•I Ribelli del Colorado, i
Confederati dimenticati dalla storia Il Colorado doveva
la maggior parte dei suoi primi insediamenti alla corsa all’oro. Nel
tardo 1857, un indiano Delaware, tale Fall Leaf, ex esploratore
dell’esercito, trovò alcune pepite d’oro, le mostrò a un uomo di
Lawrence in Kansas chiamato John Easter, questi ne parlò ai suoi
amici e quello che successe si può immaginare. La notizia si diffuse
a macchia d’olio e il fatto che Fall Leaf si rifiutasse di condurre
chiunque al posto esatto dove aveva trovato il prezioso minerale non
fermò certo un gruppo di cercatori che partirono da Lawrence la successiva
primavera alla ricerca dell’oro. Non fu trovato in quell’occasione,
ma poco dopo fu scoperto ugualmente e circa 100.000 cercatori
invasero il Territorio fra l’estate e la primavera del ’59. Pochi si
arricchirono, la maggior parte tornò da dove era partita più
povera di prima. All’alba del 1861, nel Colorado erano presenti
molti insediamenti e abitanti, il presidente James Buchanan nel
febbraio 1861 costituì ufficialmente il Territorio del Colorado con
capitale la piccola città di Denver. I sudisti furono prominenti
nella fondazione della città e si stima che un terzo della popolazione
del Territorio fosse o meridionale o di simpatie sudiste, le uniche
due compagnie della milizia cittadina avevano due capitani sudisti,
ma furono sciolte appena il Governo territoriale fu formalmente
organizzato. Anche se Denver era lontana dalla crisi che stava
investendo l’Est, le due fazioni rivali erano in costante contrasto.
Il primo episodio di “guerra” avvenne tra due amici, il direttore
delle poste, il meridionale W. P. McClure e il suo amico
settentrionale S. W. Waggoner. Sulla strada maestra che parte da
St.Louis e va a Ovest, erano state inviate nelle varie cittadine
numerose bandiere confederate. McClure aprì il pacchetto nel suo
ufficio alla presenza del suo amico, che si trovava colà per leggere
gli ultimi giornali arrivati dall’Est, Waggoner non voleva guardare,
ma poi sputò tabacco sulla bandiera dicendo a McClure tutto quello
che pensava di “quell’infernale straccio ribelle”. A Denver i
cittadini si aspettavano un duello da un giorno o l’altro, ma
Waggoner inviò una lettera a McClure, dove ricordava la loro
amicizia e che quello che aveva fatto non era un insulto personale.
L’amicizia non finì, ma i due si separarono, in seguito entrambi
furono vittime di guerra, McClure cadde in battaglia e Waggoner in
una schermaglia con i guerriglieri di Quantrill. Se il ruolo degli
unionisti del Colorado è stato rivalutato negli ultimi anni,
soprattutto nella disfatta confederata in New Mexico, dei
simpatizzanti confederati e del loro sforzo per aiutare la causa
confederata tutto è ancora da studiare, essi erano lontani per dare
o ricevere aiuto, erano soverchiati dagli unionisti e guardati con
sospetto dal nuovo Governo a loro ostile, ma non rinunciarono a
tentare. I ribelli del Colorado non poterono fare molto, ma è
opinione dello storico Charles Rice (fonte primaria di quest’articolo)
che se avessero potuto contrastare con successo gli unionisti in
Colorado, accaparrarsi l’area mineraria aurifera e
sbaragliare i federali durante l’invasione del New Mexico, essi avrebbe
potuto cambiare il corso del conflitto nel Sud Ovest e forse
dell’intera guerra. Iniziato il conflitto, i sudisti di Denver
decisero di sondare i sentimenti della popolazione. Il 24 aprile,
solamente dodici giorni dopo il bombardamento di Fort Sumter, fu
issata sopra un edificio una bandiera confederata, rapidamente una
folla si radunò in strada e si divise in due, una parte festeggiava
e l’altra voleva togliere il vessillo, l’eccitazione era al massimo
e la rissa fra le due fazioni sembrava imminente, quando Samuel L.
Logan, in seguito ufficiale unionista, salì sul tetto e tolse la
bandiera, la folla si calmò e si disperse. Fu la prima e unica
bandiera che sventolò sulla città di Denver. Lincoln scelse come
Governatore del Territorio William Gilpin, questi sapendo della
forte presenza di simpatizzanti sudisti decise, dopo aver
organizzato la sua amministrazione, di prendere provvedimenti in
merito. Le due compagnie furono sbandate, cominciò e reclutare
volontari per l’Unione e cercò di acquistare tutte le armi
disponibili per tenerle lontano dalle mani dei secessionisti.
Cominciò una gara fra le due fazione per il possesso di armi e
munizioni ed il prezzo di questi salì vertiginosamente. I sudisti
cominciarono a organizzare una forza militare, ma il 30 settembre
1861, il “Rocky Mountain News” di Denver scriveva dell’arresto il
giorno prima del capitano McKee e di altri uomini, anche se nessuna
accusa pubblica venne fatta, era chiaro a tutti che quegli uomini
stavano formando un compagnia. Altri 39 furono arrestati il 19
ottobre 1861, suscitando molte polemiche, si diceva che avessero
attaccato dei carri dell’esercito, fra trasferimenti, accuse di
tradimento e processi mai fatti, furono rilasciati fra marzo e
aprile 1862. Il Governatore tenne lontano questi uomini per 5/6 mesi
e la beffa si aggiunse al danno: il Marshall della contea si era
venduto cavalli, armi ed equipaggiamenti e si era tenuto i soldi.
Altri episodi più o meno leciti si succedettero nei mesi a seguire.
Intanto in New Mexico si svolse l’evento più importante fino a quel
momento: l’invasione e la conseguente sconfitta della brigata di
Sibley dove giocò un ruolo importante, il 1° reggimento del Colorado
USA, la malconcia brigata di Sibley si ritirò in Texas, e i
simpatizzanti confederati del Colorado rimasero più isolati che mai,
ma non tutte le speranze erano tuttavia perdute. Nell’Agosto del
1862, il “Rocky Mountain News” riportava che un distaccamento
confederato guidato dal capitano George T. Madison aveva il suo
quartiere generale al ranch di James M. Franciscus ai piedi dello
Spanish Peak nel Colorado meridionale. Madison rimase al ranch per
quattro giorni, poi guidò i suoi uomini a sud verso il Texas. Una
pattuglia fu inviata all’inseguimento dei sudisti, ma perse le loro
tracce. La compagnia di Madison fu il preludio a un’ambiziosa
impresa dei confederati, essi volevano costituire un reggimento
intero. A circa 20 miglia a sud ovest di Pueblo ed a solo un miglio
dalla strada militare tra Denver e Fort Union in New Mexico, si
trova una valle di forma quasi circolare, l’ingresso costituito da
uno stretto passaggio (presidiato da sentinelle), è circondato da
alti muri di rocce, qui il colonnello del reggimento John Heffner
pose il quartiere-generale. Per maggiore sicurezza i volontari
dovevano prima essere radunati in vari campi intorno alle montagne
circostanti, quindi una volta accertata la fedeltà alla
Confederazione potevano essere introdotti al campo del reggimento.
L’intenzione di Heffner era di raggiungere gli effettivi, quindi
attaccare Fort Garland, armare il reggimento e andare a combattere
per la Confederazione. Le voci di un reggimento confederato in zona
raggiunsero le orecchie nordiste e tra i giovani volontari al campo
la tensione era palpabile, si diceva che i federali stessero
compiendo rastrellamenti in cerca di ribelli. Il numero necessario
per la formazione del reggimento era raggiunto e le spie confederate
erano già dentro il Forte Garland, spacciandosi per cacciatori, a
raccogliere informazioni, accompagnati nella loro “visita” dal
Maggiore (USA) Whiting che mostrò loro il Forte come una moderna
guida turistica!!!, Nel Quartier Generale del reggimento, una spia
federale fu scoperta e venne colpita dopo un tentativo di fuga dalle
sentinelle poste all’ingresso della valle. Gli spari però
provocarono il panico tra i volontari che si sparpagliarono in ogni
direzione. Questa fu la fine del 1° reggimento del Colorado. Heffner
perse il reggimento e i 5000 dollari che aveva investito su di esso.
I giornali pubblicarono le liste degli uomini di ogni compagnia, il
colonnello fu catturato. Il nuovo comandante unionista del Settore
militare del Colorado Chivington fece un’ispezione nel suo
territorio di competenza nella primavera 1863 affermando che il
grosso dei guerriglieri nemici era stato cacciato dal Colorado. Nel
’63 furono fatti alcuni tentativi di formare unità, ma tutti
falliti. Se i primi tentativi di formare delle unità nel Territorio
del Colorado rimasero a carattere ‘statale’, nuove reclute furono
finalmente autorizzate da Richmond. L’Aiutante e Ispettore Generale
Samuel Cooper, affidò l’incarico a James Reynolds. Il capitano
lasciò il Texas l’undici aprile 1864 con ventuno uomini alla volta
del Colorado per iniziare il reclutamento. Purtroppo la storia di
quella che doveva essere la prima unità ufficiale del Colorado finì
molto male. Reynolds, parte dei suoi uomini e le nuove reclute
divennero non una compagnia, ma un gruppo armato dedito al
banditismo dopo varie “imprese” compiute, entro la metà di agosto
tutti gli uomini della banda, tranne tre che riuscirono a scappare,
furono prigionieri di guerra. Il comandante unionista del Settore
militare del Colorado, il famigerato Chivington, si vide negare il
permesso dai superiori di fucilare i prigionieri. Quando partì per
la spedizione conclusasi con il massacro di Sand Creek, si portò
dietro Reynolds ed i suoi uomini e li uccise durante la marcia. Finì
così la guerra in quella zona di Paese, le enormi difficoltà
incontrate dai confederati del Colorado, conseguenza dell’isolamento
del Territorio, resero vani i molti tentativi effettuati dagli
abitanti di fare qualcosa per la Causa Meridionale. |
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