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Fanteria, cavalleria e artiglieria dello stato della Florida
Testo di
Matteo Fontana

Pubblicato il 21/04/2013

Introduzione
Con soli 140.424 abitanti secondo il censimento del 1860, lo stato della Florida diede ugualmente il suo contributo agli eserciti della Confederazione. La maggior parte delle unità riuscirono a combattere con le principali armate confederate sui più importanti campi di battaglia della guerra civile. Le storie di queste unità spesso si intrecciano e si confondono poiché nel corso degli anni le varie compagnie e gli interi reggimenti vennero consolidati assieme, servendo spesso nelle stesse brigate. Quelle che seguono non sono dettagliate storie reggimentali ma piuttosto delle brevi descrizioni del servizio svolto dalle principali unità per tracciare il complessivo contributo apportato dalla Florida sui campi di battaglia della guerra di secessione. Alcune compagnie, batterie o battaglioni potrebbero non essere citati e le varie storie reggimentali necessitano sicuramente di essere ampliate e approfondite meglio.
Le unità verranno trattate nel seguente ordine: fanteria, cavalleria e artiglieria. Siccome i reggimenti della Florida, sia nell'Armata del Tennessee che nell'Armata della Virginia Settentrionale, vennero riuniti nelle stesse brigate, per tutti questi reggimenti vi è una prima storia reggimentale mirata a indicare la loro organizzazione e primi assegnamenti indipendenti ma per evitare ripetizioni, dal momento in cui vennero raggruppate, la loro storia viene descritta in appositi paragrafi dedicati alle brigate.

1st Florida Infantry Regiment - 1st Flordia (McDonnell) Infantry Battalion
Una delle prime unità organizzate in Florida ad entrare formalmente in servizio presso l'esercito confederato il 5 aprile 1861 all'arsenale di Chattahoochee fu il 1st Florida Infantry. I suoi uomini provenivano dalle contee di Leon, Alachua, Franklin, Jackson, Madison, Gadsden, Jefferson ed Escambia. Arruolati per 12 mesi i soldati elessero James Patton Anderson come colonnello del reggimento. L'unità fu subito inviata a Pensacola dove dal 12 aprile fu impegnata nell'assedio delle forze federali a Fort Pickens. Nella notte del 9 ottobre parte del reggimento venne imbarcato e partecipò assieme a due brigate sudiste all'attacco sulla Santa Rosa Island dove erano accampate alcune unità federali. Nella rapida e inconclusiva scaramuccia il 1st Florida subì 6 morti, 8 feriti e 12 prigionieri. Il resto del tempo passato nei pressi di Fort Pickens fu impiegato in una lunga serie di addestramenti e parate. Il 6 aprile 1862 essendo scaduta la ferma il reggimento venne congedato mentre si trovava a Montogmery, in Alabama, mentre era in transito verso Corinth per unirsi all'Armata del Mississippi. Quattro compagnie del reggimento si riarruolarono immediatamente e guidate dal maggiore T.A. McDonnell formarono il 1st Florida Infantry Battalion. Proseguirono quindi il loro viaggio verso Corinth con il generale Braxton Bragg che a lungo e duramente li aveva addestrati a Pensacola. Una volta unite all'Armata del Mississippi queste forze andarono a costituire il II corpo d'armata e il battaglione fu inserito nella divisione di Daniel Ruggles, brigata J.Patton Anderson. Il primo comandante del 1st Florida era ora divenuto brigadier-generale. Il 6 aprile 1862 il battaglione combatté a Shiloh e appena entrato in azione perse il suo comandante che fu succeduto dal capitano W.G. Poole. Gli uomini caricarono il nemico subendo numerose perdite ma conquistando un accampamento dei federali. Da qui vennero fatti avanzare assieme al resto della brigata per supportare l'avanzata confederata ma esposti ad un fuoco micidiale ripiegarono e si riformarono dietro ad una batteria della Washington Artillery. Da qui avanzarono con una parte della brigata contro un altro accampamento nordista nei boschi alla loro sinistra. I nordisti fuggirono e il 1st Florida riusci a spingersi abbastanza avanti da subire il fuoco delle cannoniere federali sul fiume Tennessee. Ormai sera, gli uomini si ritirarono in uno dei campi abbandonati dai nordisti in fuga e vi passarono la notte. Il giorno seguente si ritirarono col resto dell'armata sudista verso Corinth, avevano perso una settantina di uomini nello scontro. Durante la ritirata il battaglione combattè a Farmington il 9 maggio, venendo citato per il suo comportamento nel raporto del generale Ruggles, comandante di divisione. Con l'armata sudista evacuò poi a Tupelo, in Mississippi, e quando questa fu posta sotto il comando di Bragg partecipò al trasferimento per via ferroviaria a Chattanooga, in Tennessee. Era agosto e il 1st Florida Infantry Battalion venne sciolto, le quattro compagnie che lo costituivano vennero unite ad altre sei appena giunte dalla Florida e il 1st Florida Infantry Regiment riprendeva vita sotto il comando del colonnello William Miller. Nell'imminente campagna il reggimento avrebbe fatto parte della brigata del generale John C. Brown assieme al 3rd Florida, al 3rd Louisiana e il 41st Mississippi nella divisione del generale Patton Anderson, corpo William J. Hardee. Durante l'invasione del Kentucky la brigata combatté a Perryville il 9 ottobre. Inizialmente tenuta in riserva al centro dello schieramento, patì ugualmente il fuoco d'artiglieria fino alle 15:30 circa quando avanzò. Si confrontò quindi con il 38th Indiana e il 10th Wisonsin in un accesso scambio di fucileria, entrambi gli schieramenti rapidamente rimasero quasi senza munizioni. Nel frattempo il generale Brown venne ferito e Miller del 1st Florida prese il comando della brigata. Dopo essersi rifornite di munizioni le unità avanzarono facendo ripiegare i federali sul loro fronte. Ma nella notte l'armata confederata si ritirò lasciando il campo ai federali, l'ordine di ritirata non giunse a Miller che solo più tardi si accorse di essere rimasto solo assieme ai suoi reggimenti e silenziosamente ripiegò. Nello scontro il 1st Florida perse 13 uomini uccisi, 19 feriti e 2 dispersi. A dicembre, dopo aver abbandonato il Kentucky, l'unità si trovava di nuovo a Chattanooga ma qui la storia del 1st Florida si interrompe. Infatti i due reggimenti della Florida della brigata Brown avevano ormai un organico assai ridotto e si decise di unirli. Dal dicembre 1862 le due unità cessarono di esistere singolarmente e divennero il 1st & 3rd Florida Infantry (Consolidated). Questo nuovo reggimento venne inserito in una brigata con il 4th Florida dove successivamente confluirono altri reggimenti dello stato rimanendo uniti sino alla fine della guerra, pertanto si legga il paragrafo "La brigata Finley" per conoscere i successivi movimenti del reggimento.


Bandiera del 1st Florida Infantry (Hardee Pattern), Museum of Florida History

2nd Florida Infantry
Il 13 luglio 1861 appena fuori Jacksonville, in Florida, le 10 compagnie del 2nd Florida Infantry comandate dal colonnello George T. Ward entravano in servizio nell'esercito confederato. Gli uomini provenivano dalle contee di Alachua, Columbia, Escambia, Leon, Marion, Jackson, Putnam, Hamilton, St. John, Nassau e Madison. Il 15 si imbarcava su un treno diretto a Richmond, in Virginia, dove vi giunse il 21 luglio. Qui per due mesi il reggimento venne addestrato nei pressi della capitale e impiegato per sorvegliare i prigionieri nordisti catturati nella recente battaglia di First Manassas. Il 17 settembre venne inviato a passare l'inverno a Yorktown come parte delle forze sotto il comando del generale John B. Magruder. All'inizio del 1862 avvenne lo sbarco delle forze federali comandate da George B. McClallan sulla penisola dove si trovava Yorktown, qui i federali catturarono alcuni disertori del 2nd Florida. Questi appaiono citati in un rapporto dello stesso McClellan che indica la forza del reggimento tra i 700 e gli 800 soldati. Secondo un altro rapporto, quello di Magruder, il reggimento tra aprile e maggio durante ad una sortita dalle fortificazioni di Yorktown condotta dal colonnello Ward alla testa del 2nd Florida e del 2nd Mississippi Battalion si comportò in modo egregio riuscendo ad allontanare alcune unità federali. Evacuata Yorktown i confederati si ritirarono e il reggimento venne aggregato alla brigata di Jubal A. Early. I sudisti combatterono a Williamsburg dove il 5 maggio il 2nd Florida entrò in azione, venendo distaccato però dal resto della brigata Early per rinforzare invece dei reggimenti della brigata Wilcox sul fianco destro. Appena giunti sotto il fuoco delle unità nordiste il colonnello Ward venne ucciso ma il reggimento rimase saldo, opponendosi ad un tentativo di aggiramento da parte dei federali e riuscendo anche ad inviare una squadra per recupare il corpo del proprio comandante. Dopo la battaglia il reggimento si riorganizzò ed Edward A. Perry fu eletto come nuovo colonnello. Venne quindi assegnato alla brigata del generale Samuel Galrdand Jr. nella divisione di Daniel H. Hill, corpo (Right Wing) James Longstreet. Il 31 maggio a Seven Pines la brigata fu la prima ad essere lanciata all'attacco da Hill e senza supporto. Assieme al 2nd Florida i reggimenti travolsero il 103rd pennsylvania e continuarono ad avanzare verso le linee federali della divisione Casey. Vennero fermati dal terribile fuoco di una batteria d'artiglieria fino a quando questa dovette ritirarsi. Per agevolare la fuga ai cannoni la fanteria federale a sua difesa venne lanciata in un contrattacco che il fitto fuoco del 2nd Florida e degli altri sudisti respinse facilmente. Per il resto della battaglia rimasero ingaggiati con elementi delle divisioni federali di Casey e Kearny. Il 2nd Florida riportò 178 perdite tra morti, feriti e dispersi. Dopo la battaglia l'armata della Virginia Settentrionale passata ora dal comando di Joseph E. Johnston a quello di Robert E. Lee venne nuovamente riorganizzata. Il reggimento fu trasferito alla brigata del generale Roger A. Pryor nella divisione di Longstreet. Con queste unità combatté nelle senguinose battaglie di Gaines' Mill e Glendale dove si trovò ad assaltare le posizioni dei federali. Dopo la campagna della Penisola della primavera-estate del 1862 il reggimento venne raggiunto in Virginia dal 5th e dal 8th Florida Infantry. Con questi venne assegnato ad una nuova brigata condividendone i successivi movimenti, pertanto si legga il paragrafo "La brigata Perry-Finegan".


Una delle bandiere del 2nd Florida Infantry (ANV Pattern), Museum of Florida History

3rd Florida Infantry
Il 10 agosto 1861 soldati provenienti dalle contee della Florida di Duval, St. Johns, Hernando, Wakulla, Jefferson, Madison e Columbia entravano formalemnte in servizio nell'esercito confederato sull'isola di Amelia alla foce del fiume St. Johns. Come comandante del nuovo 3rd Florida INfantry era appena stato eletto il colonnello William S. Dilworth. Per tutto il 1861 il reggimento fu impegnato in Florida per realizzare strutture difensive e proteggerie prorietà del governo confederato soprattuto nell'area della foce del St. Johns. A parte una scaramuccia nei pressi di Fernandina il reggimento passò i primi mesi del 1862 a Gadsden dove diverse compagnie si riarruolarono per la durata della guerra e dove ricevettero una bandiera donata dalle donne della contea di Jefferson. A metà di maggio fu deciso di inviarlo ad ovest per unirsi all'Armata del Mississippi ma durante il tragitto venne trattenuto per alcuni mesi nella guarnigione di Mobile. Quando riuscì a congiungersi con l'armata sudista questa era in procinto di iniziare l'invasione del Kentucky e pertanto a Chattanooga fu inquadrato assieme al 1st Florida Infantry, al 3rd Louisiana e al 41st Mississippi nella brigata del generale John C. Brown, divisione del generale Patton Anderson, corpo William J. Hardee. Il 9 ottobre si trovava a Perryville dove come il 1st Florida venne inizialmente tenuto in riserva al centro dello schieramento subendo perdite a causa del fuoco d'artiglieria. Alle 15:30 circa quando il reggimento avanzò si fece subito riconoscere nella sua inesperienza sul campo di battaglia. Il 3rd Florida avanzò troppo rapidamente rispetto al resto della brigata e il generale Brown intervenne personalmente per fermare e rimproverare gli uomini del reggimento. Tuttavia ingaggiarono battaglia con il 38th Indiana e il 10th Wisonsin venendo anche respinti dalle baionette degli avversari. Infine quano riuscirono a far ritirare il 10th Ohio iniziarono ad aprire il fuoco sui federali di Harris colpendo però anche alcuni reggimenti del Mississippi che pare, per il resto della guerra, non videro più di buon occhio le unità della Florida. Sui 247 uomini presenti alla battaglia 12 furono uccisi e 90 feriti. Ritornato a Chattanooga nell'inverno del 1862, il reggimento contava pochi presenti e si decise di unirlo al 1st Florida Infantry. Le due unità cessarono di esistere singolarmente e divennero il 1st & 3rd Florida Infantry (Consolidated). Questo nuovo reggimento venne inserito in una brigata con il 4th Florida dove successivamente confluirono altri reggimenti dello stato rimanendo uniti sino alla fine della guerra, pertanto si legga il paragrafo "La brigata Finley" per conoscere i successivi movimenti del reggimento.


Bandiera del 1st & 3rd Florida Infantry (Consolidated), Museum of Florida History

4th Florida Infantry
Il reggimento entrò in servizio nell'esercito confederato il primo luglio 1861. Nei mesi precedenti i volontari provenienti dalle contee di Gadsden, Franklin, Madison, Columbia, Marion, LaFayette, New River, Levy, Washington, Liberty e Hillsborough si erano radunate e avevano eletto Edward Hopkins colonnello del 4th Florida. Le compagnie vennero tenute separate per buona parte del 1861 lungo la costa che dava sul Golfo del Messico vedendo ben poca azione, eccetto per la cattura di alcune imbarcazioni da parte di un paio di compagnie. Tra marzo e maggio del 1862 il reggimento venne concentrato e riorganizzato a Jacksonville con J.P. Hunt come nuovo colonnello. Da qui fu inviato ad ovest per unirsi all'Armata del Mississippi a Corinth, in Mississippi, ma durante il trasferimento venne trattenuto nella guarnigione di Mobile, in Alabama. Venne poi inviato a Chattanooga ma non partecipò al resto dell'armata confederata nell'invasione del Kentucky, ma bensì avanzò a Murfreesboro e poi a novembre su Nashville. Quando l'Armata del Mississippi di Braxton Bragg si ritirò dal Kentucky a Murfreesboro il 4th Florida venne aggregato a questo esercito che venne riorganizzato e rinominato Armata del Tennessee. Il 4th Florida fu assegnato alla brigata comandata dal generale William Preston composta dal 1st & 3rd Florida Infantry (Consolidated). Con questa riorganizzazione il destino del 4th Florida si legò a quello di altri reggimenti dello stato condividendo le stesse operazioni fino alla fine della guerra. Pertanto si consulti il paragrafo "La brigata Finley" per conoscere i successivi movimenti del reggimento.

5th Florida Infantry
Il 5th Florida Infantry entrò in servizio nell'esercito confederato nell'agosto del 1862 sotto il comando del colonnello J.C. Hately a Tallahassee. Gli uomini provenivano dalle contee di Santa Rosa, Baker, Polk, Calhoun, Okaloosa, Walkulla, Madison e Liberty. Il reggimento fu subito inviato a Richmond per unirsi all'Armata della Virginia Settentrionale. Qui fu accolto all'inizio dell'estate nella brigata dove già si trovava l'ormai veterano 2nd Florida Infantry. A questi due reggimenti si unì anche l'8th Florida Infantry gettando le fondamenta della nuova brigata della Florida dell'armata di Lee, pertanto si legga il paragrafo "La brigata Perry-Finegan" per conoscere le successive operazioni di questo reggimento.

6th Florida Infantry
Nei pressi di Chattahoochee i volontari provenienti dalle contee di Gadsden, Jackson, Union, Collier, e Washington costituirono le compagnie che formarono il 14 aprile 1862 il 6th Florida Infantry. Jesse J. Finley venne eletto colonnello del reggimento. Dopo alcuni mesi di addestramento i quasi 550 uomini del 6th Florida furono inviati a Knoxville nel Tennessee Orientale per unirsi alle truppe comandate dal generale Edmund Kirby Smith. Da qui parteciparono all'invasione del Kentucky ma non combatterono a Richmond essendo stati distaccati per una missione secondaria a Williamsburg dove si stava organizzando un reggimento filo-unionista del Kentucky. Dopo essere stati a Lexington e a Frankfort si ritirarono quando i confederati lasciarono lo stato dopo la battaglia di Perryville e per un breve periodo il 6th Florida fu impegnato a presidio del passo di Cuberland Gap, per passare però poi l'inverno a Knoxville. Nel 1863 furono definitivamente inseriti in una brigata di fanteria insieme al 7th Florida Infantry, al 1st Florida Cavalry Dismounted e al 54th Virginia Infantry. Da questo momento in poi la storia del 6th si intreccia con quello degli altri reggimenti della Florida che infine confluirono nella brigata del generale Finley, pertanto si legga il paragrafo "La brigata Finley" per conoscere le successive operazioni del 6th Florida.


Due soldati della compagnia H del 6th Florida, State Archives of Florida

7th Florida Infantry
Nell'aprile del 1862 i volontari delle contee di Bradford, Monroe, Hillsborough, Alachua, Manatee, e Marion costituivano il 7th Florida Infantry comandato dal colonnello Madison S. Perry. Le singole compagnie avevano precedentemente servito indipendentemente in difesa dello stato a Tampa e New Smyrna. Ma come reggimento gli uomini avrebbero servito ad ovest e vennero quindi inviati in Tennessee nel giugno del 1862. Appena attraversato il fiume Tennessee si scontrarono in una scaramuccia con i federali a Graham's Ferry. Da qui si unirono poi alle truppe di Edmund Kirby Smith a Knoxville. Con il 6th Florida invasero il Kentucky ma non parteciparono a nessuna battaglia e al loro ritorno in Tennessee Orientale difesero il passo di Cumberland Gap. L'inverno fu trascorso a Knoxville dove il 7th Florida venne utilizzato per proteggere i ponti della East Tennessee & Virginia Railroad. Il comando del reggimento nel frattempo passò al colonnello Robert Bullock e nell'estate del 1863 fu inserito in una brigata con altri due reggimenti della Florida, pertanto si legga il paragrafo "La brigata Finley" per conoscere le successive operazioni del 7th Florida.

8th Florida Infantry
Nel maggio 1862 entrava in servizio nell'esercito confederato l'8th Florida Infantry. I soldati provenivano dalle contee di Walton, Washington, Jackson, Santa Rosa, Escambia, Leon, e Gadsden ed elessero R.F. Floyd come colonnello. Passarono alcuni mesi ad addestrarsi nei pressi di Lake City e poi come il 5th Florida furono subito inviati a Richmond per unirsi all'Armata della Virginia Settentrionale. Qui si unì al 2nd Florida già presente dall'anno prima andando a formare quella che poi diventerà una brigata composta da reggimenti della Florida. Pertanto si legga il paragrafo "La brigata Perry-Finegan" per conoscere le successive operazioni di questo reggimento.

9th Florida Infantry, 10th Florida Infantry e 11th Florida Infantry
Il 25 maggio 1864 giunsero a Richmond direttamente dalla Florida quattro battaglioni e quattro compagnie indipendenti di fanteria in una piccola brigata comandata dal generale Joseph Finegan e assegnata alla divisione Anderson del corpo A.P. Hill dell'Armata della virginia Settentrionale. Si trattava del 1st Florida Infantry Battalion (che non ha nulla a che vedere con il battaglione di McDonnell di Shiloh), il 2nd Florida Infantry Battalion, il 4th Florida Infantry Battalion e il 6th Florida Infantry Battalion. Buona parte di questi uomini e in particolare quelli del 6th Battalion che era stato creato alla fine del 1863 avevano partecipato alla piccola battaglia di Olustee in Florida del 20 febbraio 1864 e avevano servito in guarnigioni sparse un po' per tutto lo stato. Il 1st Battalion invece era in servizio dal 1861 dove fino alla primavera del 1862 difese Fernandina. Tra settembre e ottobre del 1862 partecipò a una scaramuccia a St. johns Bluff e nel marzo 1863 fu posto a difesa di Jacksonville. Come il 6th Battalion combatté ad Olustee nel febbraio del 1864. Quando nella primavera del 1864 si rese necessario rinforzare l'armata del generale Lee queste furono le uniche forze disponibili racimolate in Florida. I battaglioni vennero riorganizzati per formare tre nuovi reggimenti appena giunsero in Virginia. Il 6th Florida Battalion con le sue sette compagnie più le tre compagnie indipendenti andarono a formare il 9th Florida Infantry, comandato dal colonnello John M. Martin. Dalle sei compagnie del 1st Florida Battalion e quattro del 2nd Florida Battalion nacque il 10th Florida Infantry, comandato dal colonnello Charles F. Hopkins. Le altre due compagnie del 2nd Florida Battalion con le sette del 4th Florida Battalion più una compagnia indipendente costituirono il 11th Florida Infantry comandato dal colonnello Theodore Brevard. Questi tre nuovi reggimenti (1.100 uomini circa) vennero aggreati il 28 maggio 1864 alla decimata brigata della Florida che già da tempo combatteva in Virginia, pertanto si legga il paragrafo "La brigata Perry-Finegan" per conoscere le successive operazioni del 9th, 10th e 11th Florida Infantry.

La brigata Perry-Finegan: 2nd Florida, 5th Florida, 8th Florida, 9th Florida, 10th Florida, 11th Florida
La brigata della Florida che combatté nell'Armata della Virginia Settentrionale del generale Robert E. Lee si costituì nell'agosto del 1862 quando la predetta armata fu riorganizzata dopo la dura campagna della Penisola. Come è possibile leggere in qualche paragrafo più sopra il 2nd Florida Infantry si trovava già in Virginia e aveva versato il sangue dei suoi uomini sul conteso suolo attorno a Richmond. E' questo reggimento che fornì il nucleo attorno al quale finì per crearsi la brigata. Dopo la campagna l'armata venne divisa in due corpi (non ancora formalmente chiamati così, ma nominati Wings "ali). Nel Right Wing, posto sotto il comando del generale James Longstreet venne a formarsi quella che doveva essere una divisione temporanea affidata al generale Cadmus M. Wilcox. Proprio in questa divisione si trovava il 2nd Florida che ora assieme al 5th Florida, al 8th Florida, al 14th Alabama e al 3rd Virginia costituivano la brigata del generale Roger A. Pryor. Con le truppe del generale Longstreet marciarono quindi verso quello che era già stato il campo della battaglia di Manassas del 1861 giungendovi nella sera del 29 agosto 1862. Quello stesso giorno e il giorno precedente il Left Wing comandato da Thomas J. Jackson aveva attaccato l'armata federale del generale John Pope e aveva resistito ai suoi contrattacchi. Le truppe di Longstreet si schierarono in modo da formare quasi un angolo retto con quelle di Jackson, a congiungere i due corpi vi erano le batterie d'artiglieria di S.D. Lee e la divisione Wilcox.Il 30 agosto Pope lanciò all'assalto della linea di Jackson (ed esponendo quindi a Longstreet il fianco sinistro) il corpo del generale Porter che dopo un acceso scontro venne respinto. Wilcox vedendo i federali di fronte a lui in ritirata colse l'occasione. Inviò subito l'ordine di avanzare a due delle sue brigate: quella di W.S. Fatherston e quella di Pryor dove si trovavano i tre reggimenti della Florida. Purtroppo gli ordini non furono perentoriamente obbediti e solo quando i federali furono ormai lontani gli uomini avanzarono fino al boschetto di Groveton. Qui si scontrarono con alcuni federali determinando la fuga di alcune batterie di cui riuscirono a catturare alcuni cannoni e carri. Per buona parte della battaglia rimasero poi in questa posizione avanzando nuovamente solo più tardi ma non contribuendo in modo particolare agli scontri. Dato il contributo minore nella battaglia di Second Manassas le perdite dei reggimenti della Florida furono basse, l'intera brigata perse 93 uomini.
Assieme agli uomini di Jackson la brigata si apprestò ad attraversare il Potomac a Leesburg e ad entrare in Maryland in settembre, non prima però di aver partecipato alla cattura delle forze federali ad Harpers Ferry. Nel frattempo i reggimenti vennero assegnati alla divisione del generale Richard H. Anderson. Il 17 i tre reggimenti della Florida entrarono in combattimento ad Antietam. Inizialmente la brigata e il resto della divisione vennero schierati in un campo alle spalle della famosa "Sunken Road", la strada in trincea occupata dai confederati. In questo campo il generale Anderson venne ferito e alla guida della divisione gli succedette il generale Pryor. Il colonnello John C. Hately del 5th Florida ebbe invece l'onore di guidare la brigata. Gli ordini della divisione erano quelli di andare in supporto alle forze sudiste schierate nella strada in trincea ma Pryor non si mosse. Solo quando Robert Rodes che comandava una brigata sulla Sunken Road si recò da Pryor questi mosse le brigate in soccorso. Sotto il fuoco d'artiglieria e delle brigate unioniste i soldati della Florida giunsero sul fianco della brigata di George Anderson, in parte anche letteralmente in mezzo ad essa. Il fuoco federale, l'arrivo di nuove unità fresche nordiste, la stanchezza degli uomini che già stavano difendendo la strada e la confusione creatasi con l'arrivo delle brigate di Pryor causarono l'inizio del crollo della linea confederata. I tre reggimenti della Florida dopo aver subito parecchie perdite iniziarono a ripiegare per poi iniziare una fuga che si rivelò assai costosa in vite umane.
Ritornati in Virginia la brigata fu riorganizzata. Il colonnello E.A. Perry del 2nd Florida fu promosso brigadier-generale e gli venne affidato il comando di quella che divenne definitivamente conosciuta come "Florida Brigade", composta dal suo reggimento, dal 5th e dal 8th Florida Infantry. La brigata rimase inquadrata nella divisione Anderson del corpo Longstreet. A Fredericksburg 3 compagnie del 8th Florida per un totale di circa 150 uomini furono distaccati per rinforzare la brigata Barksdale impegnata a respingere e rallentare l'attraversamento federale del fiume Rappahannock. Di questi soldati distaccati 7 furono uccisi e 24 feriti. La brigata non fu però coinvolta nella battaglia che ebbe luogo pochi giorni dopo e passò il resto dell'inverno nei pressi della cittadina.
Quando iniziò la battaglia di Chancellorsville il primo maggio 1863, la brigata della Florida stava marciando verso il campo di battaglia. Giunse in tempo per partecipare agli attacchi del 3 e del 4 maggio. In questi due giorni gli uomini della Florida combatterono insieme al resto della divisione Anderson. Il 3 maggio dopo aver facilmente sfondato la prima linea federale il generale Perry rimase confuso dalla densa foresta che lo circondava, ciononostante riuscì a trovare una seconda linea federale e a sfondarla catturando i trinceranti dei nordisti. Qui i reggimenti furono investiti da un fuoco d'artiglieria molto pesante. Perry decise di caricare la batteria ma nel tentativo alcuni federali che avevano ripiegato precedentemente difesero la batteria aprendo il fuoco sulla brigata della Florida. I nemici vennero fatti ritirare ma il 8th Florida fu mandato in rotta, il generale Perry riuscì però e fermare gli uomini e riformare il reggimento. Il giorno successivo (il 4 maggio) i tre reggimenti furono solo impiegati in qualche scaramuccia con i nemici. Nei rapporti scritti dal generale Perry, oltre ad elogiare i suoi uomini per la condotta tenuta sul campo il generale sembra indicare che la brigata abbia catturato anche una bandiera nemica ma che in un secondo momento sia andata persa. Il 2nd Florida contava 3 morti e 29 feriti, il 5th Florida 6 morti e 22 feriti, mentre il 8th Florida 11 morti e 35 feriti. Con la morte del generale Jackson l'armata venne riorganizzata creando altri due corpi. La brigata Perry e la divisione Anderson furono assegnate al III corpo del generale A.P. Hill.
Il primo luglio 1863, mentre le prime forze di Hill venivano ingaggiate a Gettysburg, la brigata Perry temporaneamente comandata dal colonnello David Lang dell'8th Florida Infantry e con solo 700 uomini presenti si trovava impegnata in varie scaramucce a Cashtown. Durante la marcia verso Gettysburg la brigata fu usata come retroguardia per la divisione e unitasi al resto delle unità di Anderson attese l'arrivo di Longstreet fino al mattino del 2 luglio. In giornata le unità della Florida vennero schierate sul fianco destro confederato e parteciparono all'attacco condotto da Longstreet. Dopo un'avanzata effettuata sotto il fuoco nemico la brigata entrò in contatto con alcune batterie nordiste e il loro supporto di fanteria. Dopo un accesso scontro i federali ripiegarono. I tre reggimenti della Florida continuarono ad avanzare e ad affrontare i federali sino a quando quasi circondati non furono costretti a ripiegare, l'8th Florida nella ritirata perse la bandiera reggimentale. Il terzo giorno di battaglia, dopo la carica della divisione Pickett anche la brigata attaccò sullo stesso terreno dove era stata sconfitta il giorno prima ottenendo gli stessi risultati. In questo attacco la brigata perse numerosi uomini e il 2nd Florida la sua bandiera. Nella notte del 4 luglio la brigata si ritirava verso Hargestown, in Maryland. Nel rapporto di Land vengono indicati 455 uomini come morti, feriti e dispersi per l'intera brigata.
Il 14 ottobre a Bristoe Station la brigata fu solo marginalmente coinvolta quando i federali aprirono un varco nella linea confederata e i tre reggimenti della Florida intervennero per fermare l'avanzata e respingere i nordisti. Tuttavia in questo scontro morì il comandante dell'8th Florida, il tenente-colonnello William Baya.
Il 6 maggio 1864 la brigata fu impegnata nella battaglia di Wilderness dove il generale Perry fu gravemente ferito durante gli scontri con elementi del corpo federale di Burnside. Dopo aver perso circa 250 uomini nella battaglia, la brigata venne rinforzata con i 1.100 uomini appena arrivati in Virginia del 9th, 10th e 11th Florida Infantry e posta sotto il comando del generale Joseph Finegan. La brigata della Florida così composta combatté quindi alla battaglia di Cold Harbor. Il 3 giugno dopo che la divisione Breckinridge fu costretta a ritirarsi dai federali, la brigata della Florida partecipò al respingimento dell'avanzata nordista, riuscendo insieme agli altri confederati a riprendere la linea tenuta in precedenza da Breckinridge. Qui la brigata si lanciò in due cariche contro i nordisti, entrambe le volte perdendo numerosi uomini e ottenendo pochi risultati. Dopo la battaglia la brigata si ritirò con il resto dell'armata di Lee a Petersburg giungendo il 30 giugno a Ream Station dove venne schierata per entrare in battaglia. Qui gli uomini assaltarono il nemico mandandolo in rotta, catturarono 7 pezzi d'artiglieria e più di 1.500 prigionieri. Il 21 agosto parteciparono ad un altro assalto nei pressi della Weldon Railroad ma vennero respinti dal fuoco dei nordisti ben trincerati nelle loro posizioni. Il 7 dicembre la brigata fu coinvolta in qualche scaramuccia presso Belfield.
Il 7 febbraio 1865 partecipò all'attacco della divisione Mahone ad Hatcher's Run riuscendo a far ripiegare i federali ma ad aprile con lo sfondamento della linea confederata abbandonò insieme all'Armata della Virginia Settentrionale le difese di Richmond. Il 6 aprile il 5th, 8th e 11th Florida guidati ora dal generale Theodore Brevard vennero catturati dalla cavalleria nordista di George A. Custer. I restanti reggimenti riuscirono a ritirarsi e a Farmville entrarono per l'ultima volta in azione prima della resa dell'armata presso Appomattox Court House.

La brigata Finley: 1st & 3rd Florida (Consolidated), 4th Florida, 6th Florida, 7th Florida, 1st Florida Cavalry Dismounted
La brigata della Florida dell'Armata del Tennessee trae le sue origini da due diverse brigate contenenti reggimenti della Florida. I primi uomini dello stato a servire ad ovest furono quelli che dopo la campagna in Kentucky del 1862 furono consolidati nel 1st & 3rd Florida Infantry (Consolidated). Quando proprio dopo questa campagna l'armata sudista venne riorganizzata prendendo il nome di Armata del Tennessee, questi due reggimenti consolidati vennero raggruppati insieme al 4th Florida del colonnello Hopkins che già si trovava a Chattanooga da qualche mese. Nella prossima campagna queste due unità della Florida avrebbero quindi combattuto al fianco del 60th North Carolina e del 20th Tennessee nella brigata comandata dal generale William Preston. La brigata faceva parte della divisione di John C. Breckinridge del corpo di Hardee. E proprio pochi giorni dopo gli uomini furono coinvolti nella battaglia di Stones River. Il 31 dicembre solo in serata entrarono in azione sul fianco destro confederato per assaltare le posizione federali già attaccate nella giornata dalle brigate Chalmers, Donelson, Adams e Jackson. L'assalto fu condotto con poco vigore e presto lo stesso generale Preston ritenne opportuno cessare l'attacco e prepararsi a passare la notte sul campo di battaglia. Il giorno seguente le due armate nemiche rimasero inattive sperando che una delle due lasciasse il campo di battaglia ma il 2 gennaio ci fu un ultimo tentativo confederato sull'estremo fianco destro. I confederati tentarono di assaltare le posizioni federali ma l'intera divisione Breckinridge finita sotto il fuoco dei nordisti fu messa in fuga. In questa battaglia il 1st & 3rd Florida (Consolidated) aveva perso 138 uomini dei 531 schierati, mentre il 4th Florida 163 dei 458 presenti.
I due reggimenti della Florida nell'inverno 1862-1863 passarono sotto il comando del generale Marcellus Stovall e insieme al resto della brigata (che comprendeva ora solo il 47th Georgia) furono inviati nel maggio 1863 al generale Joseph E. Johnston nel tentativo di soccorrere Vicksburg giungendovi solo il giorno prima della resa. Vi è però un rapporto del generale Johnston che indica che il 12 luglio 1863 la brigata Stovall fu impegnata in una scaramuccia con i federali durante la quale catturò 200 prigionieri e le bandiere del 28th, 41st e 53rd Illinois Infantry. La brigata Stovall fece ritorno in tempo per prendere parte alla battaglia di Chickamauga del 19-20 settembre 1863. Qui i quattro reggimenti della brigata (1st & 3rd Florida, 4th Florida, 47th Georgia e 60th North Carolina) per un totale di soli 897 uomini furono inseriti nella divisione del generale Breckinridge nel corpo di D.H. Hill. Il primo giorno di battaglia le due unità della Florida videro poca azione eccetto qualche scaramuccia mentre nella notte vennero fatti avanzare in prima linea giungendovi la mattina del 20. Qui la brigata venne schierata in linea di battaglia e prese parte all'assalto dei federali trincerati nel Kelly Field. La brigata riuscì insieme ad altre forze confederate ad aggirare il fianco nemico ma i federali bloccarono l'avanzata e contrattaccarono costringendo i reggimenti della Florida a ripiegare dopo aver subito pesanti perdite. Dei 273 uomini del 1st & 3rd Florida 92 vennero feriti o uccisi secondo il colonnello W.S. Dilworth, mentre il colonnello W.L.L. Bowen del 4th Florida segnala nel suo rapporto 9 morti, 67 feriti e 11 dispersi ma vanta la cattura di due cannoni e vari equipaggiamenti oltre che 100 soldati nemici.
Sul campo di Chickamauga però non vi erano solo questi due reggimenti della Florida. Infatti il 6th Florida, 7th Florida e 1st Florida Cavalry Dismounted erano stati recentemente inseriti in una nuova brigata comandata dal colonnello Robert C. Trigg e comprendente anche il 54th Virginia. Questi reggimenti erano entrati in combattimento già il 19 settembre sul fianco sinistro confederato. La loro brigata (della divisione William Preston, corpo Buckner) era stata chiamata in supporto degli uomini del corpo Longstreet e dopo aver stabilito un contatto con essi avanzarono sul Vinyard Field travolgendo le brigate Carlin e Barnes. Durante questa manovra Trigg e il 6th Florida avanzarono troppo rispetto agli altri reggimenti della brigata ma di fronte a loro si trovavano due batterie d'artiglieria ormai senza supporto di fanteria, pertanto Trigg tornò indietro per far avanzare il 54th Virginia, 1st Florida Cavalry Dismounted e il 7th Florida Infantry. Questi vennero intercettati però dal generale Robertson che li dirottò per rinforzare il suo assalto. Trigg lasciato solo con il 6th Florida non poté far altro che assistere alla fuga delle due batterie e infine si ritirò. Il giorno seguente la brigata partecipò alla fase finale dell'attacco contro l'Horseshoe Ridge dove attaccò sul fianco e alle spalle i federali sorprendendoli e facendo numerosi prigionieri. In particolare il 7th Florida riuscì a catturare la bandiera del 21st Ohio Infantry. Nello scontro sappiamo che il 1st Florida Cavalry subì 3 morti 24 feriti e un disperso, mentre il 6th Florida ebbe 36 morti e 136 feriti.
Dopo la battaglia l'Armata del Tennessee inseguì i federali in ritirata cingendoli d'assedio a Chattanooga. Qui l'armata venne riorganizzata e il 12 novembre 1863 venne formata una nuova brigata interamente composta da reggimenti della Florida. Il colonnello Jesse J. Finley del 6th Florida venne promosso brigadier-generale e gli venne affidato il comando del suo vecchio reggimento e del 1st & 3rd Florida (Consolidated), 4th Florida, 7th Florida e 1st Florida Cavalry Dismounted. A Chattanooga la brigata fu schierata sulla cresta del Missionary Ridge. Quando l'offensiva unionista iniziò il 24 novembre alcuni distaccamenti del 1st e del 4th Florida vennero inviati a valle nei trinceramenti ai piedi della montagna. Il giorno seguente di fronte a una maggiore presione da parte dei federali il 7th Florida venne fatto scendere dalla cresta ma insieme al resto dei confederati fu infine costretto a scalare la montagna e rifugiarsi sulla linea colà piazzata. Quando i confederati iniziarono la fuga dal campo di battaglia la brigata Finley venne schierata a difesa di un ponte di barche sul fiume Chickamauga che difese dagli attacchi nemici sino a notte. Tra le perdite della battaglia vi furono i comandanti del 1st e del 7th Florida, i colonnelli Maxwell e Bullock catturati dai nordisti. Dei 172 presenti del 4th Florida solo 18 sembrerebbero essere usciti illesi dallo scontro, mentre dei 200 del 1st Florida Cavalry (Dismounted) solo 33 si salvarono.
Ritiratisi con il resto dell'Armata del Tennessee a Dalton, in Georgia, i reggimenti della Florida passarono l'inverno venendo riorganizzati e assistendo all'arrivo di Joseph E. Johnston al comando dell'armata. In particolare il 4th Florida Infantry e il 1st Florida Cavalry (Dismounted) vennero consolidati in un'unica unità a causa dell'organico assai ridotto. Come parte della divisione del generale William Bate la brigata della Florida partecipò alla campagna di Atlanta entrando in combattimento a Rocky Face Ridge e a Resaca il 14 maggio 1864 dove il generale Finley venne ferito. Questo venne sostituito dal colonnello Bullock del 7th Florida alla testa della brigata. Il 28 maggio parteciparono all'assalto condotto dalla divisione Bate a Dallas che dopo pesanti perdite dovette essere interrotto. Alla battaglia di Peachtree Creek il 20 luglio fecero parte delle forze confederate che tentarono di aggirare il fianco sinistro federale così come anche il 22 luglio a Bald Hill.Il 31 agosto e il primo settembre combatterono a Jonesboro, dove Finley venne di nuovo ferito, abbandonando poi insieme all'Armata del Tennessee la città di Atlanta. Con il resto dell'armata tentarono di tagliare le linee di comunicazioni dei federali attaccando a Dalton fino a quando non venne lanciata la nuova offensiva in Tennessee. La brigata della Florida ebbe quindi qualche scaramuccia con i nordisti a Decatur, in Alabama, e a Columbia, in Tennessee. Il 30 novembre parteciparono al sanguinoso assalto a Franklin venendo schierati all'estrema sinistra dello schieramento confederato. Durante l'avanzata attaccarono il 77th Pennsylvania schierato più avanti rispetto al resto della linea nordista. Una volta costretti alla ritirata questi schermagliatori la brigata della Florida si ritrovò sotto un pesante fuoco proveniente dai trinceramenti nemici. Il tenente-colonnello Edward N. Badger del 1st Florida Cavalry (Dismounted) venne ferito tre volte mentre avanzava. La brigata non riuscì a raggiungere i trinceramenti nemici e infine senza supporto e devastati da un fuoco micidiale gli uomini fuggirono. Dopo la battaglia i reggimenti della Florida vennero distaccati insieme alla divisine Bate per recarsi a Murfreesboro. Qui nel tentativo di attaccare la ferrovia e un deposito federale entrarono in combattimento guidati dal generale Nathan B. Forrest ma battuti ripiegarono e si riunirono all'Armata del Tennessee in tempo per prendere parte agli scontri avvenuti alle porte di Nashville. La brigata era comandata dal maggiore Jacob A. Lash essendo Bullock stato ferito il 4 dicembre. Ma Lash venne catturato durante la battaglia di Nashville dove i reggimenti subirono altre perdite oltre che la cattura di alcune bandiere.
Con il resto dell'armata si ritirarono a Tupelo, in Mississippi, e da qui vennero inviati nelle Caroline per prendere parte alla campagna del 1865. Quello che rimaneva della brigata prese parte alla battaglia di Bentonville il 19 marzo 1865. I reggimenti della Florida sempre nella divisione Bate furono schierati sulla sinistra confederata e nel pomeriggio parteciparono all'assalto confederato che costrinse i federali a ripiegare. Per il resto della battaglia rimasero nelle posizioni conquistate ai federali fino a quando si ritirarono con il resto delle forze sudiste. A causa delle pesanti perdite subite nelle ultime campagne i cinque reggimenti vennero consolidati in un'unica unità. Il 9 aprile rinasceva per l'ennesima volta il 1st Florida Infantry comandato dal tenente-colonnello Elisha Mashburn. L'unità ebbe vita breve dato che si arrese con il resto dell'aramata confederata il 14 maggio 1865 a Greensboro.

Henderson's Company
Nella primavera del 1861 una compagnia di fanteria venne organizzata a Milton dal capitano Charles C. Henderson. La compagnia fu aggregata al 5th Confederate Infantry e posta di guarnigione sul fiume Mississippi dapprima a Fort Pillow e poi a New Madrid. Qui non venne catturata insieme al resto della guarnigione sudista e per il resto della guerra venne assegnata al 42nd Tennessee Infantry divenendo la compagnia E del reggimento.

1st Florida Cavalry
Dieci compagnie composte da uomini provenienti dalla contee di Nassau, Columbia, Clay, Suwannee, Leon, Levy, Duval e Alachua entrarono in servizio nell'esercito confederato nel luglio del 1861 nei pressi di Tallahassee. William G.M. Davis venne eletto colonnello del reggimento che probabilmente servì per qualche mese come unità di cavalleria in Florida difendendo Jacksonville. Nella primavera del 1862 il reggimento comandato ora dal colonnello George T. Maxwell venne convertito in fanteria eccetto due o tre compagnie che rimasero a cavallo. Le due unità si unirono però entrambe alle forze del generale Kirby Smith in Tennesse orientale, le compagnie a cavallo videro l'azione nella piccola battaglia di Richmond del 29-30 agosto durante l'invasione del Kentucky. Nell'aprile del 1863 tutte le compagnie divennero definitivamente di fanteria e si unirono alla brigata del colonnello Trigg insieme ad altri reggimenti della Florida, pertanto si legga il paragrafo "La brigata Finley" per i successivi movimenti del reggimento.

2nd Florida Cavalry
Il 2nd Florida Cavalry era formato da 10 indipendendi compagnie di cavalleria provenienti dalle contee di Tallahassee, Melton, Gadsden, Madison, Marion e St. Johns. Furono utilizzatte in diverse parti della Florida, ad esempio per la difesa delle aree nei pressi dei fiumi Chattahoochee e Suwanee, delle città di Pensacola e Apalachcicola. Come reggimento non combatté mai unito e sin dalla sua organizzazione come tale nella seconda metà del 1862, le compagnie continuarono a proteggere le varie aree della Florida. Un distaccamento di 200 uomini circa combatté però nella piccola battaglia di Olustee del 20 febbraio 1864 ed altri a quella di Natural Bridge del 6 marzo 1865.

3rd Florida Cavlary Battalion - Compagnie A, B, C, D, E del 15th Confederate Cavalry
Cinque compagnie di cavalleria della Florida (indicate anche come 3rd Florida Cavalry Battalion) furono unite ad altre cinque compagnie dell'Alabama nella prima parte del 1864 per formare il 15th Confederate Cavalry, un reggimento di cavalleria che fu utilizzato per la difesa di Mobile, in Alabama.

5th Florida Cavalry Battalion
Circa 200 uomini componevano questo battaglione di cavalleria organizzato nell'ottobre del 1863. Combattè solo marginalmente ad Olustee il 20 febbraio 1864 e a Natural Bridge il 6 marzo 1865. Si arrese il 10 maggio 1865 a Tallahassee.

Gamble's (Leon Light) Artillery
La batteria venne organizzata nella primavera del 1862 e servì a Charleston, in South Carolina, e in Florida combattendo nello scontro di Olustee del 20 febbraio 1864. Dopo la battaglia venne unita alla batteria del capitano C.E. Dyke.

Kilcrease Light Artillery
Dalla Gamble's Artillery venne creata nella primavera del 1863 una nuova batteria comandata dal capitano Patrick Houston. Questa unità servì a Charleston, in South Carolina, e nello scontro di Natural Bridge del 6 marzo 1865.


Bandiera della Kilcrease Light Artillery, Museum of Florida History

Dyke's Light Artillery
La batteria fu organizzata nella primavera del 1862 e posta sotto il comando del capitano Charles E. Dyke. La batteria combatté nella battaglia di Olustee il 20 febbraio 1864 assieme a quella di Gamble ed entrambe furono poi inviate presso il campo di prigionia di Andersonville, in Georgia, dove vi rimasero fino alla fine della guerra.

Milton (Abell) Light Artillery
La batteria venne organizzata ad Apalachicola nel novembre del 1861 con sei pezzi d'artiglieria. Sotto il comando del capitano J.L. Dunham servì nella difesa di Jacksonville per tutto il 1862 combattendo in particolare a St. John's Bluff. Nell'estate del 1863 venne riorganizzata su due compagnie ognuna con 4 cannoni. Durante la fase iniziale dell'invasione federale della Florida del 1864, la batteria cadde in un'imboscata perdendo cinque cannoni e combattendo in parte come compagnia di fanteria nella battaglia di Olustee il 20 febbraio 1864. Si arrese il 10 maggio 1865.

Marion Light Artillery
Organizzata nel giugno 1861 nella contea di Marion originariamente come compagnia di cavalleria, fu praticamente immediatamente selezionata per diventare una batteria d'artiglieria sotto il capitano John M. Martin. I cannoni situati a Fernandina di proprietà dello stato della Florida vennero dati alla batteria che a fine anno entrò in servizio nell'esercito confederato. Fu impiegata nella difesa di Jacksonville sino a maggio del 1862 quando venne inviata a Chattanooga per unirsi alle forze del generale Edmund Kirby Smith in Tennessee orientale. Da qui prese parte all'invasione del Kentucky partecipando quindi allo scontro di Richmond del 29-30 agosto 1862 dove il capitano Martin venne ferito. Prese poi parte anche alla battaglia di Chickamauga del 19-20 settembre 1863 e in quella successiva di Chattanooga. Come parte della divisione del generale Benjamin F. Cheatham la batteria prese parte anche alle campagne di Atlanta e del Tennessee del 1864. Da Tupelo, Mississippi, la batteria venne inviata a difesa di Mobile per poi unirsi alle forze del generale Richard Taylor dopo la caduta della città e arrendersi nel maggio 1865.

Fonti
Compiled records showing service of military units in Confederate organizations (Record Group 109, National Archives Microfilm Publication)
The war of the rebellion: a compilation of the official records of the Union and Confederate armies
Stewart Sifakis, Compendium of the Confederate Armies: Florida & Arkansas
Clement E. Evans, Confederate Military History Vol. 11
F.L. Robertson, Soldiers of Florida in the Seminole Indian, civil and Spanish-American wars