. All'inizio di ottobre parte
del reggimento fu impiegato per contrastare un raid della cavalleria
confederata sotto il generale JEB Stuart. Le compagnie del 6th
Pennsylvania non furono coinvolte in alcuna azione ma nella notte
dell'11 ottobre il capitano Chas. E. Cadwalader e la sua compagnia
finirono in mezzo alle truppe sudiste. Grazie all'oscurità e alla
recitazione del capitano riuscirono ad evitare i confederati e si
nascosero permettendo il passaggio dei confederati. Nella seconda
metà del mese alcuni ufficiali e sottoufficiali vennero invece
inviati a Philadelphia per arruolare altre due compagnie (L e M) in
conformità con le nuove direttive del Dipartimento della Guerra che
portavano da 10 a 12 le compagnie di un reggimento di cavalleria. Da
Frederick, Maryland, dove il reggimento era accampato buona parte
delle compagnie vennero inviate alla recentemente riorganizzata
Armata del Potomac, in dettaglio il 2 novembre furono inviate le
compagnie E, F, e K seguite il 29 dalle A, D, C, H e I. Gli uomini
di Rush vennero assegnati nell'imminente campagna di Burnside lungo
il Rappahannock alla Left Grand Division di William B. Franklin. Qui
servirono presso il quartier-generale di Franklin e come polizia
militare, anche durante la battaglia di Fredericksburg dove il
reggimento non subì alcuna perdita. Solo il 18 dicembre presso la
cittadina di Occoquan due compagnie sotto il diretto comando del
colonnello Rush furono coinvolte in una scaramuccia assieme
all'inesperto 17th Pennsylvania Cavalry contro alcuni confederati
che caricati dai lancieri fuggirono. La campagna invernale si
concluse con la "Marcia nel fango" dove gli uomini di Rush non
videro alcun tipo di azione. Entro gennaio 1863 il 6th Pennsylvania
Cavalry si accampava per l'inverno a White Oak Church.
Il primo marzo 1863 il reggimento venne trasferito a Belle Plain
dove allestì un altro campo in attesa di riprendere le operazioni.
Qui il 6 aprile vennero ispezionati dal presidente Abraham Lincoln
che apprezzò il livello di addestramento e disciplina dell'unità. Ma
il momento di lasciare il piacevole campo invernale era ormai
giunto, il 12 aprile venne ricevuto l'ordine di prepararsi a
muovere. Unitosi al corpo di cavalleria del generale George Stoneman,
il reggimento dovette però salutare il proprio comandante. Il
colonnello Rush il 27 aprile comunicò ai suoi uomini in un discorso
prima di lasciarli per Washington che un malore cronico risalente ai
tempi della guerra in Messico gli impediva di servire sul campo
nell'imminente campagna. Rush non farà più ritorno al suo
reggimento, il comando nel frattempo passò al maggiore Robert Morris.
Il giorno seguente i lancieri si misero in movimento con il resto
del corpo in un raid che li portò ad attraversare il fiume Rapidan
per giungere sino a Louisa Court House dove venne danneggiata la
linea telegrafica, la Virginia Central Railroad e saccheggiata
l'intera area circostante. Mentre l'Armata del Potomac veniva
sconfitta a Chancellorsville, il corpo di Stoneman soddisfatto dei
risultati ottenuti ripiegò e il 7 maggio il 6th Pennsylvania
attraversava il Rappahannock fermandosi presso Rappahannock Station,
sulla Orange & Alexandria Railroad. Nei giorni successivi l'unità si
spostò nei pressi di Morrisville e poi a Dumfries, venendo impiegata
per piccole operazioni di controguerriglia e pattugliamento. Dopo
nemmeno un mese che il reggimento aveva perso il suo storico
colonnello, gli uomini si trovavano a perdere un'altra parte
fondamentale dell'unità. Entro la fine di maggio le lance che tanto
avevano caratterizzato il 6th Pennsylvania vennero definitivamente
rimpiazzate da moderne carabine. Le lance erano inadatte al terreno
boscoso dove spesso la cavalleria dell'Armata del Potomac si trovava
ad operare e durante le pattuglie, i picchetti e le scaramucce con
cavalleria e irregolari confederati troppo spesso queste armi
limitavano l'utilità del reggimento. Ma la guerra continuava e
sebbene fino all'8 giugno gli uomini vennero stazionati presso
Catlett's Station quel giorno giunse notizia che la cavalleria
sudista si stesse concentrando a sud del Rappahannock. All'alba del
9 giugno 1863 gli uomini vennero svegliati silenziosamente e diretti
verso il Rappahannock. L'intero corpo di cavalleria di Alfred
Pleasonton sorprese quello dello storico rivale confederato JEB
Stuart. Il 6th Pennsylvania partecipò all'assalto
e durante una carica venne praticamente circondato, solo
l'intervento del 6th U.S. Cavalry permise all'unità di aprirsi un
varco e continuare lo scontro. Il reggimento perse più di 140 uomini
nella battaglia di Brandy Station, il maggiore Morris che aveva
sostituito Rush alla testa del reggimento venne fatto prigioniero.
Il 10 giugno la cavalleria federale fece ritorno ai propri campi
nell'area di Catlett's Station, il maggiore Starr del 6th U.S.
Cavalry guidava il reggimento che era stato di Rush.
Ma i confederati erano di nuovo sull'offensiva come nel settembre
del 1862 e il 6th Pennsylvania assieme al resto della cavalleria
venne messo in movimento. Il 14 giugno Thoroughfare Gap era in mano
federale e il 17 l'unità venne inviata ad Aldie dove dopo una
scaramuccia con i sudisti venne acquisito il controllo dei passi di
montagna. Il 21 prese parte ad altri scontri a Middleburg e il 22 ad
Upperville. Infine il 6 giugno venne ordinato al reggimento di
ricongiungersi da Aldie al resto dell'armata federale a nord del
Potomac. Nella notte del 2 luglio arrivò sul campo di battaglia di
Gettysburg dove però il giorno seguente venne schierato sull'estrema
sinistra dell'armata, a Round Top. Qui il 3 luglio gli uomini
vennero fatti smontare e iniziarono una schermaglia con la fanteria
confederata. Nel pomeriggio i sudisti in risposta tentarono di
assaltare la posizione e il 6th Pennsylvania si trovò sotto un
tremendo fuoco d'artiglieria seguito da un attacco della fanteria.
Ma il supporto di alcune batterie d'artiglieria e altre unità
permise al reggimento di resistere fino a quando i ribelli
desistettero. Con la ritirata dell'armata di Lee la cavalleria si
lanciò all'inseguimento. A Williamsport il 6th Pennsylvania e altri
reggimenti di cavalleria vennero fermati il 6 luglio da alcuni
reggimenti di fanteria sudisti, gli unionisti smontarono e
cominciarono uno scontro in inferiorità numerica rischiando di
essere pesantemente sconfitti. Il sopraggiungere della notte permise
l'interruzione dello scontro e vide la cavalleria nordista
ritirarsi. Altre violente scaramucce avvennero a Boonsboro e a
Emmitsburg. Contemporaneamente alla battaglia di Gettysburg e al
successivo inseguimento, un distaccamento di 100 uomini del 6th
Pennsylvania sotto il capitano Treichel venne inviato nelle retrovie
di Lee. A Greencastle i 100 soldati caricarono i confederati
presenti nelle strade della cittadina facendo 84 prigionieri, il 5
luglio assaltarono il treno di carri della divisione Early
distruggendone 130 e catturando 2 cannoni e circa 200 prigionieri.
Ad Hargestown una piccola squadra catturò un ufficiale pagatore con
8000 dollari confederati. Il 7 luglio questo distaccamento che ormai
contava solo più 60 uomini si riunì al resto del reggimento a
Boonsboro. Passando poi da Harpers Ferry, il 6th Pennsylvania entrò
in Virginia e all'inizio di agosto venne di nuovo coinvolto in uno
scontro a Brandy Station e a Culpepper. Il 15 agosto giunse l'ordine
per l'intera brigata (ora comandata dal generale Wesley Merritt e
composta oltre che dagli ex-lancieri dal 1st, 2nd, 5th e 6th U.S.
Cavalry) di lasciare il fronte e recarsi a Washington D.C. con la
ferrovia tramite Alexandria. Il giorno seguente gli uomini erano
nella capitale, la campagna aveva ridotto i membri del reggimento a
solo più 200 uomini comandati dal capitano Lockwood, ora potevano
riposare, riorganizzarsi e ricevere nuove reclute.
I primi giorni di ottobre del 1863 videro il reggimento tornare
all'azione. Dopo alcune pattuglie nei pressi di Centreville gli
uomini si scontrarono con dei picchetti confederati vicino a Bristow
e per tutto il mese si scontrarono con confederati e guerriglieri
nell'area di Manassas. L'8 novembre entrarono di nuovo in azione a
Culpepper insieme al resto della brigata, subendo 50 perdite tra
soldati e ufficiali. Tuttavia il 10 i federali entravano nella
cittadina. Nel frattampo l'Aramata del Potomac comandata da George
G. Meade attraversava il Rapidan iniziando la breve campagna di Mine
Run, durante la quale il 6th Pennsylvania fu utilizzato per
pattugliare il Rappahannock. Il fallimento della campagna determinò
la fine delle principali operazioni in Virginia e il reggimento
venne inviato a svernare nelle vicinanze di Culpepper.
Il 27 febbraio 1864 100 uomini sotto il comando del capitano B.
Lockwood si unirono ad un raid che aveva per obbiettivo la Virginia
Central Railroad. Il 29 si sviluppò un'accesa scaramuccia presso
Charlottesville che vide gli unionisti ritirarsi, i primi di marzo
il distaccamento rientrava nelle linee federali. Nei mesi successivi
le forze federali vennero riorganizzate per l'imminente offensiva
diretta dal generale Ulysses S. Grant e il 4 maggio il 6th
Pennsylvania attraversava nuovamente il Rapidan e giungeva sul campo
della vecchia battaglia di Chancellorsville. Nella battaglia di
Wilderness la cavalleria fu solo marginalmente impegnata e i
lancieri di Rush non videro alcuna azione. Il 7 maggio però vennero
mossi in direzione di Spotsylvania Court House e qui si scontrarono
con la cavalleria sudista. Rimasero ingaggiati per due giorni fino
al sopraggiungere della fanteria del V Corpo, dopodichè partirono
immediatamente per unirsi al raid del generale Sheridan. Con tre
giorni di razioni la cavalleria federale accompagnata anche dal 6th
Pennsylvania attraversò la Telegraph Road tra Fredericksburg e
Richmond, attraversò il North Anna presso Reed's Mills e superò il
fianco destro dell'armata confederata. Il 6th Pennsylvania fu
inviato a Beaver Dam Station per distruggere i binari della Virginia
Central Railroad. Il 10 maggio la marcia riprese, il reggimento
venne inviato a distruggere un ponte a Davenport, l'obbiettivo fu
conseguito con parecchie perdite a causa dell'inseguimento dei
confederati. L'11 maggio il reggimento si trovava alla testa della
colonna che puntava su Richmond ma l'avanzata si scontrò contro
l'intero corpo di cavalleria di JEB Stuart a Yellow Tavern, il quale
oltre a perdere lo scontro perse anche la vita. Il reggimento ebbe
un ruolo da protagonista nei successivi scontri a Meadow's Bridge e
Old Church il 30 maggio, dove caricò il fianco dei sudisti.
L'inseguimento dei ribelli portò l'unità a Cold Harbor dove combatté
strenuamente sino all'arrivo del resto dell'Armata del Potomac. Il 4
giugno Sheridan accompagnato anche dal 6th Pennsylvania iniziò un
altro raid contro Gordonsville. Lo stesso giorno presso Old Church,
il reggimento venne raggiunto da nuove reclute appena giunte da
Philadelphia. L'8 giugno partecipò alla distruzione della
Fredericksburg Railroad tra Chesterfield e Aylette. L'11 la
spedizione diretta a Trevillian Station per danneggiare la Virginia
Central Railroad si scontrò duramente con il nemico, il 6th
Pennsylvania perse numerosi uomini. Il giorno dopo lo scontro
riprese con maggiore ferocia e i federali decisero di ripiegare. Il
3 luglio l'unità giunse nei pressi di Peterburg dove per alcune
settimane rimase a recuperare le energie dopo l'estenuante campagna.
Il 26 luglio il 6th Pennsylvania con l'organico ormai ridotto al
minimo e tre giorni di razioni ripartiva, questa volta in direzione
del fiume James. Il 28 la cavalleria si scontrava nei pressi di
Charles City contro una brigata di fanteria confederata, che una
volta caricata abbandonò il
campo. Il 31 luglio a Lee's Mills il reggimento fu rifornito e
ripartì per una destinazione segreta. A City Point gli uomini del
reggimento vennero imbarcati sui battelli e attraversando Washington
vennero rischierati nella Valle dello Shenandoah. Il 10 agosto
l'unità si trovava a Charlestown dove catturò qualche prigioniero e
dei carri di rifornimento sudisti oltre che a respingere la
cavalleria sudista nei pressi di White Post. Durante le operazioni
di Sherman ad Opequan il giorno successivo, il reggimento venne
assegnato alla retroguardia ma nel pomeriggio fu portato in prima
linea dove fino al 12 agosto fu pesantemente impegnato contro la
fanteria confederata. Il 16 agosto a Front Royal ci fu un'altra
battaglia ma il 6th Pennsylvania e il resto della brigata arrivarono
sul campo a fine scontro. In seguito ad una scaramuccia a
Kearneysville la cavalleria si ritirò ad Halltown per riunirsi al
resto delle truppe federali operanti nella Valle dello Shenandoah.
Oltre a perdere uomini in combattimento l'unità perse ad agosto
anche alcuni soldati la cui ferma era scaduta nelle compagnie G (8
agosto) e B (28 agosto). Nonostante tutto il reggimento partecipò
all'avanzata federale nella Valle che riprese negli ultimi giorni
del mese. L'obbiettivo della cavalleria era la controporte nemica
situata a Leetown. Qui si sviluppò uno scontro che vide i
confederati in ritirata inseguiti dal 6th Pennsylvania e altri
reggimenti fino a Smithfield. Siccome la ferma di molti altri
ufficiali e soldati stava scandendo, il reggimento fece formalmente
richiesta di essere allontanato dal fronte per riorganizzarsi.
Perciò il 9 settembre gli uomini allestivano un campo permanente
nella Pleasant Valley con due obbiettivi: riorganizzare il
reggimento con gli uomini che rinnovarono la ferma e le nuove
reclute e gestire il campo utilizzato come punto di riferimento
dalla cavalleria unionista operante nella Valle dello Shenadoah. Gli
uomini rimasti isolati dalle proprie unità o senza montature
potevano recarsi presso il campo da dove venivano poi inviati ai
rispettivi reggimenti. Qui il 6th Pennsylvania passò anche
l'inverno, venendo fornito con nuove montature, nuovi
equipaggiamenti, uniformi e 100 reclute.
Il 28 febbraio 1865 il riposo venne interrotto e il reggimento
inviato a Mount Jackson per riunirsi al resto della brigata, durante
l'intero tragitto fu impegnato in scaramucce con il nemico. Mentre
la cavalleria otteneva un successo a Fisherville, il 6th
Pennsylvania arriva il 3 marzo a Waynesboro e veniva impegnato
nell'area nel tentativo di danneggiare acquedotti e ponti senza
successo. Il 13 marzo l'unità distrusse i binari della Virginia
Central Railroad tra Tolersville e Frederick's Hall Station, il 14
distruggeva il ponte ferroviario della Richmond & Potomac a
Taylorsville. A fine mese il 6th Pennsylvania si univa all'Armata
del Potomac di fronte a Petersburg. A causa della mancanza di
montature solo un centinaio di uomini poterono continuare la
campagna con il generale Sheridan, diretto oltre il fianco destro
confederato. Il 29 marzo quindi giunsero a Dinwiddie Courthouse, da
qui avrebbero dovuto attaccare la Southside Railroad nei pressi di
Five Forks. Il giorno seguente il reggimento caricò i confederati
assieme al resto della cavalleria costringendo il nemico alla
ritirata. Fu l'ultima battaglia del 6th Pennsylvania, il primo
aprile fu assegnato come scorta al generale Merritt che a lungo
aveva comandato la loro brigata. Da qui parteciparono
all'inseguimento dell'armata di Lee fino ad Appomattox Court House
dove i sudisti si arresero.
Dopo la resa il 6th Pennsylvania venne inviato a Petersburg dove
accompagnò il generale Sheridan in North Carolina per incontrarsi
con Sherman per poi ritornare in Virginia. Attraversò il Potomac e a
Washington prese parte alla parata del 23 maggio 1865. Circondati
dalla folla festosa sfilarono sulla strada che portava il nome del
loro stato nativo, la Pennsylvania Avenue. Ben poco rimaneva dei
pittoreschi lancieri di Rush. Il generale McClellan che aveva avuto
l'idea di armarli con le lance non era più un generale dell'esercito
federale, l'uomo che li aveva arruolati e condotti sul campo fino al
1863, il colonnello Rush, aveva dato le dimissioni nel luglio del
1864, le stesse lance era state abbandonate nella primavera del 1863
e l'organico del reggimento era stato notevolmente ridotto dalle
perdite in battaglia, dalla scadenza della ferma di molti uomini e
dalla carenza di montature. Dopo la parata l'unità attraversò
un'ultima volta il Potomac, venne consolidato con altri reggimenti
sotto organico e questo agglomerato rinominato 2nd Provisional
Cavalry. Infine il 7 agosto 1865 a Louisville, in Kentucky, gli
ultimi lancieri vennero congedati e mandati a casa, restavano però
nella storia come i pochi soldati della guerra civile americana ad
aver portato sul campo di battaglia la lancia anche se solo per poco
più di un anno.
Fonti
Don Troiani, Don Troiani's Civil War Cavalry & Artillery
Madison Wis, The Union Army Vol. 1
S.L. Gracey, Annals of the Sixth Pennsylvania Cavalry
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