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•Tra mito e realtà: le sack coat confederate
Testo di Matteo Fontana
Articolo aggiornato il 23/11/2013

Introduzione
Anni fa venne pubblicato su questo sito un articolo intitolato "Le sack coat confederate: un falso storico". Dopo anni di ricerche si è reso necessario rivedere il contenuto di tale articolo e la revisione ha portato ad una nuova visione dell'intero argomento. Un articolo pubblicato da Frederick R. Adolphus (The Confederate Depot Sack Coat: An Overlooked Garment) ha contribuito fortemente a colmare alcune lacune e ad ampliare questo articolo, portando oltretutto maggiore precisione alle conclusioni dello stesso.

Le leggendarie "sack coat" o giubbe a sacco
Come nella prima versione di questo testo, anche ora ci si domanda se i confederati fecero uso di sack coat militari e quale diffusione ebbero nel corso della guerra. Il problema nasce dal fatto che a lungo nell'uniformologia della guerra civile americana diversi storici, illustratori, artisti, ma anche il cinema stesso e una porzione dei ben noti rievocatori storici abbiano spesso rappresentato il soldato sudista abbigliato con particolari giacche che in inglese vengono definite "military sack coat", o in italiano giubba a sacco. Questo tipo di indumento viene rappresentato solitamente come una giacca piuttosto larga, terminante poco sotto la vita (spesso all'altezza dell'inguine), con un numero di bottoni variabile (dai 4 in su), colletto rigido e spesso del colore dell'arma.
Va notato che nell'esercito dell'Unione la sack coat militare (molto differente da quella appena descritta) era estremamente diffusa e prevista esplicitamente dal Regolamento per l'Esercito come giacca da fatica. Il fatto che venne poi utilizzata anche in servizio attivo è dovuto ad una serie di Ordini Generali, cavilli burocratici e questioni pratiche dimostrabili in numerosi modi, dai documenti ufficiali alle foto dell'epoca, passando per chiare testimonianze e avvalendosi dello studio di numerosi originali conservati sino ad oggi. Per quanto concerne la Confederazione è assai difficile dimostrare, al di là dell'esistenza di qualche raro esemplare, l'utilizzo delle sack coat militari che alcuni propinano. Dimostrare la loro produzione e distribuzione in massa da parte delle autorità sudiste è addirittura impossibile. Tuttavia anche se il loro uso fu molto limitato non possiamo permetterci di negare lo loro esistenza o trascurare lo studio di questo curioso indumento. Forse in questo caso sarebbe più giusto domandarsi quale fosse il vero aspetto delle sack coat sudiste e quale fu la loro reale diffusione.

Le sack coat militari regolamentari
Allo scoppio della guerra il governo confederato istituì una commissione per realizzare le direttive uniformologiche con le quali vestire l'intero esercito sudista. Molto di quanto divenne il regolamento fu letteralmente copiato o ispirato alle direttive federali. La giacca per i soldati confederati doveva consistere in ogni occasione in una tunica, successivamente modificata in un frock coat o redingote, a doppio petto di colore grigio. Sulla carta, proprio come accadeva nell'esercito federale, era poi prevista una giacca da fatica:

"1476.Per la tenuta da fatica, una blusa grigio chiaro a doppio petto, due file di piccoli bottoni, sette in ogni fila, colletto piccolo e ripiegato, può essere distribuita alle truppe."

Questa blusa non era altro che una sack coat che riprendeva lo stile della redingote, più corta e larga in modo da essere più comoda quando era necessario che il soldato svolgesse attività non militari o faticose. Per questi motivi non aveva alcuna decorazione e ogni dettaglio (come il colletto piegato) era volto a garantire il massimo comfort e praticità. Sebbene totalmente diversa dall'immagine comune della sack coat militare, questo potrebbe essere il reale aspetto della sack coat confederata e la sua presenza sui regolamenti potrebbe apparire per alcuni come una prova schiacciante che il governo sudista produsse e distribuì una giubba regolamentare del genere. Purtroppo al momento non sono emerse prove della realizzazione da parte del governo o di privati di una giacca del genere e pertanto la sack coat confederata regolamentare risulta solamente sulla carta.

Ad aver influenzato il mito della giubba a sacco militare della Confederazione può essere stata la giacca prescritta dallo stato del North Carolina per i suoi volontari. Ecco quanto la commissione degli ufficiali del North Carolina stabilì il 23 maggio 1861 con un ordine generale:

"10.Per i soldati semplici- la giacca dell'uniforme di tutti i soldati semplici sarà una giubba a sacco di tessuto grigio (di manifattura del North Carolina) che si estende a metà della coscia, realizzata larga, con un colletto ripiegato, e un taschino interno su entrambi i lati del petto, sei bottoni sul fronte a partire dalla gola; una striscia di tessuto cucita su ogni spalla, a partire dalla base del colletto alla cucitura della spalla, larga un pollice e mezzo alla base del colletto e due pollici alla spalla; questa striscia sarà di tessuto nero per la fanteria, rosso per l'Artiglieria e giallo per la cavalleria."

Sostanzialmente la sack coat del North Carolina era molto simile a quella in uso nell'esercito federale. Era una giacca più corta rispetto al frock coat, più larga e comoda, in base all'arma di appartenenza del soldato era presente una striscia del rispettivo colore su entrambe le spalle che, unitamente al taglio, gli dava un aspetto militare. Per questo tipo di giacca esiste numerosa e varia documentazione che prova la realizzazione, la distribuzione e l'uso al fronte della sack coat militare. Tuttavia va precisato che si trattava di un prodotto dello stato del North Carolina e destinato quindi alle sole truppe di quello stato. Sembrerebbe poi che solo alcuni reggimenti sul fronte orientale e in servizio entrò i confini dello stato stesso ricevettero questo tipo di uniforme. Infine la vita di questo indumento fu assai limitata poiché all'alba del 1862 il North Carolina decise di rimpiazzare le sack coat con un altro tipo di giacca, le shell jacket. Queste erano molto più corte della sack coat e realizzate in tutt'altra maniera.

Le sack coat non regolamentari
Se le sack coat militari regolamentari esistettero solo sulla carta, e quelle del North Carolina furono riservate solo ad alcuni reggimenti di quello stato (perlopiù solo fino al 1862), a quale tipo di giubba a sacco avevano quindi accesso i soldati della Confederazione e chi le produceva? Prevalentemente ad altri due modelli, ma l'unico modo per ottenerli era commissionarli e pagarli privatamente. Ciò significa che le sack coat non erano prodotte in massa e che potevano avere diversi aspetti.
La sack coat più diffusa fu quella di origine civile. Per tutta la durata della guerra la giacca a sacco civile fu presente in quasi ogni campagna, fronte e armata. Quando una compagnia veniva organizzata ma non era in grado di ottenere uniformi militari, quando un soldato non riceveva adeguati rifornimenti o quando preferiva rivolgersi a casa per avere qualche indumento in più, la sack coat civile era il capo più economico e facile da ottenere. I motivi sono semplici, di fatti quando un volontario o un coscritto partiva per il fronte se ne andava con i suoi abiti quotidiani e se non riceveva alcuna uniforme continuava ad usarli. Una famiglia che riceveva la richiesta di un caro al fronte poteva rapidamente aiutarlo inviandogli uno dei suoi indumenti civili o fabbricarne uno senza doversi rivolgere a sarti o altri enti. Osservando le foto dei prigionieri e dei morti confederati si riesce spesso ad individuare qualche soldato con una giacca civile, inoltre le testimonianze dell'epoca rivelano diversi episodi in cui soldati sudisti furono visti abbigliati con in indumenti non militari. Ne esistevano un'infinità di modelli che sovente rispecchiavano lo status sociale di chi la indossava. Solitamente avevano un colletto basso e piegato, raramente erano a doppio petto e i bottoni erano pochi, potevano esserci taschini esterni, i tessuti, i colori e le trame variavano a seconda dei gusti e delle disponibilità dei materiali. Sebbene queste sack coat siano da considerarsi un elemento importante da inserire nell'uniformologia della guerra civile americana, il loro uso va contestualizzato correttamente e non possono sicuramente essere considerate come l'indumento più diffuso tra le truppe del sud, eccetto che in specifici episodi.

Stando poi alle poche fotografie dell'epoca, schizzi, testimonianze e quasi nessun originale, esistevano delle sack coat in stile militare (ovvero la giubba che molti hanno a lungo indicato come l'indumento più diffuso tra i soldati confederati) realizzate privatamente da qualche sarto, da un familiare o qualche circolo di sostegno ai militari. Queste giacche variavano speso nelle caratteristiche, come la presenza di profilature o polsini e colletti del colore dell'arma, taschini, lunghezza e numero di bottoni. La diffusione di questa giacca fu però molto limitata. I motivi della scarsa diffusione di sack coat militari vanno ricercati in un primo momento nella decisione di molti individui di tentare di rispettare il regolamento confederato che prescriveva per i soldati sudisti un frock coat. Per questo motivo è molto più facile ad esempio trovare immagini di soldati vestiti con frock coat a doppio petto, a dispetto di quelli con una sack coat. Altro fattore è la moda e i gusti dei singoli individui. La sack coat era più comoda e pratica ma la redingote aveva un aspetto più militare ed elegante, anche le corte shell jacket offrivano un'alternativa stilisticamente più gradevole e contemporaneamente gli stessi benefici in termini di comodità oltre che un risparmio economico non trascurabile. E proprio il costo del tessuto fu uno dei principali motivi che determinarono la mancata diffusione delle sack coat. Per realizzarle ci voleva sicuramente meno tessuto di un frock, ma la shell jacket ne richiedeva ancora meno e con i prezzi dei tessuti in continua impennata per tutta la durata della guerra, chi non riceveva adeguati rifornimenti di indumenti o non ne riceveva affatto, ripiegava sul miglior compromesso: la shell jacket.

Il motivo che spinse molti privati e in primis il governo centrale oltre che gli stati a evitare di produrre sack coat è di natura economica. Dobbiamo infatti tenere ben presente che sin dai primi giorni Abraham C. Myers, quartiermastro generale della Confederazione, fece fortissime pressioni ed emanò direttive affinché il governo producesse o appaltasse a privati la produzione di giacche corte per risparmiare tessuto e massimizzare gli sforzi produttivi. La stessa politica fu portata avanti dal successore, Alexander R. Lawton, che ancor più pesantemente cercò di imporre una standardizzazione tra i prodotti degli stabilimenti governativi e dei privati che lavoravano per conto della Confederazione, facendo ancora una volta leva sulla necessità di risparmiare materiale e denaro.
Tuttavia esistono quasi una decina di esemplari originali di una strana giacca le cui origini sono misteriose, le loro caratteristiche potrebbero somigliare a quelle di una sack coat. Lo storico Frederick R. Adolphus è giunto alla conclusione che si tratta di una particolare e rara tipologia di sack coat, proveniente probabilmente da più produttori privati che operavano per conto del governo e immessa nell'immenso circuito di distribuzione dell'Ufficio di Quartiermastro. Adolphus definisce queste giacche come sack coat ma in seguito ai suoi studi sugli originali è in grado di indicare alcune importanti e curiose differenze con la tradizionale giubba a sacco militare: la lunghezza del corpo della giubba non supera quasi mai la lunghezza delle maniche (sono quindi più corte delle sack coat militari federali); i bottoni che sono in media quattro sono disposti in modo da terminare all'altezza dell'ombelico e lasciare l'ultimo tratto privo di chiusura (creando spesso una sorta di spacco e l'illusione che la giacca sia più lunga); il colletto è rigido e sollevato in stile militare. Non tutti gli studenti sono d'accordo con Adolphus nel definire queste giubbe delle sack coat, infatti oltre alle caratteristiche già citate anche il modo in cui l'indumento è costruito differisce dalle sack coat militari federali. Queste particolari giacche sono più probabilmente un ibrido, condividono alcuni elementi della sack coat e altri della shell jacket. Ad ogni modo Adolphus ritiene che si tratti di un modello di giubba molto raro ma pur sempre presente tra i ranghi delle truppe confederate, curiosamente una percentuale maggiore degli originali sono riconducibili a soldati in servizio nell'Armata della Virginia Settentrionale o nell'area di Richmond nel 1864 e il 1865.


Conclusioni
Negli studi e opere più recenti la sack coat confederata è stata molto ridimensionata, per assurdo in alcuni casi è persino scomparsa. Come accade per molti elementi dell'uniforme e dell'equipaggiamento sudista la sack coat è stata a lungo oggetto di miti e stereotipi, oggi anche per questa giacca l'affiorare di nuovi documenti e risorse permettono uno studio più accurato. Se con certezza possiamo affermare che il governo confederato non produsse mai direttamente indumenti di questo tipo e che non ci fu una diffusione di massa della giubba a sacco, dobbiamo tenere presente che le sack coat circolarono per tutta la durata della guerra civile. Il vero aspetto e la natura di queste giacche fu molto vario, oltre alle predominanti sack coat civili circolarono giubbe in stile militare prodotte dagli stati della Confederazione o da privati. Eccetto che in specifiche unità e circostanze però, era raro trovare intere compagnie vestite con questa categoria di giacche.

Fonti
Official Records of the War of the Rebellion
Regulations for the Army of the Confederate States, 1861-1862-1863
Frederick R. Adolphus - The Confederate Depot Sack Coat: An Overlooked Garment
Thomas M. Arliskas - Cadet Gray and Butternut Brow. Notes on confederate uniforms
Henry Woodhead - Echoes of Glory Arms and Equipment of the Confederacy
Earl J. Coates, Michael J. McAfee, Don Troiani - Regiments and Uniforms of the civil war