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•La Costituzione Americana del 1787-Costituzionalità e legittimità della secessione
Testo di Stefano Di Matteo

Pubblicato il 24/11/2009

Si tratterà non di tutta la Costituzione nei suoi vari principi,ma solo degli aspetti che possano interessare per capire meglio quanto successe in seguito in relazione alla secessione degli Stati del Sud,quale soprattutto del processo formativo della medesima.Nel maggio del 1787 si riunì una Convenzione;erano presenti i delegati dei singoli Stati nominati dalle assemblee legislative dei rispettivi Stati.C'era il meglio dei ceti dirigenti del paese.I delegati erano venuti a Filadelfia per riorganizzare la Confederazione già esistente,il Congresso li aveva incaricati di riunirsi "al solo specifico scopo di sottoporre a revisione gli articoli della Confederazione".I delegati invece,con la massima segretezza,misero da parte il mandato ricevuto e decisero di scrivere una nuova Costituzione.Il fatto di agire in segreto contribuì a dare all'esterno un'immagine di unità e di compattezza tra i delegati che in realtà non esisteva tra loro.Alla fine si arrivò ad una soluzione di compromesso che purtroppo si riflettè sugli accadimenti futuri.Il progetto fu pronto il 17 settembre del 1787 e cominciò la parte più difficile e delicata del procedimento.La fase costituente non era iniziata in un modo molto legale.I delegati di Filadelfia non avevano avuto un mandato popolare per fare una nuova Costituzione che cambiasse l'assetto politico del paese;non si erano formati come un'Assemblea Costituente,erano solo dei delegati dei singoli Stati.Se la Costituzione appena formulata doveva essere espressione di una unitaria sovranità popolare,era necessario che fosse ratificata da tutto il popolo.Si giunse anche in questo caso ad una soluzione di compromesso dove la questione della sovranità rimase a metà e non chiarita del tutto.La Costituzione infatti previde una ratifica da parte di ogni singolo Stato e per via indiretta tramite apposite convenzioni elettive:era sufficiente che la Costituzione venisse approvata da almeno nove Stati per fare in modo che, almeno per loro,la Costituzione medesima entrasse in vigore. All'inizio la procedura cominciò bene in quanto molti Stati approvarono la Costituzione all'unanimità o con grandi maggioranze,altri Stati invece l'approvarono con difficoltà fino a quando si arrivò nel giugno 1788 al nono Stato che l'approvò(New Hampshire).Restavano ancora incerti sul da farsi due Stati importanti come la Virginia e New York:dopo alcuni dissensi si arrivò alla ratifica anche in questi Stati.Con l'adesione di essi,anche se mancavano all'appello il North Carolina e il Rhode Island, i quali ratificarono più tardi,la Costituzione divenne una realtà per tutta la nazione.Pertanto, la Costituzione aveva ricevuto numerose opposizioni e si erano verificati non pochi contrasti per poter entrare in vigore.Tale procedimento formativo che alcuni storici ritengono anomalo e iniziato in modo al limite della legalità-pensiamo ai delegati che legiferarono senza averne il potere-diede dei caratteri di ambiguità alla Costituzione,specialmente alla sua configurazione giuridica,a metà strada di una volontà popolare liberamente espressa attraverso i suoi rappresentanti e un vero e proprio Trattato Internazionale ratificato dai singoli Stati,e permise successivamente agli Stati secessionisti di configurarla come un patto federativo dal quale poterne liberamente uscirne essendo mutate le condizioni iniziali, esercitando,a loro parere, un preciso legittimo diritto.Il processo formativo della Costituzione Americana,non deliberata da un'Assemblea Costituente eletta a tale scopo,ma ratificata successivamente da parte dei singoli Stati, può far pensare effettivamente a ritenere la Costituzione medesima una Convenzione internazionale e quindi,soggetta alle regole esistenti nel Diritto Internazionale quale appunto la denuncia del trattato medesimo per le condizioni mutate nel tempo.Gli Stati del Sud giustificarono la secessione con il fatto che il governo di Washington con gli anni aveva ampliato i propri poteri in maniera superiore a quanto previsto dalla Dichiarazione d'Indipendenza e dalla Costituzione, diminuendo i diritti dei singoli Stati e trasformando di conseguenza la Confederazione in una Federazione.La spinta centralista verificatasi negli anni antecedenti alla guerra civile giustificava perciò, per i Confederati, l'uscita dal trattato-cioè dalla Costituzione- da parte degli Stati che non concordassero con la nuova situazione creatasi.. La Costituzione Americana del 1787 fu un compromesso tra chi voleva la creazione di uno Stato unitario tra le ex-colonie inglesi e di chi voleva il mantenimento di una confederazione che non mettesse in discussione la loro sovranità. Venne creata una forma di Stato che, come scrisse Alexander Hamilton,(noto sostenitore del governo Federale) "lungi dall'implicare una abolizione dei governi statali, li rende parti costituenti di una nazione sovrana, concedendo loro una diretta rappresentanza in Senato e lasciando nelle loro mani una buona parte della sovranità. Il che corrisponde pienamente al concetto del governo federale in ogni possibile e ragionevole estensione del termine".
Una delle motivazioni mosse dal primo Stato Meridionale che dichiarò la secessione dall'Unione e cioè la Carolina del Sud fu appunto la seguente: detto Stato asserì,per giustificare la secessione,la violazione del patto federativo che era uno dei fondamenti della Costituzione Americana.Il governo federale doveva rappresentare gli interessi di tutti gli Stati in uguale misura,senza mostrare delle preferenze verso uno o più Stati.L'Unione trovava il suo fondamento proprio nel perseguimento di un fine sociale che assicurasse a tutti gli Stati parità di condizioni sia politiche che economiche.
Lo Stato della Carolina del Sud ritenne che questo ultimo punto fosse stato violato dal governo federale a favore degli Stati del Nord.Pertanto,venendo meno,per le ragioni sopra dette,il patto originario federativo,gli Stati avevano diritto di staccarsi dall'Unione.
Va detto comunque che la Costituzione Americana non menziona in alcun articolo la possibilità della secessione.In merito a detto argomento, i giuristi si sono ripetutamente confrontati con opinioni diverse tra loro.Vi sono,a tale proposito, due fondamentali correnti di pensiero.
La prima teoria è quella di Daniel Webster,a difesa dell'indissolubilità dell'Unione,a cui si riferì Lincoln; la seconda teoria è quella di John C.Calhoun,a difesa delle tesi Sudiste. I due giuristi,negi anni trenta, dibatterono la questione,fissando le due opposte teorie che si riproposero al momento della secessione degli Stati del Sud.
Webster sosteneva che gli Americani si erano costituiti come singolo popolo prima ancora dell'avvento della Costituzione:il popolo aveva fondato la nazione americana nel momento che proclamò la propria indipendenza nel 1776.Per Webster e per Lincoln la Dichiarazione d'indipendenza era più vicina ad essere il documento di fondazione degli Stati Uniti di quanto lo fosse la Costituzione,proprio perchè nata dal popolo e non dai governi statali di allora.L'Unione era,secondo il loro pensiero,molto più antica della Costituzione.
Le teorie di Calhoun,invece,concepivano la nazione Americana come una lega di "Stati Sovrani",tenuti insieme dalla Costituzione,intesa come "un patto tra Stati",che si poteva anche sciogliere.Si sosteneva quindi la teoria dei "diritti degli Stati sovrani",cioè, non era stato il governo Federale a creare gli Stati,bensì gli Stati ad aver creato il governo Federale;per Calhoun i singoli Stati avevano il diritto di non applicare le leggi federali quando le medesime erano contrarie ai loro interessi.