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Virginia Infantry: i Virginiani dell'Armata del Tennessee
•Il 54th e il 63rd Virginia Infantry: i Virginiani dell'Armata del
Tennessee
Testo di Matteo Fontana
Pubblicato il 14/04/2013
Introduzione
Solo due reggimenti di fanteria dello stato della Virginia servirono
con l'Armata del Tennessee: si tratta del 54th Virginia Infantry e
del 63rd Virginia Infantry. Sebbene si unirono all'armata solo nel
1863 combatterono tenacemente in tutte le più importanti battaglie
del fronte occidentale giocando un ruolo di primo piano nello
svolgersi di questi eventi. Eppure questi due reggimenti sono quasi
completamente sconosciuti. Questi virginiani non giunsero
nell'Armata del Tennessee con il famoso trasferimento del I Corpo
del generale James Longstreet direttamente dall'Armata della
Virginia Settentrionale e nemmeno lasciarono l'armata di Braxton
Bragg quando l'offensiva del 1863 sul fronte occidentale terminò. Il
loro destino era quello di divenire parte integrante della
principale armata confederata sul fronte occidentale. Quella che
segue è la storia reggimentale di queste due unità, raccolta con
fatica a causa della mancanza di memorie scritte dai membri di
questi reggimenti e di documentazione ufficiale accurata,
probabilmente in parte andata persa nel 1865. Molti movimenti sono
poco chiari o sconosciuti, persino il loro esatto ruolo in alcune
battaglie non è conosciuto esattamente. Questa carenza di
informazioni è colmata solo in parte dai dati che si possono
raccogliere seguendo le brigate di appartenenza, le quali soffrono
però dello stesso problema.
Formazione e
prime operazioni del 54th Virginia Infantry
Tra il settembre e l'ottobre del 1861 dieci compagnie composte da
uomini provenienti dalle Contee della Virginia Sud-Occidentale di
Floyd, Montgomery, Pulaski, Carroll, Craig e Roanoke venivano
assemblate per formare il 54th Virginia Infantry sotto il comando
del colonnello Robert C. Trigg. Trigg si era diplomato ultimo nella
sua classe al Virginia Military Institute e non aveva avuto
esperienza nell'esercito federale ma aveva servito a lungo nella
milizia. Alla scoppiò del conflitto riuscì a reclutare una sua
compagnia con la quale combtatté a First Manassas. Riuscì poi ad
ottenere l'autorizzazione ad organizzare un nuovo reggimento di
fanteria, si trattava del 54th Virginia. Il reggimento vide per la
prima volta l'azione nel gennaio del 1862 quando il generale Humprey
Marshall entrò nel Kentucky Orientale con le sue truppe confederate.
A Middle Creek i sudisti si scontrarono con i federali di James A.
Garfield. Qui il 54th Virginia venne tenuto in riserva a supporto di
una batteria di artiglieria. I confederati vennero sconfitti e il
54th Virginia si ritirò assieme al resto delle forze di Marshall.
Insieme alle altre truppe sudiste partecipò alla piccola battaglia
di Princeton in maggio e all'inizio di giugno l'unità si trovava a
Rocky Gap, in Virginia, dove vi trascorse tutta l'estate. Tra
settembre e ottobre il reggimento fu inviato in Kentucky dove
partecipò ad alcune scaramucce a Prestonsburg e a Lexington. A
dicembre venne trasferito nella Virginia Sud-Orientale dove vi
rimase fino al marzo 1863, combattendo una scaramuccia a Kelly's
Store dove il colonnello Trigg venne ferito e uno dei capitani
ucciso. Dalla Virginia il 54th venne inviato direttamente in
Tennessee.
Origini,
organizzazione e prime campagne del 63rd Virginia Infantry
Sebbene il 63rd Virginia Infantry fu formalmente organizzato il 24
maggio 1862 con dieci compagnie di fanteria poste sotto il comando
del colonnello John J. McMahon, possiamo fare risalire le sue
origini a circa un anno prima. Era il 5 luglio 1861 quando il
capitano David C. Dunn e la sua compagnia di fanteria, i Floyd
Blues, venivano accettati in servizio nell'esercito confederato come
parte del 50th Virginia Infantry. Come suggerito dal nome
dell'organizzazione, la compagnia era composta da uomini provenienti
dalla contea virginiana di Floyd, situata tra le montagne del Blue
Ridge in Virginia Sud-Occidentale. Il battesimo del fuoco arrivò
alla battaglia di Cross Lanes il 26 agosto del 1861 quando il
generale John B. Floyd attaccò i federali del colonnello Erastus B.
Tyler. Qui gli uomini della compagnia parteciparono all'attacco sul
fianco destro federale catturando prigionieri e proprietà nemiche,
forzando infine gli unionisti alla ritirata. La giornata del 10
settembre li vede nuovamente in combattimento a Carnifex Ferry dove
però i sudisti furono battuti. Nei mesi successivi fu solo impiegato
in attività di picchetto e guardia eccetto per una piccola
scaramuccia con la cavalleria nordista a Meadow Bluff. Ma il 50th
Virginia venne riorganizzato nella primavera del 1862 e i Floyd
Blues vennero distaccati dal reggimento. La stessa compagnia subì
una riorganizzazione con l'inserimento di nuove reclute. Nel giro di
un mese i Floyd Blues sarebbero divenuti la compagnia I del 63rd
Virginia Infantry, un nucleo di veterani su cui il nuovo reggimento
in fase di formazione si sarebbe appoggiato. Tra marzo e maggio
vennero assemblate le compagnie che avrebbero dovuto costituire il
63rd Virginia: la maggior parte degli uomini proveniva dalla contea
di Washington, ma anche le conte di Grayson, Carrol, Smyth, Wythe e
la già citata Floyd contribuirono a fornire uomini per il
reggimento. Da notare che la compagnia B era composta in parte da
virginiani e in parte da uomini del Tennessee, come anche la D che
era formata anche da reclute del West Virginia.
Sotto il comando del colonnello John J. McMahon, il 63rd Virginia
venne assegnato alle forze del generale Humphrey Marshall prendendo
parte alle operazioni in Virginia Sud-Occidentale. Marshall nel
maggio 1862 mosse le sue forze incontro a quelle dei federali a
Princeton e fu qui che il reggimento entrò in azione per la prima
volta. Si trattò tuttavia solo di una scaramuccia che si concluse il
17 maggio con la ritirata indisturbata dei nordisti. A dicembre il
reggimento fu trasferito nella Virginia Sud-Orientale dove vi rimase
fino al marzo 1863. In questo periodo il 63rd Virginia prese parte a
diverse scaramucce, la più importante fu forse quella presso Kelly's
Store. Tornato in Virginia Sud-Occidentale l'unità operò a partire
dal 21 marzo nei pressi di Saltville, cittadina strategicamente
importante e costantemente minacciata per la preziosa risorsa da cui
prendeva il nome e che si trovava nell'area: il sale. Sotto ordini
del generale John Stuart Williams il reggimento si unì a una
compagnia di cavalleria per attaccare i federali del colonnello
Toland, durante queste operazioni vennero anche liberati dei
prigionieri confederati. Il reggimento passò il resto dell'estate
lavorando alle fortificazioni dell'area fino a quando nell'agosto
del 1863 partì alla volta del Tennessee; durante la marcia 22 membri
della compagnia D disertarono.
Il 54th e il
63rd Virginia con l'Armata del Tennessee
Dopo la guarigione dalla ferita subita a Kelly's Store, il
colonnello Robert C. Trigg del 54th Virginia alla fine di agosto del
1863 si ritrovò assieme al suo reggimento in Tennessee. Era alla
testa di una brigata di fanteria destinata ad aggregarsi all'Armata
del Tennessee del generale Braxton Bragg, recentemente battuto dai
federali di William S. Rosecrans nella campagna di Tullahoma. Trigg
aveva quindi sotto il suo comando non solo il suo vecchio reggimento
ma anche il 1st Florida Cavalry Dismounted, il 6th e il 7th Florida.
E anche il colonnello McMahon del 63rd Virginia sembrava stesse
facendo carriera. Come Trigg si trovava al comando di una brigata
composta dal suo reggimento e dal 65th Georgia, 58th North Carolina
e 5th Kentucky. Purtroppo per lui fu rapidamente sostituito dal
giovane colonnello John H. Kelly, astro nascente dell'Armata del
Tennessee, e dovette accontentarsi di tornare al comando del suo
reggimento. Le due brigate appartenenti alla divisione del generale
William Preston nel corpo di Simon B. Buckner si unirono
definitivamente all'Armata del Tennessee all'inizio di settembre, da
quel momento in poi i destini di queste due unità si sarebbero
definitivamente intrecciati condividendo le stesse vittorie e
sconfitte sino alla fine della guerra.
Il 19 settembre 1863 i due reggimenti giungevano sul campo di quella
che fu la loro prima vera grande battaglia: Chickamauga. Eccetto due
compagnie del 63rd Virginia distaccate per proteggere nelle retrovie
i carri del treno d'ordinanza dell'armata di Bragg, i virginiani
vennero schierati insieme al resto della divisione Preston sul
fianco sinistro confederato. Le tre brigate di Preston furono
disposte in colonna, con Trigg in coda. Immediatamente a destra si
trovava l'altra divisione di Buckner, quella del generale Alexander
P. Stewart seguita dal I Corpo di James Longstreet guidato dal
generale John Bell Hood. Quando si rese necessario inviare la
divisione Stewart sul fianco destro confederato dove la battaglia si
stava sviluppando si venne a creare un buco nella linea. Buckner
ordinò a Preston di colmare il vuoto lasciato da Stewart ma questi
avanzò semplicemente la brigata di Trigg e del 54th Virginia alla
destra di quella del generale Archibald Gracie, che costituiva la
testa dell'iniziale schieramento in colonna assunto dalla divisione.
Pertanto Trigg schierò in linea i sui reggimenti con il 54th
Virginia all'estrema destra, quasi nei pressi del Vinyard Field (un
campo di grano di fronte alla fattoria Vinyard), subito oltre al
quale gli uomini di Hood stavano venendo pesantemente ingaggiati
nelle fitte foreste che ricoprivano il campo di battaglia. E proprio
la necessità di rinforzare Hood fece avanzare ulteriormente verso
destra la brigata di Trigg con un ordine consegnato alle 15:00 circa.
L'apparizione del 54th Virginia e degli altri reggimenti rinvigorì
la brigata Robertson che si trovava in difficoltà. Trigg schierò i
suoi uomini in linea lungo lo steccato che delimitava il confine est
del Vinyard Field, il 54th Virginia congiungeva le forze appena
arrivate a quelle di Robertson, anch'egli in parte schierato sul
limite del campo e in parte nell'adiacente foresta. Al confine ovest
del campo si trovavano i federali che estendevano anch'essi la loro
linea nelle foreste. Trigg iniziò ad avanzare nel Vinyard Field
travolgendo elementi delle brigate federali Carlin e Barnes. Durante questa
manovra Trigg e il 6th Florida avanzarono troppo rispetto agli altri
reggimenti della brigata ma di fronte a loro si trovavano due
batterie d'artiglieria ormai senza supporto di fanteria, pertanto
Trigg tornò indietro dal tenente-colonnello John Wade che guidava il
54th Virginia per spronarlo ad avanzare. I virginiani seguiti subito
dal 1st Florida Cavalry Dismounted e dal 7th Florida Infantry
iniziarono a muovere ma il generale Robertson intervenne a fermarli,
sostenendo che gli ordini erano di rinforzare il suo assalto che
attualmente stava penetrando le linee federali. Pertanto le unità
obbedirono e obliquarono verso la foresta a destra. Trigg lasciato
solo con il 6th Florida non poté far altro che assistere alla fuga
delle due batterie e infine si ritirò. Gli scontri per la giornata
del 19 settembre si stavano concludendo e i virginiani si
prepararono a passare la notte sul campo di battaglia. Per ora il
54th Virginia aveva perso 38 uomini (3 morti e 35 feriti) mentre il 63rd
era invece rimasto in riserva con il resto dalla divisione Preston.
La mattina dal 20 settembre l'attacco confederato riprese ma per
buona parte della giornata i due reggimenti virginiani con le
relative brigate d'appartenenza rimasero inattivi. Alle 16:00 circa
però l'intera divisione Preston venne fatta muovere. Eccetto la
brigata Trigg che con il 54th Virginia rimase più indietro a difesa
dell'artiglieria sudista, la divisione si schierò in linea di
battaglia. Avrebbero di nuovo dovuto rinforzare gli uomini di
Longstreet ora impegnati in un assalto contro l'Horseshoe Ridge.
Quando la brigata Gracie avanzò di sua spontanea volontà in supporto
delle truppe di Hood, Preston fece avanzare la brigata Kelly e il
63rd Virginia che aggressivamente mossero avanti. Arrivati sulla
Vittetoe Road gli uomini del 63rd Virginia vennero investiti da un
fuoco tremendo ma l'intera brigata venne fatta continuare a passo di
corsa. Il maggiore J.M French che comandava i virginiani fermò il
reggimento a pochi metri dal nemico e iniziò a rispondere al fuoco.
I federali stavano cedendo e French era pronto a lanciare
all'assalto i suoi uomini ma il colonnello Kelly che da tempo già
pensava stessero avanzando contro altri confederati ordinò al 63rd
Virginia di cessare il fuoco, permettendo così ai nordisti di
rioccupare la posizione. Il 63rd Virginia ripiegò leggermente e
ricominciò a scambiare colpi con il nemico. Con la brigata Kelly e
Gracie che stavano subendo forti perdite nel centro dell'azione,
Preston mandò a chiamare la brigata Trigg. Il colonnello dapprima
inviò soltanto due reggimenti tra cui il 54th Virginia per poi
cambiare idea e recarsi personalmente con il resto del suo comando.
Giunto in prima linea si incontrò con Kelly, i due decisero di
lanciare un assalto congiunto contro i federali schierati sull'Horseshoe
Ridge. Kelly avrebbe attaccato frontalmente mentre Trigg li avrebbe
assaltati da sinistra colpendoli al fianco e alle spalle. Erano
circa le 19:00, cominciava a fare buio e il fumo e la polvere della
battaglia limitavano la visuale. I federali sulla destra videro
delle truppe avanzare, molti pensarono fossero rinforzi ma in realtà
si trattava della brigata Trigg che li stava aggirando. Favoriti
dalle circostanze i sudisti arrivarono a ridosso della linea
federale e senza praticamente alcuna perdita catturarono tre interi
reggimenti nordisti. Il 54th Virginia in particolare catturò l'89th
Ohio e il 22nd Michigan, una parte del 21st Ohio, 5 bandiere e 1500
armi. Nel frattempo il colonnello Kelly senza avvisare Trigg si era
allontanato essendo stato richiamato dal generale Preston che voleva
vederlo urgentemente. Il 63rd Virginia e gli altri reggimenti
rimasero pertanto fermi in linea di battaglia fino a quando il
comandante del 5th Kentucky Infantry prese l'iniziativa e guidando
anche il 63rd Virginia avanzò verso il nemico protetto dal buio e
dal fumo. I reggimenti entrarono in contatto con il 9th Indiana e
mentre trattavano per la resa i federali aprirono il fuoco. I due
reggimenti sudisti si ritirarono. Infine un'ultima salva venne
sparata dai federali in direzione del loro fianco destro, finendo
dove il 54th Virginia stava smistando i prigionieri fatti dalla
brigata. La raffica gettò confusione tra gli uomini e molti
prigionieri fuggirono. In parte vennero ricatturati poco dopo dagli
altri reggimenti di Trigg e Kelly. Non è ben chiaro quanti federali
fuggirono e quali furono le responsabilità ma riguardo a questo
episodio il generale Preston scrisse nel suo rapporto dopo la
battaglia che "Gli yankees furono rapidamente circondati e catturati
assieme alle loro armi ed equipaggiamenti. Il 54th Virgina e la
brigata di Trigg subirono il fuoco di alcuni yankees nascosti. Uno
dei risultati fu la fuga dei prigionieri. Kelly riporta, e i suoi
comandanti di reggimento confermano, che la brigata di Trigg fallì
nell'assicurasi in modo appropriato i prigionieri consentendo a
molti di fuggire, forzando gli uomini di Kelly ad arrischiarsi per
ricatturarli". Esausti e bloccati dalla notte incombente le due
brigate cessarono ogni attacco. La battaglia era finita, il 63rd
Virginia aveva perso un terzo dei suoi uomini mentre il 54th
Virginia tra i 40 e i 60 uomini. I prigionieri catturati e la loro
condotta gli meritarono le congratulazioni dei rispettivi comandanti di
brigata e di Preston. Trigg in particolare attirò le attenzioni dei
superiori, Preston e Buckner successivamente alla battaglia
scrissero rapporti positivi sul suo conto suggerendo la necessità di
promuoverlo brigadier-generale.
A sinistra: posizioni dei due reggimenti virginiani il 19 settembre
(mappa del Civil War Trus www.civilwar.org)
A destra: l'attacco delle due brigate all'Horseshoe Ridge (mappa Hal
Jespersen per Wikipedia)
Clicca sulle rispettive mappe per ingrandirle
Da Chickamauga i confederati vittoriosi inseguirono i nordisti fino
a Chattanooga dove chiusi nella città vennero assediati dalle forze
dell'Armata del Tennessee. In seguito alla battaglia di Chickamauga
e alla concentrazione di numerose unità sotto il comando di Bragg si
rese necessaria una riorganizzazione dell'armata. La promozione
di Trigg auspicata dai superiori andò invece al colonnello Kelly che
venne però trasferito alla cavalleria, le due brigate furono
sbandate per distribuire in altro modo i reggimenti. Le unità della
Florida di Trigg vennero unite ad altri reggimenti dello stesso
stato per formare una loro brigata mentre i due reggimenti di Virginiani vennero uniti in una nuova brigata composta anche dal
58th e dal 60th North Carolina. Sebbene questi quattro reggimenti
provenissero da due stati diversi erano accomunati da una cosa:
provenivano dalle contee occidentali e montagnose dei due rispettivi
stati (contee tra l'altro confinanti), zone considerate
filo-unioniste e che condividevano simili problemi sociali e ideali.
Trigg sperò ugualmente di essere posto al comando di questa nuova
unità ma per guidarla venne selezionata una vecchia conoscenza della
compagnia I del 63rd Virginia. Si trattava del recentemente promosso
brigadier-generale Alexander W. Reynolds, un diplomato di West Point
che aveva comandato il 50th Virginia. La nuova brigata venne
inserita nella divisione del generale Buckner nel corpo di William
J. Hardee.
A Chattanooga i virginiani passarono i mesi di ottobre e novembre
sulle alture che circondavano la città costruendo trinceramenti e
supportando l'artiglieria. Tuttavia il 22 novembre la divisione
Buckner alla quale ora i reggimenti appartenevano venne inviata in
Tennessee Orientale per supportare il generale Longstreet che
operava contro Knoxville. Proprio il giorno successivo i federali
lanciarono il loro assalto per liberarsi dall'assedio di Chattanooga,
pertanto la brigata fu fatta tornare rapidamente indietro e
rischierata in tempo ai piedi di Missionary Ridge dove si riparò
dietro ai trinceramenti eretti in zona. A causa di una serie di
errori di schieramento da parte dei generali Bragg e John C.
Breckinridge e di errate informazioni sulle posizioni delle truppe
sudiste (schierate sia ai piedi che sulla cresta del Missionary
Ridge) la brigata Reynolds venne fatta ritirare e salire sul
Missionary Ridge per tappare un buco nella linea in cima alla
montagna. In realtà questo buco sulla cresta non si trovava
esattamente in corrispondenza della loro posizione alla base della
montagna. Si creò un quindi una falla nella linea alla base di
Missionary Ridge che non sfuggì ai federali, i quali in quel preciso
momento del 25 novembre si stavano lanciando nuovamente all'attacco.
Oltre ad aver aperto una falla lo spostamento della brigata creò
confusione sulla cresta di Missionary Ridge. Infatti quando i
quattro reggimenti vi giunsero dopo aver perso quasi metà degli
uomini nella scalata, finirono col mischiarsi ad altre unità che si
trovavano al posto del presupposto buco nella linea, che in realtà
come già detto non corrispondeva alla posizione occupata dalla
brigata Reynolds alla base della montagna ma leggermente più a
destra di essa. Nonostante tutto i virginiani e gli altri reggimenti
di Reynolds parteciparono alla difesa della cresta, andando in
supporto alla divisione del generale Anderson. Qui le unità furono
coinvolte in un acceso combattimento ma alla fine in serata si
ritirarono verso Chickamauga per poi giungere fino a Dalton, in
Georgia dove si accamparono per trascorrere l'inverno.
A Dalton il 63rd Virginia contava 303 uomini presenti mentre il 54th
Virginia 390. I due reggimenti erano stati messi a dura prova nei
loro primi scontri con l'Armata del Tennessee e si apprestavano ad
affrontare un'altra lunga ed estenuante campagna, del malcontento
cominciava a diffondersi tra gli uomini che volevano tornare a
combattere nella Virginia Sud-Occidentale ma per loro sfortuna li
aspettava ancora una lunga permanenza nell'Armata del Tennessee e
una nuova riorganizzazione della stessa. A Dalton il generale Joseph
E. Johnston prese il comando dell'armata e la brigata Reynolds fu
assegnata alla divisione del generale Carter L. Stevenson del II
Corpo comandato dal generale John Bell Hood. Le altre tre brigate
della divisione erano comandate dai generali John C. Brown (brigata
del Tennessee), Alfred Cumming (brigata della Georgia) ed Edmund
W.Pettus (brigata dell'Alabama). Questa era la situazione in cui si
trovavano i due reggimenti virginiani alla vigilia dell'imminente
campagna di Atlanta.
Ed è proprio durante le prime operazioni della campagna di William
T. Sherman contro Atlanta che il 54th e il 63rd Virginia entrarono
nuovamente in azione. Il 25 febbraio furono coinvolti in una
scaramuccia contro i federali del generale J.M. Palmer a Rocky Face
Ridge, a pochi chilometri da Dalton. Il generale Reynolds al comando
dei virginiani e anche dei reggimenti dell'Alabama di Pettus ricorda
così l'episodio: "Il nemico è avanzato schierato su tre linee di
battaglia con grande confidenza e aspettandosi di travolgermi, alle
10 la battaglia imperversava furiosa su tutta la mia linea. Il rombo
del cannone e il fragore dei fucili era assordante eppure i nostri
ragazzi hanno resistito fermi e risposto con una raffica con
terribili effetti... Ho ordinato di avanzare. Grida hanno riempito
l'aria e gli yankee sono fuggiti. Presto si sono riorganizzati e
tornati ancora alla carica. Li abbiamo confrontati e respinti,
venendo rinforzati hanno fatto il loro terzo e più forte attacco. Le
linee hanno vacillato per alcuni momenti. Ho cavalcato avanti e
ordinato una carica che li ha completamente mandati in rotta. Non mi
sono mai sentito così coperto di gloria nella mia vita. E' stata una
vittoria completa grazie a Dio. Avevo vinto, persino il mio cavallo,
"Gauley", sembrava percepirlo e apprezzarlo. Sono orgoglioso dei
miei coraggiosi ragazzi". I virginiani contavano solo 12 feriti nel
54th Virginia e cinque feriti nel 63rd Virginia. Ma solo a maggio
iniziarono le vere e proprie manovre con i virginiani di nuovo
impiegati con il resto del corpo Hood a Rocky Face Ridge tra l'8 e il
13 del mese. Dal rapporto del generale Stevenson sembrerebbe che la
brigata Reynolds e quindi i due reggimenti virginiani siano rimasti
solo marginalmente coinvolti nella battaglia avvenuta sulle alture,
essendo essi schierati a valle dove però si accesero intense
scaramucce con il nemico.
Il 13 maggio si trovavano a Resaca dove andarono a schierarsi sul
fianco destro dell'armata confederata che si stava concentrando. Il
giorno successivo alle 17:00 circa i virginiani e l'intera ala
destra di Johnston attaccarono i federali mandandoli in rotta, la
brigata Reynolds occupò i trinceramenti dei federali delle brigate
Cruft e Whitaker. I virginiani si unirono all'intera divisione
Stevenson e per tre volte si lanciarono all'assalto del fianco
sinistro dell'armata federale venendo fatti a pezzi ogni volta da
un'irremovibile batteria d'artiglieria. Quando i rinforzi di
fanteria guidati dal generale Joseph Hooker giunsero sul posto, la
divisione Stevenson si ritirò. Stava scendendo la sera e gli scontri
cessarono per gli uomini del 54th e del 63rd Virginia Infantry. Il
giorno seguente furono pesantemente impegnati per tutta la giornata
a respingere il contrattacco nordista e la sera giunse l'ordine di
supportare il nuovo assalto confederato contro fianco sinistro federale
condotto dal corpo del generale Stewart. L'attacco venne sospeso
all'ultimo istante, tanto che Stewart era già ingaggiato nello
scontro quando l'ordine arrivò in prima linea. Stevenson che era
ancora impegnato a respingere i federali mosse anch'egli avanti e
nel rapporto nota che "Il 54th Virginia, sulla destra, balzò fuori
dalle trincee e si precipitò avanti coraggiosamente contro il nemico,
ma riscontrando che non c'era modo di connettersi con la sinistra
del generale Stewart, e essendo quindi senza supporto fu costretto a
ripiegare prima che il resto della brigata muovesse avanti... e in
meno di 15 minuti perse più di 100 tra ufficiali e soldati". Quella
notte coperti da un velo di schermagliatori la brigata di Reynolds e i
due reggimenti Virginiani duramente provati dallo scontro si
ritirarono insieme alla divisione Stevenson e all'armata di Johnston
a Cassville. Qui tra il 19 e il 21 maggio furono solo marginalmente
coinvolti in combattimento perdendo pochi uomini. A New Hope Church
il 25 e 26 maggio i due reggimenti combatterono sulla difensiva sul
fianco destro confederato ma il loro generale di brigata, Alexander
W. Reynolds, venne ferito gravemente. Alla testa della brigata gli
succedette il colonnello Trigg del 54th Virginia ma sia nei rapporti
che nei testi oggi disponibili la brigata continuò ad essere
indicata col nome di Reynolds, pertanto anche in questo articolo
accadrà lo stesso per evitare confusione. Nei primi giorni di giugno
accadde uno degli eventi più spiacevoli del 54th Virginia: l'intera
compagnia D disertò in massa, spronata dal loro capitano di
origini settentrionali Asa H. Boothe. Ma è il 22 giugno che i
virginiani subirono le più pesanti perdite della campagna di
Atlanta. In quella che è conosciuta come la battaglia Kolb's Farm il
corpo del generale Hood fu coinvolto in un assalto contro le linee
dei nordisti. La divisione Stevenson schierata ai due lati della
Powder Springs Road avrebbe costituito il fulcro dell'attacco,
supportata alla sua destra dalla divisione Hindman e con Stewart
alle spalle di rincalzo. Le quattro brigate di Stevenson furono
schierate su due linee, quella di Reynolds con il 54th e il 63rd
Virginia nella seconda. "Alle 17:00 circa avanzammo e presto
colpimmo il nemico, respingendolo rapidamente dai suoi trinceramenti
più esterni", così scrisse Stevenson nel suo rapporto. A sinistra
della strada il terreno era boscoso e impervio mentre sulla destra
si trovavano solo campi aperti. E proprio qui stavano avanzando i
virginiani che rapidamente giunsero a pochi metri dai trinceramenti
principali del nemico. Così descrive Stevenson quei caotici e
furiosi istanti: "...quando le due brigate di destra [Brown e
Reynolds] spinsero il nemico nella loro linea di fortificazioni
principali la linea era così rotta e mischiata che, sebbene gli
uomini avessero il morale alto e perfettamente disposti a fare un
tentativo, non fu ritenuto praticabile prendere i trinceramenti con
un assalto. Le unità furono fermate e la miglior linea possibile,
sotto quelle circostanze, fu formata. Le brigate Brown e Trigg (Reynolds)
si trovavano in un avallamento paludoso a un tiro di pistola dai
trinceramenti nemici..." Vi erano finiti dopo aver travolto il 123rd
New York e dopo che alcune batterie nordiste gli avevano aperto
contro un fuoco micidiale mentre avanzavano contro le brigate Knipe
e Ruger. Qui resistettero sotto un pesante fuoco nemico per diverse
ore fino a quando venne buio e si ritirarono con il resto degli
sconfitti confederati. Se i federali avevano perso circa 350 uomini
nello scontro ai confederati era andata molto peggio, solo il 54th
Virginia contava 92 perdite e il 63rd circa 50.
Mappa dello scontro di Kolb's Farm
A causa delle
pesanti perdite subite i virginiani vennero solo marginalmente
coinvolti nella battaglia di Kennesaw Mountain del 27 giugno e in
seguito allo scontro si ritirarono a Smyrna. E di nuovo nelle
operazioni attorno a Marietta i due reggimenti subirono rilevanti
perdite. Alla battaglia di Peachtree Creek il 20 luglio i virginiani
furono schierati sulla sinistra confederata, il 63rd Virginia perse
una ventina di uomini mentre il 22 luglio a Bald Hill il 54th
Virginia perse quasi 90 uomini, era passato solo un mese dalla
terribile esperienza di Kolb's Farm e la stessa si stava ripetendo
nei boschi appena fuori Atlanta. Entrambi i reggimenti parteciparono
anche alla battaglia di Ezra Church dove le perdite delle due unità
ammontano a circa 20 uomini. I virginiani con il resto della brigata
furono presenti anche all'ultima battaglia della campagna di
Atlanta, quella di Jonesboro combattuta tra la fine di agosto e
l'inizio settembre. Sebbene schierati al centro dell'armata
confederata e lanciati all'assalto i due reggimenti subirono poche
perdite nello scontro e si ritirarono con il resto dell'Armata del
Tennessee a Lovejoy Station.
Il 12 ottobre l'Armata del Tennessee comandata da John Bell Hood
riprendeva l'offensiva attaccando a Dalton. Purtroppo non vi è
abbastanza documentazione sui due reggimenti virginiani e nemmeno
sul resto della brigata per descrivere con cura ciò che accadde in
questi mesi, probabilmente gli uomini parteciparono alle manovre di
Hood per tagliare le linee di comunicazione dei federali di Sherman.
Ciò che è certo è che la brigata fu riorganizzata tra settembre e
novembre in seguito alle pesanti perdite subite nella campagna di
Atlanta. A comandare l'unità fu selezionato il generale Joseph
Benjamin Palmer del Tennessee insieme al quale arrivarono nuovi
reggimenti per aumentare l'organico: il 3rd & 18th Tennessee
(consolidati), il 23rd, 26th & 45th Tennessee (consolidati) e il 32nd
Tennessee Battalion. E' probabilmente in questo periodo che il
colonnello Trigg che a lungo era stato con i due reggimenti venne
definitivamente allontanato dall'Armata del Tennessee ed inviato in
Virginia Sud-Occidentale. I suoi virginiani seguirono invece l'Armata del
Tennessee nell'offensiva contro Nashville. Dopo aver preso Columbia
inseguendo i federali Hood riuscì ad attaccarli a Franklin il 30
novembre 1864. I due reggimenti Virginiani e il resto della brigata non
furono però coinvolti nella sanguinosa battaglia essendo stati
distaccati per proteggere i carri e i rifornimenti dell'armata nelle
retrovie. E nemmeno subirono la sconfitta di Nashville poiché la
brigata venne inviata all'inizio di dicembre di rinforzo al generale
Nathan B. Forrest. Forrest assieme alla divisione Bate dell'Armata
del Tennessee stava già attaccando la Nashville & Chattanooga Railroad e
puntava a distruggere un deposito federale a Murfreesboro dove il 6
dicembre i sudisti iniziarono ad investire i trinceramenti
nordisti. Dopo qualche ora di combattimento le ostilità cessarono e
in serata giunsero due brigate tra cui quella di Palmer con i due
reggimenti virginiani. Il giorno seguente i federali comandati dal
generale Lovell Rousseau contrattaccarono. Alcune unità sudiste
fuggirono e pare che lo stesso Forrest implorò gli uomini di
fermarsi, tentò poi di fermare un portabandiera ma gli sparò quando
questi continuò la sua fuga. In effetti Forrest si rivolse anche al
porta bandiera del 54th Virginia chiedendogli di consegnargli i
colori del reggimento. Il ragazzo, un certo Jospeh A. Alley, rifiutò
di consegnare la bandiera e chiese al generale di indicargli
piuttosto dove volesse che lo stendardo fosse portato. Il generale
indicò una batteria di artiglieria. Sappiamo che il ragazzo
sopravvisse allo scontro dato che nei documenti risulta che disertò
nel 1865. Il coraggio dei virginiani non servì a nulla, i sudisti
dovettero ritirarsi. Il 54th e il 63rd Virginia persero circa una
quarantina di uomini. Nei giorni immediatamente successivi alla
sconfitta i virginiani furono impegnati a distruggere la ferrovia
tra La Vergne e Murfreesboro per poi riunirsi all'Armata del
Tennessee in ritirata dopo la sconfitta di Nashville. Perciò, sempre
aggregati agli uomini di Forrest e ora assieme alla divisione del
generale E.C. Walthall, i virginiani funsero da retroguardia. La
ritirata fu terribile, incalzati dai federali gli uomini delle due
unità patirono il terribile freddo come ricorda uno dei membri di
questi reggimenti: "Molti persero le dita dei piedi e altri i piedi
interi." Il sottotenente Samuel Robinson del 63rd Virginia
testimonia qualcosa di simile: "Gli uomini hanno marciato sul
terreno ghiacciato fino a quando i loro piedi sono stati consumati e
potevano essere seguiti osservando le tracce di sangue ..." Sempre
Robinson racconta nella stessa lettera di uno degli ultimi scontri
della campagna che li vide protagonisti nei pressi di Pulaski, in
Tennessee, dopo aver attraversato un fiume il giorno di natale: "...la
cavalleria tentò di bruciare il ponte ma gli yankee li respinsero.
Ci formammo in linea di battaglia e quando si avvicinarono sparammo
una raffica alla quale ci risposero ma noi caricammo e catturammo
diversi cavalli e un pezzo d'artiglieria". Si tratta della piccola
battaglia di Anthony's Hill in seguito alla quale le due unità e il
resto della retroguardia si riunirono all'armata di Hood
raggiungendo la salvezza a Tupelo, in Mississippi, nei primi di
gennaio del 1865. Le ultime due campagne avevano pesato
tremendamente sull'organico del 54th e del 63rd Virginia che
all'alba del 1865 contavano rispettivamente 212 e 129 effettivi.
Ma la guerra proseguiva e l'imminente campagna li avrebbe portati ad
attraversare gli stati del profondo sud. Dopo le sconfitte subite il
generale Hood diede le dimissioni e il comando passò nuovamente a
Joe Johnston tra le cui forze vi era anche ciò che rimaneva
dell'Armata del Tennessee. La campagna che si andava a delineare
prevedeva una concentrazione delle forze sudiste in South o North
Carolina, dove il generale Sherman stava avanzando quasi
indisturbato. Il 19 gennaio del 1865 quindi la brigata Palmer fu una
tra le prime unità ad essere inviate ad est. I virginiani prima
transitarono sui binari della Mobile & Ohio sino a Meridian, qui
cambiarono sulla Alabama & Mississippi Rivers, a McDowell's Bluff in
Alabama gli uomini attraversarono il fiume Tombigee a bordo di
traghetti fino a Demopolis da dove un altro treno li condusse a
Selma. A Selma si imbarcarono su altri battelli che risalirono il
fiume Alabama fino a Montgomery salendo poi in successione sui treni
della linea Montgomery & West Point, Muscogee, Southwestern e
Central Georgia fino a Milledgeville. Da qui marciarono per quasi 60
chilometri fino a Mayfield dove salirono sui treni della Augusta &
Milledgeville giungendo a Warrenton e cambiano per l'ennesima volta
sulla Georgia Railroad che li condusse ad Augusta. Era il 27
gennaio, in nove giorni avevano percorso più di 800 chilometri su
un tortuoso e intricato percorso. A partire dal 4 febbraio l'intera
brigata fu coinvolta in una serie di scaramucce con gli uomini di
Sherman lungo i due rami del fiume Edisto, il 14 era a Columbia in
South Carolina e il 23 a Charlotte in North Carolina. La brigata
Palmer in questo periodo faceva ancora parte della vecchia divisione
Stevenson (ormai poco più che una brigata) ma era nel corpo
comandato dal generale Daniel H. Hill. Il 19 marzo 1865 nelle
vicinanze di Bentonville i confederati di Johnston si concentrarono. La brigata
di Palmer con i due reggimenti della Virginia venne schierata in
prima linea. I due schieramenti avversari si scontrarono e dopo un attacco
federale i sudisti contrattaccarono nel pomeriggio. I virginiani
costrinsero alla ritirata i federali che si ritirarono di qualche
centinaio di metri nei loro trinceramenti. Ma dovettero ritirarsi
anche da questa posizione incalzati dagli uomini di Palmer che si
trovarono a penetrare nella linea nordista. Dato che sul fianco
sinistro confederato l'attacco stava trovando una strenua
resistenza, la divisione Stevenson si ritrovò con dei federali
ancora trincerati sul suo fianco sinistro, pertanto le brigate si
rischierarono in modo da attaccarli alle spalle e così da
supportare le brigate del fianco sinistro per poi con esse procedere
nella penetrazione. I virginiani e il resto della brigata virarono e
si rischierarono, facevano progressi e continuarono ad avanzare alle
spalle dei federali fino a quando alcuni nordisti cominciarono a
sventolare bandiere bianche e trattare per una resa, in realtà
stavano solo prendendo tempo. I federali riuscirono a schierare una
linea che fermò gli uomini di Palmer e quelli delle altre brigate
confederate coinvolte permettendo nel frattempo ad un'intera brigata
nordista di avanzare e giungere a loro volta alle spalle di Palmer e
dei virginiani. I sudisti riuscirono però a sgusciare via e a
ritirarsi verso la loro posizione originale ma incalzati dal nemico
vennero infine caricati. Il 54th Virginia fu travolto e perse la
bandiera catturata dai nordisti. Ciò che rimaneva della brigata si
riformò più indietro e per il resto dello scontro rimase sotto il
fuoco nemico rispondendo al meglio delle sue possibilità. Il 22
marzo infine l'Armata del Tennessee si ritirò a Smithfield, qui i
pochi uomini rimasti del 54th Virginia e del 63rd Virginia con un
ordine del 9 aprile vennero consolidati in un'unica unità nominata
54th Battalion Virginia Infantry comandata dal tenente-colonnello
Connelly H. Lynch. Vennero poi trasferiti nella brigata del generale
Pettus. Con un organico di circa 100 uomini i virginiani vennero
inviati a proteggere i ponti sul fiume Yadkin ma il 26 aprile
Johnston si arrese. Da Statesville gli uomini procedettero a
piedi sino alle loro case nella montagnosa Virginia Sud-Occidentale.
La battaglia di Bentonville (mappa del Civil War Trus www.civilwar.org)
Clicca sull'immagine per ingrandirla
Dalla sua formazione alla sua resa il 54th Virginia Infantry perse
tra feriti, morti, dispersi e prigionieri circa 550 uomini. Il 63rd
Virginia Infantry ne perse invece circa 620. Arruolati in una
regione tendenzialmente considerata sleale i Virginiani del 54th e
63rd dimostrarono nonostante gli episodi di diserzione una devozione
pari a quella degli altri reggimenti. Chickamauga, Chattanooga,
Resaca, Kolb's Farm sono solo alcuni dei nomi delle battaglie che
videro i due reggimenti impegnati nel centro dell'azione. In quasi
tutte le principali battaglie che combatterono si trovarono a dover
assaltare il nemico e sopratutto nella campagna di Atlanta più volte
assaltarono con successo i trinceramenti nemici riuscendo a far
fuggire gli avversari. Quasi sempre però furono poi bloccati dal
micidiale fuoco del nemico e in particolare l'artiglieria nordista
fece pagare un duro prezzo in vite umane ai virginiani. Il loro
ruolo da protagonisti nelle grandi battaglie dell'Armata del
Tennessee e la particolarità di essere gli unici due reggimenti di
fanteria della Virginia a servire in quell'esercito rendono la
storia del 54th Virginia Infantry e del 63rd Virginia Infantry degna
di una particolare attenzione.
Fonti
Compiled records showing service of military units in Confederate
organizations (Record Group 109, National Archives
Microfilm Publication)
The war of the rebellion: a compilation of the official records of
the Union and Confederate armies
Jeffrey C. Weaver, 63rd Virginia Infantry
Jeffrey C. Weaver, 54th Virginia Infantry
Stewart Sifakis, Compendium of the Confederate Armies: Virginia
Clement E. Evans, Confederate Military History Vol. 3
Peter Cozzens, This Terrible Sound. The Battle of Chickamauga
Peter Cozzens, The Shipwreck Of Their Hopes: The Battles for
Chattanooga
Albert Castel, Decision in the West. The Atlanta Campaign of 1864
Richard M. McMurry, Atlanta 1864. Last Chance For the Confederacy
Mark L. Bradley, Last Stand in the Carolinas. The Battle of
Bentonville
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